Un gros défi
Di quale sfida si tratta? Il faut entrer pour le savoir...Sono ancora in ballo con il molare frantumato, sigh...
Se non si è capito, oggi ho "scoperto" come inserire gli emoticon e ci sto giocando un po'...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Si è rotta la macchina, si sono rotti gli occhiali e mi si è frantumato un molare... SUPER PANIC MODE!!!
Prima o poi finirò Hokusai, promesso... e poi ho un'altra avventura da raccontare, stavolta finita ad avvocati!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Sono ancora viva, benché un mix deleterio di influenza e superlavoro mi abbia messo ko per gran parte del mese di marzo... :-((
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Mi piacerebbe scrivere più spesso, ma nessuno ha soldi, ergo non mi pagano, ergo devo accettare tutto quello che capita sotto mano per tirare su 90 euro lì, 100 qua, e tamponare le falle. Risultato: dormo tre ore a notte e ho il conto perennemente in rosso. Sgrunt. Fra l'altro sono in ballo con un altro editore che non paga... ma stavolta, memore dell'esperienza che finirò di raccontare alle 322a puntata, parto direttamente con gli avvocati.
Eravamo rimasti al contratto che non arriva... un po' con le buone e un po' con le cattive, riesco finalmente ad averlo a fine gennaio (avevo iniziato a tradurre in ottobre e la consegna era 30 marzo). Pur essendo davvero impegnativo, il testo di Goncourt è entusiasmante e mi ci appassiono sempre più. Quasi ogni pagina presenta due o tre sfide traduttive di quelle toste... magari più avanti ne darò qualche esempio. Ma io amo le sfide e quindi mi sono divertita moltissimo; oltretutto lavoravo tranquilla, perché non avevo più l'ansia del contratto.
Ovviamente stava andando tutto troppo liscio! Dopo circa un mesetto (fine febbraio-primi di marzo), mi arriva una mail accoratissima da parte dell'editore in persona, il quale mi comunica in tono strappalacrime (da bravo Pesci) che ha fatto male i conti, che le previsioni di vendita sono terribilmente inferiori alle attese, che sarà già un miracolo se va in pareggio, che una tromba d'aria gli ha scoperchiato la casa, che la mamma non gli vuole più bene, che la vita è dura eccetera eccetera. Morale: "Ti prego, Valeria, te lo chiedo come favore personale solo per questa volta, in fondo sei come una di famiglia [DIFFIDATE PROFONDAMENTE SE UN EDITORE VI DICE QUESTA FRASE, E' IL PRELUDIO A UN SONORO CALCIO NEL CULO]: potresti accettare una riduzione di 2 euro a cartella? Il nuovo contratto è già pronto e firmato, puoi venire a prenderlo quando vuoi, anche domani. Grazie, Valeria, Grazie di cuore, so che capirai. Bla bla bla..."
Ora, prima di dire come ho reagito io, VOI come reagireste a una mail del genere???
[to be continued]
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Entusiasta per l'impresa, mi getto a capofitto nel testo di Goncourt, che già al primo impatto si rivela molto complesso... travolta da una passione che ben pochi uomini hanno saputo scatenare (scherzo, per fortuna mia), tralascio un particolare di fondamentale importanza: il contratto. Di solito non transigo, ma in questo caso ho fatto un'eccezione... e me ne sono pentita amaramente. C'è da dire che fino a quel momento l'editore (che chiameremo Mr. Come-sono-furbo-e-figo) era stato correttissimo e quindi non mi aspettavo pugnalate alla schiena da parte sua. Sta di fatto che passa un mese, ne passano due e del contratto nessuna traccia. Poiché eravamo in rapporti amichevoli (altro errore: mai confondere lavoro e amicizia), ho cominciato più o meno scherzosamente a sollecitarlo. Giunta al quarto mese senza vedere contratti , con il lavoro quasi in consegna, il tono è diventato più serio. E lui come ha reagito? Lo saprete nella prossima puntata.
Sono cattiva, lo so. Cercherò di non far passare un altro mese, promesso. Ma a metà dicembre mi sono trovata con la febbre a 40 e lavoro fin sopra i capelli... solo ora sto cominciando a riprendermi. :-//
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Alcuni anni fa ho cominciato a collaborare con una casa editrice specializzata in testi orientali. Dopo aver tradotto alcuni manuali di arti marziali e un libro sulla yoga, mi propongono un lavoro che mi ha entusiasmato subito: la biografia del pittore giapponese Hokusai scritta da Edmond de Goncourt alla fine dell'Ottocento. Un libro interessantissimo, ma davvero ostico da tradurre, per via dello stile decisamente complesso dell'autore. Ciò nonostante, o forse proprio per questo, mi sono gettata a capofitto nella sfida, senza immaginare che i problemi peggiori non me li avrebbe creati il testo, bensì l'editore...
[to be continued]
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Non sono svanita in qualche dimensione parallela, sono soltanto oberata di lavoro... ieri sera, per rilassarmi un po', anziché uscire ho deciso di guardarmi le ultime due puntate di "Guerra e pace", per un totale di 4 ore secche. Molto bello, ma un tantino pesante... Julien, che si era sorbito "Underworld II" (guerra fra vampiri e licantropi) senza battere ciglio, anzi facendo le fusa come un motorino, ha resistito un paio di scene e poi è scomparso nei meandri della casa, per ricomparire solo quando mi sono fatta una ciotola di lamponi freschi con la panna. Mentre versavo la lacrimuccia di rito per quel babbeo del principe Andrej (molto meglio Anatol Kuragin, il che fa capire che razza di uomini mi piacciano), JuJu ha pensato di bene di leccare tutta la panna rimasta nella ciotola. Non appena ha risollevato lo sguardo verso la tivù, ha emesso una specie di "mao" strozzato ed è fuggito verso lo studio. Decisamente Tolstoj non fa per lui... voglio vedere come reagisce con "La mummia 2".
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Sorry per il lungo silenzio, ma ho qualche problemino con la salute... nulla di grave, spero, ma devo fare alcuni esami prima di dirlo con certezza. Nel frattempo, un paio di news:
- è finalmente uscita una traduzione a cui tengo particolarmente (per ovvi motivi): "Astrologia per negati", di Mondadori;
- sono aperte le iscrizioni per la 5a edizione del corso di specializzazione "Il lavoro del traduttore letterario", con inizio il 27/11/2007 a Milano. Per info: www. herzog.it
Per quanto riguarda la vicenda Hokusai, non me ne sono dimenticata... sto solo elaborando bene il testo, per evitare guai.
A la prochaine!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Dopo un rientro anticipato dalle ferie, un trasloco in fretta e furia e il computer per l'ennesima volta in tilt, finalmente sono di nuovo operativa più o meno al 100%.
A differenza di altre vacanze, quest'anno sono tornata con il magone. Ho visitato posti stupendi (vedi foto & itinerario sul sito del mio amico Mike, link a destra) e Milano mi va ancora più stretta del solito. Ma soprattutto sono stanca di tradurre a ritmo serrato e ritrovarmi sempre a sollecitare i pagamenti. Non è il lavoro in sé che mi ha stufato, quanto le condizioni in cui si svolge. Lo so, è un problema noto, ma in questa fase della mia vita lo patisco in modo particolare.
Parlando con i colleghi traduttori, so che c'è un momento in cui arriva il rigetto per uno o più aspetti del nostro lavoro. Beh, eccomi... dopo otto anni, ci può anche stare.
Sarà un caso che il mio adorato Julien cerchi di mangiarsi le fotocopie del libro che sto traducendo??
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Gulp, ho due libri in consegna... :-///
Portate pazienza, non riuscirò a scrivere molto in questi giorni!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
« Precedenti |
Successivi » |
Inviato da: gnippolina
il 07/02/2008 alle 01:52
Inviato da: servitrad
il 30/01/2008 alle 15:16
Inviato da: gnippolina
il 24/07/2007 alle 22:50
Inviato da: servitrad
il 24/07/2007 alle 22:20
Inviato da: Piumike
il 04/07/2007 alle 14:17