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Il volo del Geco

Post n°115 pubblicato il 14 Settembre 2008 da pikkindolor

Martedì sera, mentre distesa sul letto sto leggendo un libro, sento un rumore sordo provenire dalla mia destra. Distrattamente butto un occhio e immediatamente focalizzo la presenza di un essere alieno, verdastro, che immobile mi guarda. Cazzarola, l'incubo per eccellenza si e' avverato: dal lucernario m'è cascato un geco sul letto. Non bastavano i ragni rossi, no, ora anche i gechi, cazzo! L'unico aspetto che vagamente ma fortunatamente attutisce il senso di ribrezzo e' che l'animaletto e' davvero piccolino e non uno di quei gechi vomitosi della stazza di un tonno obeso.

Insomma, all'improvviso e' terrorpanico. Dopo un primo tentativo di annientamento ricorrendo all'utilizzo di una ciabatta infradito, realizzo che tale manovra, non avendo io in realta' l'intenzione di ammazzare il geco per spiaccicamento o sofficamento sulle mie lenzuole, ottiene solo il risultato di spaventare l'animale, farlo correre all'impazzata, rischiare di vederlo sparire sotto il letto o, peggio, dentro il vano posto sotto la rete a doghe attualmente contenente tutto il mio guardaroba invernale.

Allora, sempre senza perdere di vista l'intruso, con estrema freddezza mi tolgo la canottiera (si lo so, la canotta bianca è in pieno stile Nicole Kidman in EYES WIDE SHUT; d'altronde, come si suol dire, la classe non è acqua), la butto sul geco che all'improvviso si immobilizza (anche lui ne subisce il fascino perverso), da sopra la canotta afferro il geco, vado in bagno apro la finestra, scuoto l'indumento .....et voila': il geco non c'e' piu'.

Ho raccontato quanto successo perche' c'e' chi sostiene che io, gettando l'animale nel vuoto, lo abbia barbaramente ucciso.
Sinceramente l'ho fatto pensando che comunque in 30 metri di volo avrebbe trovato il modo di riappiccicarsi al muro, d'altronde c'hanno o non c'hanno le ventose sulle zampe? E comunque ritengo che anche nel caso di atterraggio al suolo al massimo si sara' spezzato la coda che poi gli ricrescera'.

Eppure c'e' chi INSISTE nel dirmi che l'ho ucciso... ma insomma, se invece di un geco avessi buttato giu' una formica, sarebbe morta anche quella?
Se dalla finestra butto un vaso ovviamente quello va in mille pezzi, se invece butto un fiorellino quello atterrera' dolcemente. Credo che la questione, oltre che avere a che fare con la forza di gravità, sia strettamente connessa con il peso e la consistenza del corpo in caduta; d'altronde è notorio che i baby-gechi oltre ad essere leggeri, sono anche tenerini e gommosetti.

Sto forse delirando? Sono le 3.10 e forse e' meglio che torni a dormire.




 
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Commenti al Post:
pikkindolor
pikkindolor il 15/09/08 alle 16:41 via WEB
la vedo dura srotolare un CARD dalla mia canottiera e gettarlo giù da una finestrina 40x50 cm
(Rispondi)
 
dott_Guerrieri
dott_Guerrieri il 15/09/08 alle 16:57 via WEB
Mah, se le tue forme corrispondono a quanto già abbiamo a lungo discusso.....forse è più la finestrina il problema.
(Rispondi)
 
 
pikkindolor
pikkindolor il 16/09/08 alle 08:44 via WEB
no, dico.......l'hai mai visto il card dal vivo??? ne riparliamo poi.
(Rispondi)
 
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 17/09/08 alle 02:06 via WEB
In realta' il geco, una volta lanciato dalla finestra, ha viaggiato fino a terra seguendo un moto uniformemente accelerato con legge oraria S=1/2at^2 dove a=9.8m/s^2 (a meno degli atriti con l'aria e ipotizzando portanza trascurabile). C'e' da notare che l'accelerazione a=9.8m/s^2 e' indipendente dalla massa come e' facile verificare lanciando dalla finestra nello stesso istante all'interno di un cilindro in cui si e' fatto preventivamente il vuoto, un geco e un incudine. Entrambi le masse arriveranno a terra nello stesso istante... il geco pero' in questo caso, se non e' morto nell'impatto, probabilmente sara' deceduto per asfissia... un prezzo da pagare per la scienza. Tutto questo per la precisione.
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 17/09/08 alle 12:15 via WEB
Scusami, ma mi sono appassionato al destino dell'incudine. Assodato che sottovuoto non avrà subito alcuna ossidazione, resterà danneggiata nell'impatto con il marciapiedi? Si potrebbe lanciare dopo il geco, così lo adopera come airbag?
(Rispondi)
 
 
 
TomcatUSA
TomcatUSA il 17/09/08 alle 13:07 via WEB
All'incudine non dovrebbe succedere niente fintanto che l'acciaio usato e' stato adeguatamente trattato termicamente... diciamo che con 50-52 HRc dovremmo essere ragionevolmente sicuri. L'idea di usare il geco prima dell'incudine comunque non e' male anche perche' il geco, come gia' detto, probabilmente e' gia' morto per asfissia. L'unico problema e' che lanciando prima il geco e poi l'incudine si perderebbe di fatto il senso dell'esperimento che tendeva a dimostrare che entrambi arrivano al suolo nello stesso istante. Inoltre ci sarebbe il problema di ripulire i resti del geco-airbag dall'incudine...
(Rispondi)
 
 
 
pikkindolor
pikkindolor il 17/09/08 alle 14:06 via WEB
voi due messi insieme mi fate paura... Card, perché non vai trovare Tom in Cina? Lì si che ti sistemerebbero per benino.
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 17/09/08 alle 12:31 via WEB
Che cosa ha il card. che non va? Spiegamelo.
(Rispondi)
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