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"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore" C.Chaplin

Creato da UnitedFilm il 01/03/2009

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Nota del Redattore

Non sono una giornalista cinematografica, non ho mai studiato il settore in modo approfondito e l'esperienza me la son fatta a suon di pellicole dalla più tenera età;

non sono una santona, i miei gusti son del tutto opinabili e quasi sempre sufficienti ...

insomma, per capirci: lo faccio per diletto!

 

 

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Changeling

Post n°12 pubblicato il 15 Giugno 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: -
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 140 minuti
Regia: Clint Eastwood
Attori principali: Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Jason Butler Harner
Premi: Numerose nomination tra cui attrice, fotografia e scenografia agli Oscar 2009; attice in film drammatico e miglior colonna sonora ai Golden Globes 2009

Plot in breve: Christine Collins, nell'America anni 20 vittima di un esecutivo corrotto, denuncia la scomparsa del proprio figlio e si vede restituire un altro bambino spacciato per il suo.

La storia, tratta da una vicenda davvero accaduta - anche se incredibile- è davvero disperata: nella sua narrazione, nell'interpretazione degli attori, nella vicenda stessa traspare ovunque un sentimento di lancinante disperazione. Quello che mi ha colpito di questo film è la costruzione tecnica stessa della sceneggiatura: in un crescendo di brutture ci delinea, senza mai scadere nel patetismo o nel tragico, una vicenda triste e brutale dove la violenza ha il ruolo da primo attore.
Angelina Jolie, forse fino ad ora troppo bistrattata o relegata al clichè della fatalona, qui ci fornisce un'ottima prova: nella lunga vicenda che coinvolge il personaggio di Christine - che anche da libera sarà schiava - ci rappresenta una donna sconfitta ma mai arresa, con cui lo spettatore riesce a identificarsi senza limitazioni (pur non essendo madre, è stato lancinante anche per me!).
La chiusa del film, piccolo e unico spiraglio di luce, è comunque in linea con tutta la pellicola in cui si fa notare la quasi assenza di colonna sonora e dialoghi asciutti: solo Eastwood poteva rendere una vicenda del genere un atto di accusa e non un film di disgrazie.

Voto: 8 e mezzo

 
 
 
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