Creato da: UsagiSmoke il 28/07/2013
The Journey.

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"I went for a ride last weekend"

 

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I'm not insane
I'm not insane
I'm not insane
I'm not insane 
I'm not insane
I'm not insane
I'm not insane 
I'm not insane 
I'm not insane

My lungs melt,

My spine cracks,

I'm turn into the light.

 

 
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Già, ottimo modo per sentirsi vivi.
Inviato da: UsagiSmoke
il 12/12/2014 alle 19:22
 
A volte è doloroso scoprire che ci si può assentare dal...
Inviato da: Dilorman
il 12/12/2014 alle 16:56
 
grazie ^^
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che tesoro a commuoverti Tenera e semplice
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Già... Hai mille cose da fare e non ne fai una, continui a...
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LIFE IS A SUCH OF THINGS , MAYBE WANDRFUL TOO

 

 
 

 

 

Qualcosa meno del caos

Post n°25 pubblicato il 10 Dicembre 2014 da UsagiSmoke

Le ginocchia sono più vicine al petto di quanto pensassi, sono doloranti

Persone affollano la televisione, una si contorce nella sabbia in suolo straniero. Il conduttore parla. Continua a sputare frasi. O forse è mia madre che cerca di parlarmi. Haripetutolastessacosapiùdiquattrovolte. Non ho ancora capito cosa, c'entra la cena di stasera, degli spinaci.. ha mangiato degli spinaci e mi chiede se ne deve mettere su degli altri.

I nod.

I' m not very sure that I undertand.

I nod another once. Slowly. With no apparent strength.

Afferro le cuffie, sento i muscoli tendersi nella loro fredda tensione.

.

I'm looking out 

I'm looking for a way now,

I'm falling down

I'm falling out of a place now

I can hear the touch form another world

I can hear the sounds from another realm

I imagine we're alright.

Potrei essere ovunque, per lo stato attuale della mia mente, potrei essere ovunque.

 
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One

Post n°24 pubblicato il 10 Dicembre 2014 da UsagiSmoke

Non ho paura più profonda, e ne ho tante, di sentirti dire "sei un'idiota." 

Non ti immagino mentre mi disprezzi,

mentre scopri le mie maniche, sfiori i miei polsi,

avambracci,

gomiti,

e realizzi quanto debole e sciocca sia in realtà. Non ce la faccio a focalizzare la tua faccia impassibile e la venatura di disgusto che ti spezza gli occhi.

Realizzo solo il mio corpo che trema, traballa, continua a tremare.

Potrei lasciarmi cadere all'indietro da un bracciolo del divano, sprofondare nella pelle lattiginosa, strofinare il naso contro l'odore del cuoio. 

Lasciarmi li a morire.

 

 

 

 

invece vorrei, chiederei, supplicherei.

Di vederti avanzare verso il mio corpo coperto di brina

impassibile tu, lui, impassibile anch'io nel mio perpetuo stato d'orrore.

Osservarti tramite la fessura creata dall'agglomerato di ciglia e palpebre, respirare a fatica, reggermi un fianco.

Percepire il tuo peso mentre ti pieghi su di me, mentre contrai le dita sulla mia schiena, 

mi abbracci

.

sono felice

mi abbracci e non sei più fredda, mi capisci ed io capisco te.

ed io capisco te

ed io, capisco te.

 

 

 
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Più scrivopiùmi rendo conto di essere paranoica, ossessiva, impaurita.

Post n°23 pubblicato il 09 Dicembre 2014 da UsagiSmoke

I gatti neri mi fissano.

I gatti, plurale.

Oppure uno singolo ripetuto più volte, i vari movimenti, sai. Come Picasso.

Attendo ancora una volta la tua risposta. La tastiera non scrive e questo mi innervosisce più del torcicollo. Batto tre volte con l'indice sul tasto di spazio, alla quarta sbrocco e salvo tutto nelle bozze.

Il graffio di ieri sera ancora brucia, accidentalmente struscia contro il margine del pc e mi viene da urlare. Non urlo, apro un altro post.

Devo correggere le cinque parole attaccate che questa tastiera non è in grado di battere.

Sopporto un paio di pulsazioni portate dal malditesta.

Cambio pc.

Studia chimica

Studia chimica

Studia chimica

Studia chimica

Tu non l'avresti fatto al posto mio.

"Tu non diventerai come me"

Lo hai detto davvero o me lo sto immaginando? Perchè, se il mio buonsenso inizia ad andarsene è finita, finita davvero.

Voglio diventare come te, tu hai vissuto, io no.

"Quale buon senso, non hai nssuna buona ragione"

.

.

In questi giorni non faccio altro se non pensare, quanto dev'essere profonda e umana la tua voce mentre mi parli dei tuoi errori,

mentre mi accarezzi i capelli,

mentre mi stringi le mani contro lo stomaco,

mentre provi qualcosa per me non ostante ci siano tutti i presupposti per non farlo.

Voglio proprio saperlo, che aspetto hanno le nostre spalle vicine, o il suono delle nostre ossa, o la tua vita che scorre mentre la mia rimane affossata.

 

 

 

 
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Ho le bucce della mela alla mia sinistra, i biscotti alla destra.

Post n°22 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da UsagiSmoke

Hai fame?

Si, penso che mangerò 

 

Butto le ginocchia fuori dal bordo letto e le lascio penzolare per un po', sfrego il polso bagnato contro la manica del maglione. Brucia, reagisce all'atmosfera, è ciò di cui avevevo bisogno. Spengo la luce ed infilo le cuffie.

Leggere mi annoia

Googlare mi annoia

Perfino mangiare, mi annoia.

I biscotti al caramello sono vicino a me, 

Resisti,

Sai che non resisterò.

Prendo l'iPad ed inizio a scrivere.

.

.

.

Il graffio sul polso si è gonfiato, continua a bruciare contro la stoffa.

"Voglio che venga bene, è per questo che mi preoccupo." Il messaggio è online ma non lo hai ancora letto. Aspetto una tua risposta, voglio vedere cosa mi risponderai, reagisci con freddezza, ti prego.

.

 Ti dedico il mio graffio. 

È tuo, puoi passarci la lingua, come sto facendo io. Il sapore ferroso è eclatante, mi mette l'adrenalina a mille. Ed è solo per te. 

Ho la vaga idea di chiudermi in camera e correre a spalancare la finestra. Fatemi sentire l'inverno. Fatemi vivere come si deve. Se avessi comprato una candela l'avrei accesa nel bel mezzo dell'oscurità di questa casa. Ma, a quanto pare, devo soffrire perché la casa non è mia.

 

C'ho tagliato una mela con quel coltello, una minima parte di quel veleno sarà nelle vene del mio polso, splendido.

 

Mi hai risposto, ho sentito il flebile suono dalle cuffie poggiate a bordo letto.

Uno,

Due,

Tr- Cazzate. 

 

 

Rispondo.

 

Non sei tu. 

 

Un altro fischio, uno ancora, questa volta il terzo e leggo il tuo nome tra i messaggi. 

Nella sinistra ho il coltello per la frutta, l'altra digita parole di cui nel profondo, va fiera, un vanto seppellito sotto una valanga di autocommiserazione.

Hai paura di leggere la risposta.

Si, ho paura, tantissima. Il polso non è più bagnato della mia saliva, è più gonfio. Ci passo l'indice... Brividi, dolore più che altro.

 

Prendo in mano il telefono, lo sblocco, leggo.

"Non farti tutte queste paranoie, sai scrivere."

Paranoie

Paranoie

Paranoie

Ci navigo nelle paranoie, mi ci rigiro dentro, siamo un coltello ed una ferita. 

Il dolore al polso è insopportabile.

 

Tutto si riduce ad una cerchia di parole.

 
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Meno diciotto minuti

Post n°21 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da UsagiSmoke

Ho resettato il blog.

"Scusa.... Cos'hai fatto?"

                               .... Ho resettato il blog. Nessun post inferiore al 2013.

"Smettila, infondo non volevi leggerli."

...

Si, per dio, avrei voluto leggerli e piangerci sopra, inondare lo schermo e poi correre a prendere un fazzoletto per asciugare tutto. 

 

La mia ricerca del niente me l'ero dimenticata, a contrario i post scritti in fretta direttamente prima di pubblicarli li tenevo ancora stretti, legati come foglie bagnate al filo d'odio puro quando la pagina veniva agiornata ed io avevo battuto parole per nulla. 

I discorsi che non filavano.

l'uso delle virgole semi sconosciuto.

Anche le mie metafore patetiche, non sono cambiate.

 

 

 

 

continuerò ad aggiornare, finirò il viaggio iniziato a 13 anni, racconterò ancora del mio vuoto primogeneo, in caso questo non avverà comprerò un quaderno e lascerò a lui il compito di ricordarmi dei miei viaggi.

 

 

 

 

 
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