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« LIBERALIZZAZIONI : ATTES...PRIMA LO HA PORTATO A PA... »

ORA CHE L'ART. 18 E' STATO RIMANDATO A SETTEMBRE L'UNICA CERTEZZA DEL GOVERNO MONTI SONO LE TASSE

Post n°35 pubblicato il 25 Marzo 2012 da totobino

Solo tre mesi orsono quando alla guida del paese Italia c'era ancora Berlusconi  l'unione europea viveva momenti di panico.La Grecia era sull'orlo del default la Spagna a il Portogallo non ridevano  e l'italia era tenuta sotto pressione della tedesca  Merkel e dal francese Sarkozy che continuamente richiedevano una immediata realizzazione di alcune riforme senza le quali il nostro paese sarebbe sprofondato nella melma.Inutilmente Berlusconi faceva salti mortali  e si adoperava per far approvare tra mille difficolta  misure e provvedimenti legislativi  che potesssero soddisfare le richieste del duo politico piu' rappresentativo d'Europa. Non si sa' ancora  chi avesse conferito tali poteri alla sig.ra Merkel e al sig. Sarkozy dal momento che essi erano i soli a far setire con molta autorita' la loro voce e presenza . Resta tuttavia il fatto Che Il nostro Signor Presidente della Repubblica  zelante rappresentante in Italia dei signori presiedenti di Francia e Germania respingeva al mittente tutti i provvedimenti che gli venivano presentati e quando non ne poteva proprio fare a meno ne chiedeva correzioni secondo la volonta' della politica di sinistra svuotando di ogni contenuto i provvedimenti sottoposti alla sua firma. Appena dopo che il presidente Berlusconi  per mettere a tacere le pressanti richieste dell' unione Europea  presento' la famosa lettera contenente  circa trenta punti di impegni cui avrebbe dato attuazione fu costretto a dimettersi perche' un certo signore di nome spread ne minava la credibilita e faceva correre seri rischi economici all'italia. Tra gli impegni assunti tutti ricordano vi erano  tra l'altro le liberalizzazioni la riforma fiscale, la riduzione del debito pubblico, la modifica dell'art. 18 ,la riforma della giustizia quella elettorale ecc. praticamente tutte quelle che il nuovo Governo Monti  con la benedizione del Presidente Napolitano avrebbe dovuto fare  in tempi brevissimi .
Ovviamente il governo dei professori sapendo che l'unione europea aveva imposto una certa urgenza per la realizzazione delle  riforme sopra citate  si metteva subito all'opera e per prima cosa faceva approvare la manovra finanziaria piena di tasse  come non s'era mai visto in precedenza e con un larghissimo consenso parlamentare.Inutile dire che gli italiani erano e sono tuttora infuriati .Il presidente Monti pero'ha sempre giutificato il tutto terrorizzando ed intimorendo gli italiani condizionandone la volonta' ed i comportamenti e con sensibilita' e presunzione propria dei professori ha minacciato di cambiare gli italiani e la loro vita. Oggi dopo quanttro mesi circa di governo  lo spread non fa piu' paura la situazione economica e' rimasta tale   se non peggiorata il debito pubblico e' aumentato  e  alcune delle riforme annunciate sono state  approvate ma stravolte nei contenuti e quelle maggiormente significative e pericolose per la vita del governo sono state rinviate o traferite alla competenza degli enti locali vedi taxi .Non ultima quella dell'art. 18 e' stasta  rimandata alla valutazione  del Parlamento perche gli animi della sinistra si erano riscaldati un po troppo.  Volendo quindi trarre un rendiconto delle cose fatte concretamente da questo governo possiamo dire  senza timore di essere smentiti che il quadro delle riforme semmai avranno successo e' comunque  snaturato, tutti i fattori della produzione sono peggiorati, i consumi sono sotto lo zero assoluto,  la ripresa non si vede neppure da lontano ,la disoccupazione giovanile continua ad aumentare la pressione fiscale e' al massimo storico  molto verosimilmente 10 punti in piu' di quella statistica  solo le tasse le commissioni bancarie sui conti correnti, l'iva costituiscono la certezza delle cose fatte dal governo Monti. Quanto alla riforma fiscale  annunciata se le prime indiscrezioni saranno confermate avremo un'altra delusione e ulteriori tasse .

 
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