Creato da ing.gorini il 25/09/2010
Raccolta di opinioni di idee critiche costruttive a difesa di Venezia

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Lettera ad un nuovo amico

Post n°10 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da ing.gorini

 La cura da cavallo non deve ammazzare il cavallo . Faccio un esempio per noi veneziani , in nome della sopravvivenza io non ucciderei l'unica industria che ancora tira in italia , in particolare a Venezia,il turismo,oltre a qualcosa d'altro che tira ancora ,con riferimento al nostro illustre ... ( ma a causa dell'anagrafica ,ancora per poco sfortunatamente per lui ,....come per tutti). Vorrei per questo ricordare che da qualche mese ( dopo il referendum...) il Robin locale ha imposto una tassazione per l'asporto rifiuti molto esosa, per chi possiede una seconda casa, ( servizio offerto di pessima qualità tra l'altro, di raccolta differenziata che impone ai cittadini un disgustoso spettacolo di sacchetti maleodoranti per le calli di Venezia,), di € 2 al giorno pari a € 60 al mese per un appartamento di circa mq 100di superficie ,anche se rimane libero e non produce immondizie.( quasi l'equo canone pagato per certe case popolari, ) . Tassa superiore forse a quella imposta da qualsiasi altro Comune in Italia ,in cui più equamente dovrebbe essere rapportata alla reale quantità conferita di rifiuti da trattare, come applicata in certi Comuni toscani. Per la seconda casa affittata ad uso turistico c'è inoltre il sovrapprezzo per l'acqua e per l'energia elettrica ,e non basta, ora c'è anche la tassa di soggiorno e questa sarebbe l'unica accettabile e logica e sarebbe anche stato giusto proporzionarla oltre che ai giorni al prezzo delle affittanze turistiche .Sostengo inoltre che ,e non per interessi esclusivamente corporativi, essendo quelle legate al turismo le uniche attività remunerative rimaste a Venezia , se vengono disincentivate con una eccessiva tassazione anche quelle, non rimarrà altro a Venezia se non quelle poche attività come per i camerieri,i gondolieri, i moto scafisti o i bottegai che rimarranno unici residenti nel centro storico. Il Turismo ,e sopratutto il turismo diffuso sono le attività che noi veneziani dobbiamo salvaguardare ,e semmai agevolare in particolare per il centro storico ,per fronteggiare la concorrenza delle nuove iniziative turistiche della terraferma ,che a nostro scapito sono state anacronisticamente agevolate dai politici e addirittura finanziate dalla Provincia ,causa dell'eccessivo pendolarismo turistico incontrollabile ,deleterio per il centro storico e la sua residenzialità .Per questa ragione visto il risultato , sono anche contro il monopolio ed a favore della libera concorrenza nell'appalto dei servizi comunali, e basta con le società municipalizzate, partecipate , ecc, le quali sono risultate uno strumento elettorale, per assumere raccomandati e parenti dei politici ,la cui quadratura del bilancio viene scaricata sulle spalle dei cittadini. Un'altro solo appunto , per non far concorrenza a tutte le altre misure che prenderà Monti( al posto di tre Monti uno solo basta ed avanza nella stretta economica) nella prossima ennesima finanziaria ,se vogliamo rimanere in Europa ,dobbiamo adeguarci alle pensioni degli altri paesi. Le baby pensioni le stanno pagando e le pagheranno i nostri figli . Personalmente ritengo di essere andato in pensione ancora troppo giovane , e non per colpa mia, ma per una legge ritenuta da me stupida, che mi ha anche permesso contemporaneamente di svolgere senza ulteriori oneri la libera professione ,( i legislatori di allora sono ancora seduti in parlamento). Ma chi umanamente e legalmente non l'avrebbe fatto, se la legge lo permetteva ??

 
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Il destino della laguna di Venezia

Post n°9 pubblicato il 26 Settembre 2011 da ing.gorini

lil destino della nostra laguna
•Post aggiunto da Bruno Gorini il 26 Settembre 2011 alle 9:56
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Lettera al Sindaco Orsoni
Oggi ,inquinata da decenni di scarichi industriali incontrollati di Marghera ,la laguna di Venezia , delicato specchio di mare Adriatico, delimitato da una lingua di terra chiamato Lido, che con la terraferma la circonda , é ancora al centro dell'attenzione dei Veneziani del centro storico e delle isole ,perché devono decidere se dopo la dismissione di gran parte dell'industria petrolchimica di porto Marghera , nata anacronisticamente sul bordo della delicata laguna di Venezia a detrimento della esistente anche se allora modesta industria ittica , devono chiudere e sparire anche gli stessi impianti di raffinazione di oli minerali ,in particolare della Raffineria di Venezia Agip Raffinazione.
Quegli stessi storici impianti di raffinazione chiamati Dicsa negli anni 30, e successivamente nel dopoguerra IROM,voluti allora dal conte Volpi e necessari in quegli anni per lo sviluppo industriale del paese , e per dare lavoro agli abitanti dell'entroterra veneziano, e contribuire a trasformare la nostra nazione in quinta potenza industriale . Vorrei inoltre ricordare come sia stato importante l'apporto tecnologico ed addestrativo che dagli anni del dopoguerra in poi, gli ingegneri ed i tecnici della IROM ,come del petrolchimico , abbiano avuto nella formazione di tecnici di raffinazione a livello nazionale.
.Detto questo , sostengo oggi che la localizzazione della raffineria e del petrolchimico sul bordo della laguna di Venezia é stato un madornale errore originario, perché oltre a inquinare l'aria e l'acqua della laguna e per decenni la popolazione di venezia tutta ,oggi i veneziani si ritrovano nella necessità di disinquinare la laguna ed il territorio occupato dagli stessi impianti,cercando di farlo pagare agli stessi inquinatori, opera questa di non facile ed immediata soluzione .
C'è da sottolineare inoltre che la Raffineria di Venezia , anche se con svariati investimenti impiegati in questi ultimi anni per garantirne la sicurezza e la modernizzazione degli impianti,ha attualmente a livello nazionale dimensioni e produttività ridotte, fortunatamente nel suo stretto e ridotto territorio a disposizione (con produzione a regime di circa tre milioni di tonnellate di petrolio ,che non sarebbero nemmeno sufficienti a coprire le necessità di mercato della nostra regione) Nel frattempo i paesi produttori sono diventati raffinatori ,anche e sopratutto per gli impianti realizzati con l'apporto di nostre maestranze e lavoro. Pertanto é evidente che la Raffinazione a Venezia non avendo più né scopo strategico ,né reddituale produttivo, non ha più ragione di esistere e rimanere a inquinare comunque l'ambiente.
Per quanto sopra sono decisamente convinto che l'impianto di raffinazione a Venezia va chiuso!Da ieri ..... E così l'escavazione del canale dei petroli ,fino al porto di s. Leonardo ,per raggiungere la profondità di 14 metri di pescaggio utile solo ed in particolare alle petroliere, ma concausa per certe fenomenologie meteoriche,che provocano l'acqua alta a Venezia.
Mi domando come fa' il Sindaco Orsoni ad opporsi a questa decisione dell' ENI . Forse non è mai stato all'interno di una raffineria, e non conosce le problematiche e l'inquinamento prodotto, oppure quando l'ha visitata le sono state presentate come al solito le cose diversamente alla realtà???
Vorrei solo pensare che la sua reazione ,riportata ieri sui giornali , sia per non perdere l'occasione di chiedere, a chi ha inquinato ,un contributo al disinquinamento ed alla riconversione del territorio.E non vorrei pensare che da parte dell' ENI , ci sia l'idea di uno scambio con la richiesta di trivellare nel golfo di Venezia , per estrazione di gas .
Cose irreali ed inammissibili o dell'altro mondo, se pensiamo che il Mose non basterà più per salvare Venezia dalle acque alte, e non per colpa del scioglimento dei ghiacci, ma di qualche emerito......che non conosce il bradisismo del territorio veneziano.
Ing. Bruno Gorini

 
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Perchè la classe dirigente dia l'esempio

Post n°8 pubblicato il 05 Settembre 2011 da ing.gorini

In questo paese .........parafrasando il ns. presidente,nei momenti più difficili di crisi finanziaria ,chi ha governato ha fatto quasi sempre pagare la crisi alla classe meno abbiente ,al ceto medio, e alla classe operaia. Sarebbe ora che pagassero di più chi ha di più ,i ricconi che sfoggiano le loro barche da crociera nei porti più rinomati ,la classe dirigente super stipendiata come i burocrati di stato con più incarichi ,ad iniziare dai presidenti Regionali ,dagli assessori, dai consulenti amici dei politici , dai magistrati,dai senatori e dai deputati e dalla loro corte ,dai portaborse e dai fattorini di Montecitorio ,da molti calciatori ,dai dirigenti comunali ,provinciali,ecc e tutti questi rinunciassero a parte dei loro privilegi ed in parte ai loro eccessivi e lauti stipendi,( prendano l'esempio dai dirigenti della wolksvagen che si sono autoridotti lo stipendio) .Lo stato per questo deve essere riformato, per diventare più moderno più snello ,con minor deputati senatori ecc. più dinamico, meno accentrato sulla capitale piglia tutto,con meno controllori che non controllano o che si dedicano spesso alla concussione. Una burocrazia più contenuta renderebbe lo stato più credibile agli investitori stranieri,il cui capitale servirebbe per creare nuovo lavoro ,nuove attività ,nuovi investimenti,utilizzando sopratutto le risorse turistiche di questo bellissimo territorio di cui disponiamo .... altrimenti corriamo il pericolo e solo oggi ce ne rendiamo conto , di diventare un paese economicamente sottosviluppato. Manca in Italia una classe dirigente nuova, più giovane e meritevole, con nuove idee ed iniziative, proveniente e selezionata dai quadri della imprenditoria e della industria, mentre la scuola e l'università non si sono ancora sufficientemente adeguate alle nuove realtà , ed avrebbero esse stesse bisogno di un rinnovamento più coraggioso rispondente alle nuove necessità imprenditoriali. Questo é un paese... ( parafrasi del presidente)che deve ritrovare una coesione e la collaborazione a tutti i livelli ,e lo stato non deve chiedere solo sacrifici a chi ha poco o niente, o racimolare gli spiccioli dal barbiere ,o perseguitare chi dipendente , per arrotondare il proprio stipendio si crea un seconda attività lavorativa alla sera o il sabato e la domenica per fare il muratore , l'idraulico, l'elettricista,ecc,come certi impiegati che per sbarcare il lunario,fuori dell'orario normale di lavoro dipendente, si dedicano ad un lavoro manuale non dichiarato ,o chi di Firenze affitta temporaneamente a terzi il proprio, o l'appartamento del figlio ,che lavora a Bologna . Mentre é da condannare la corruzione , la concussione ,il clientelismo ,le raccomandazioni , i privilegi , e sopratutto chi dipendente pubblico a qualsiasi livello riceve regalie oltre un certo valore ,o si inventa gli straordinari, lavorando meno durante il giorno, perché questi ,come i super dirigenti , gli onorevoli , i magistrati ecc....quelle categorie che autonomamente hanno deciso l'aumento del loro lo stipendio,portandolo a 10 volte se non di più lo stipendio medio italiano cosa fanno?( omissis)................ allo stato!. Tutto questo lo constatiamo anche nella nostra Venezia ,in cui chi con spirito conservatore ma appartenente ai tutti i partiti dell'arco costituzionale, non vuole fare niente per mantenere lo status quo, con tutti i disagi le storture conseguenti ,o chi si professa amministratore anche se mantiene la pensione da deputato europeo e doppio incarico ,o assessore comunale ,o regionale, o provinciale, e si crede innovatore perché promuove costosi investimenti pubblici inutili ma anche sbagliati ,e sopratutto causa di sperpero di pubblico denaro ,di cui abbiamo molti esempi , non ultimo dopo il lungo elenco di questi ultimi anni, L'Ovovia sul ponte di Calatrava.( sarebbe stato molto più comodo un traghetto ,con biglietto ridotto, e con un vaporetto ogni 5 minuti tra la ferrovia e piazzale Roma ,anche per i disabili . Ma senza spendere un euro)

 
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Riflessioni sul Lido

Post n°7 pubblicato il 17 Agosto 2011 da ing.gorini

Sono d'accordo nel dichiarare il Lido di Venezia antinucleare!Ma non lo sono perché il Lido diventi un gerontocomio, degradato , senza futuro o solo periferia di Mestre ,ove depositare la propria bicicletta per fare il giro dell’isola ed il bagno nella spiaggia libera e sporca nei fine settimana d’estate. E non mi stancherò mai di dire che a Mestre vengono realizzate anacronisticamente grandi marine inquinanti la laguna ,con il silenzio ed il bene placido di greenpeace,mentre tanti nostri amministratori politici di professione, credono al rilancio del Lido solo come opportunità nel loro interesse …...( vedi il buco dei 30 milioni del nuovo palazzo del cinema ) …e sposano la soluzione dei verdi conservatori ed immobilisti che non vogliono la grande marina ,e propongono idee per il Lido che non portano a nulla ,ma che in questi ultimi anni hanno contribuito al suo degrado ed al suo abbandono. Ex isola d’oro abbandonata e degradata da trasferimenti di attività,da dimissioni di strutture turistiche ,stravolta nei punti più belli e strategici ,come il piazzale S.Maria Elisabetta o la “terrazza a mare” alla fine del gran viale, da errati ed inopportuni di investimenti pubblici ,mentre ancora oggi l’isola potrebbe essere valorizzata da una nuova grande marina verso il mare, che non disturberebbe nessuno se non la concorrenza clientelare creata volontariamente dai politici nelle darsene ai bordi della laguna , vicine alla propria abitazione, al Proprio B&B o al nuovo agriturismo vicino alle aree inquinate di Marghera , o al grande albergo o alle numerosissime attività turistico ricettive create in terraferma ,con il contributo di soldi pubblici,che si sponsorizzano in modo fraudolento come Venezia ,ma sopratutto hanno provocato il deleterio fenomeno del pendolarismo turistico ,con il conseguente attuale degrado e sovraffollamento dello stesso centro storico veneziano . Quei politici che non hanno saputo mettere un limite al pendolarismo turistico ,in contrasto con la vivibilità dei residenti veneziani , sono stati gli stessi promotori dei danni irreparabili al Lido ,quali la chiusura dell'ospedale al mare,e la sua vendita per risanare le finanze comunali prosciugate da sperperi e da inutili investimenti della pubblica amministrazione ,che hanno trasferito a Mestre il Casinò,o come a suo tempo la chiusura e la mancata valorizzazione dell'aeroporto Nicelli ,gli stessi che vorrebbero portare a Mestre quello che ancora rimane della biennale , della mostra del cinema , ecc…. Sono del parere che c’è bisogno in politica di persone che non siano solo oneste ed in buona fede, ma ,preparate e lungimiranti , che sappiano vedere in prospettiva il futuro della città ,e per il Lido la realizzazione di una grande marina fuori del porto, come una nuova opportunità che potrebbe diventare il motore per invertire la tendenza al degrado dell’isola ,portando nuove iniziative e nuovi posti di lavoro e forse il suo rilancio . Ing. Bruno Gorini Veneziano del Lido di professione Ingegnere

 
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Al Lido di venezia sono scomparsi in un buco una pineta e 30 milioni di euro destinati al nuovo palazzo del cinema

Post n°6 pubblicato il 17 Giugno 2011 da ing.gorini

A proposito di ....costume Al Lido di Venezia è successo che per realizzare un nuovo monumentale palazzo del cinema ,da parte della pubblica Amministrazione ,con tecnici preposti di nomina politica (ovviamente romana e non ....),ma con i fondi in prevalenza ricavati dalla svendita dell'ospedale al mare ,pertanto a scapito della salute e delle tasche degli abitanti dell'isola( perché l’ospedale era stato costruito prevalentemente con lasciti di benemeriti della popolazione locale) ,in occasione dell'ormai passato e festeggiato anniversario dell'unità d'Italia ( in onore del quale avrebbe dovuto essere stato costruito il nuovo palazzo del cinema),hanno creato a forza di scavare, per realizzare le fondazioni e la parte interrata del nuovo palazzo , un enorme buco grande come un cratere ,ove sorgeva una volta il forte austriaco delle quattro fontane , e la sovrastante miniera (deposito interrato e ricoperto)di lastre di eternit delle demolite capanne post belliche delle spiagge. L’intervento ha compromesso la funzionalità dello stesso ex Casinò, in quanto con lo scavo sono sparite nella discarica le gradinate in pietra d'Istria che integravano ed arricchivano l'architettura maestosa dell'edificio. Nel cratere si dice, siano a tutto oggi spariti circa 30 milioni per recuperare e mettere in sicurezza le lastre di eternit di cui nessuno conosceva l'esistenza . Dicono inoltre che le terebrazioni non avevano individuato la presenza di eternit,(queste se fatte a regola d’arte ,visto il quantitativo di eternit ritrovato, é praticamente impensabile per persone esperte.... ).Dopo il primo scavo ed il primo ritrovamento di amianto, bastava il buon senso e la professionalità ,del Direttore lavori ,o del commissario governativo , per fermare i lavori e scoprire ,se non l'avessero fatto prima, che tra i documenti storici dell'Ufficio Edilizia Privata, c'erano gli interramenti di notevoli quantità di lastre di eternit , in vicinanza della dismessa pista di pattinaggio che tutti i giovani veneziani di allora ricordano. Avrebbero dovuto contestare le terebrazioni , fermare la escavazione ed effettuare ulteriori sondaggi e realizzare un eventuale ricoprimento a sarcofago di calcestruzzo delle lastre di eternit in sito, come diligentemente e da esperti professionisti avrebbero dovuto e potuto fare . Di conseguenza dovevano pensare fin da allora ad una variante al progetto, rinunciando alla parte interrata del fabbricato ,per realizzarla anche essa fuori terra , alzandone la quota di imposta delle fondazioni . Visto che l’aspetto architettonico di un “sasso”,così come è chiamato il progetto dell’edificio ,più o meno alto rispetto alla sede stradale, in questo contesto è poco influente, non essendoci particolari vincoli. Ma perché non sono state consultate in tempo le planimetrie storiche del Comune ,che avrebbero individuato la presenza della discarica con il suo quantitativo di eternit, ed il forte austriaco delle" Quattro fontane" ? .Mi dispiace giudicare dei colleghi professionisti ,perché anch'io sono un Ingegnere Civile , ma la critica la faccio quando non riesco a giustificare certi comportamenti .Forse nella scelta del sito ove costruire il nuovo palazzo del cinema ,poteva aver influito il pensiero lungimirante di chi,occultando le planimetrie storiche, voleva rimediare indirettamente ai passati errori della Pubblica Amministrazione nell’ interramento di materiale contenente amianto,realizzato a suo tempo senza i necessari accorgimenti. Ipotesi questa molto fantasiosa, che potrebbe essere interpretata oggi anche come meritoria, per l’ecologia del territorio,ma che arricchisce oltremodo chi recupera e gestisce le discariche dei materiali pericolosi come l’amianto e forse non solo loro, (la cui legislazione è esageratamente onerosa nel trattamento dell’eternit )a scapito dei finanziamenti destinati alla mostra del cinema. Con questo si è rischiato di concorrere ad affossare definitivamente la realizzazione del nuovo palazzo e con esso la Mostra del Cinema di Venezia , per favorire così definitivamente la concorrenza romana. Solo ora, dopo parecchi mesi,e dopo aver speso circa € 30.000.000.00 in un inutile scavo di materiali ,che saranno costosamente interrati in altro sito.....in questi giorni ,l’ ex presidente della regione Veneto ,scopre che i soldi per la realizzazione della nuova struttura interrata non bastano più e finalmente lancia l’idea di riprogettare l’edificio  fuori terra,ma con un ridotto finanziamento,perché decurtato dal prolungarsi dell' intervento di bonifica ecc. ecc. . Per quanto sopra, e mettendo da parte tutte le ipotesi fin qui ventilate ,vista la conduzione dei lavori,e la mancata programmazione delle spese e dei finanziamenti auspicherei almeno l’apertura di una dovuta inchiesta . Spero ,che questo mio breve blog venga letto da chi di dovere e ne faccia un uso appropriato. Ing Bruno Gorini

 
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