Creato da VagabondoDelleStelle il 07/10/2006
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Un'Eternità di un'Ora

Post n°2 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da VagabondoDelleStelle

L'Uomo che Affogava sprofondò sempre più. Fino al fondo del mare e oltre... fino al fondo del mondo.

Affondò con gratitudine, senza lottare, con le sue lacrime che si univano alle gelide acque intorno a Lui.

Non era in seguito ad incidente che stava annegando nell'oceano, no.. si era tuffato volontariamente... trascinato non dalle onde, ma dal peso del proprio dolore.

E il suo solo pensiero era per Lei.

C'era qualcosa nei suoi fieri e profondi occhi che rivaleggiavano con la ferocia della tempesta.

Era sulla Terra da migliaia di anni, marciando al fianco dell'umanità, ma da quest'ultima respinta: un fantasma in carne e ossa.

Nel suo cuore immortale c'era un dolore. Un desiderio che le ardeva in seno, nato scintilla ma divenuto incendio col trascorrere dei secoli.

Ed era giunto il tempo di richiamarlo, il tempo per la Donna Eterna .. di cantare.

Nascosto nei deserti sorgeva un Tempio sormontato da una Torre. E in cima a questa Torre.. un Uomo.

Un Uomo morto e rinato, fuso col divino pensiero della mente di Dio. Un' unione dalla quale era nata la speranza dell'Umanità: lo Spirito della Redenzione.

Tutt'uno con il Creatore eppure insopportabilmente solo, ne morto ne vivo... ne fantasma, ne uomo... Stava sulla cima della Torre, preda di uno sconosciuto dolore. In ascolto dell'ossessionante melodia di un Canto Sconosciuto.

Un canto che scavava nel più profondo del suo Essere, rivelando Cittadelle dell'Anima di cui egli ignorava l'esistenza.

Si sentiva febbricitante, confuso, spaventato. Quasi folle.

I suoi pensieri erano cose vive, pulsanti, che gli ribollivano e morivano dentro la testa. Le sue emozioni si aprivano strada nel suo petto ed esplodevano alla vita.

Bramose del Canto.

Desiderose di raggiungere la Cantante.

Così seguì la Triste Melodia, le insane strofe in una lingua che per Lui non significava nulla e ogni cosa al tempo stesso.

La inseguì attraverso il pianeta. Attraverso gli inesplorati sentieri del suo cuore.

 
 
 
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