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ALLEGATO AL NUMERO 11

Post n°16 pubblicato il 24 Aprile 2008 da vicio2007

vi inoltro una bellissima e mail che mi è arrivata da una mia collega...

Un  giorno∑..
Ero un ragazzino delle  superiori,
vidi un ragazzo della mia  classe
che stava tornando a casa da  scuola.
Il suo nome era Arturo e  sembrava
stesse portando tutti i suoi  libri.
Dissi tra me e  me:
perché mai uno dovrebbe portarsi a  casa
tutti i libri di  venerdì?
Deve essere un ragazzo  strano.
Io avevo il mio week - end  pianificato
(feste e una partita di pallone con i miei  amici),
così ho scrollato le spalle e mi sono  incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di  ragazzini che
correvano incontro ad  Arturo...
Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i  suoi libri
e lo spinsero facendolo cadere nel  fango.
I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere  nell' erba
un paio di metri più in  là.
Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza  nei suoi occhi.
Mi rapì il  cuore!
Così mi incamminai verso di lui mentre stava  cercando i suoi
occhiali e vidi una lacrima  nei suoi occhi.
Raccolsi gli occhiali e  glieli diedi dicendogli:
'quei ragazzi sono proprio  dei selvaggi,
dovrebbero imparare a  vivere.'
Arturo mi guardò e disse:  'grazie!'
C'era un grosso sorriso sul suo  viso,
era uno di quei sorrisi che  mostrano
vera  gratitudine.
Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi  dove viveva.
Scoprii che viveva vicino a me così gli  chiesi
come mai non lo avessi mai visto  prima,
lui mi spiegò che prima andava in una scuola  privata.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a  portare alcuni libri.
Mi sembrò un ragazzo molto  carino ed educato così gli  chiesi
se gli andava di giocare a calcio con i miei  amici e lui disse di si.
Rimanemmo in giro tutto il  week end e più lo conoscevo più  Arturo
mi piaceva così come piaceva ai miei  amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco  Arturo
con tutta la pila dei libri. Lo fermai e gli  dissi:
'ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli  incredibili
Con questa pila di libri ogni  giorno!'
Egli rise e mi diede metà dei  libri.
Nei successivi quattro anni io e  Arturo
diventammo amici per la  pelle.
Una volta adolescenti cominciammo a pensare  all'università,
Arturo decise per Roma ed io  per un altra città.
Sapevo che saremmo sempre  stati amici e che la distanza
non sarebbe stata un  problema per noi.
Arturo sarebbe diventato un  dottore mentre io
mi sarei occupato di cause e  litigi.
Arturo era il primo della nostra  classe
e io l'ho sempre preso in giro per essere un  secchione.
Arturo doveva preparare un discorso per il  diploma.
Io fui molto felice di non essere al suo  posto
sul podio a  parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un  ottimo aspetto.
Lui era uno di quei ragazzi  che aveva veramente
trovato se stesso durante le  scuole superiori.
Era un pò pieno nell'aspetto  e stava molto bene
con gli  occhiali.
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo  amavano
Ragazzi qualche volta ero un pò  geloso!
Quello era uno di quei  giorni,
potevo vedere che era un pò  nervoso
per il discorso che doveva  fare,
così gli diedi una pacca sulla spalla e gli  dissi:
'giovane te la caverai alla  grande!'
Mi guardò con uno di quegli  sguardi
(quelli pieni di  gratitudine)
sorrise e mi disse:  'grazie'.
Iniziò il suo discorso schiarendosi la  voce:
'nel giorno del diploma si usa ringraziare  coloro
che ci hanno aiutato a farcela in questi anni  duri.
I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i  tuoi amici.
Sono quì per dire a tutti voi che essere amico  di qualcuno
è il più bel regalo che voi potete  fare.
Voglio raccontarvi una  storia:
'Guardai il mio amico Arturo incredulo non  appena cominciò
A raccontare il giorno del  nostro incontro.
Lui aveva pianificato di  suicidarsi durante il week end.
Egli raccontò di come aveva  pulito il suo armadietto a  scuola,
così che la madre non avesse dovuto farlo  dopo,
e di come si stesse portando a casa tutte le  sue cose.
Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo  sorriso.
'Ringraziando il cielo fui  salvato,
il mio amico mi  salvò
Dal fare quel terribile  gesto'.
Udii un brusio tra la gente a queste  rivelazioni.
ll ragazzo più popolare ci aveva appena  raccontato
il suo momento più  debole.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre  azioni.
Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di  una persona,
in meglio o in peggio.Dio fa incrociare le  nostre vite perché
ne possiamo beneficiare in  qualche modo.
Cercate il buono negli  altri.
Ora tu hai due scelte,  puoi:
1) passare questo messaggio ai tuoi  amici
2) cancellarlo e agire come se non ti avesse  toccato il cuore.
Come puoi vedere io ho scelto la numero  1.
'gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi  quando le
nostre ali hanno problemi nel ricordare come si  vola.'
Non c'è né inizio né fine. Ieri è  storia.
Domani è  mistero.

P.S....SEMPRE PER GIOVANNI...SCUSAMI  ANCORA.

 
 
 
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