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Creato da: ciaramitaro_81 il 23/10/2008
BLOG ENOGASTRONOMICO SULLE VIE DEL BUON BERE E DEL BUON MANGIARE

 

 

IN GIRO PER LA RETE UN NUOVO AMANTE DEL VINO, davvero amabile...

Post n°6 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da ciaramitaro_81
 

Questo mio computer, anzi di mia sorella, è uno schifo, giuro che fa passare la voglia d vivere da uomini del proprio tempo a contatto con cotanta tecnologia. Merda, della merda, è già la terza volta che tento di scrivere un messaggio, e dopo mezz'ora che sto a scrivere per un motivo o per un altro il messaggio si cancella. Davvero è una cosa veramente che ti fa venire voglia di prendere il computer ( portatile ) e gettarlo dalla finestra. Io non so più cosa fare, parole davvero gettate al vento. Tutto questo è terribile, sa davvero di congiura.
Cmq volevo solo informarvi, dato che ormai non riesco a riscrvervi tutto da capo, anche perchè scrivo con l'ansia che si cancelli tutto d nuovo al minimo contatto con qualcosa che non dovrebbe essere neppure sfiorato, che finito il mio sogno - incubo come cameriere di sala al bye bye blues, il più chic ristorante di Palermo, ovvero il più tascio, grezzo, coatto, lurido, vastaso ristoratore di Palermo, e che tutti lo sappiano, dato che dopo nemmeno una settimana d lavoro s'è permesso di offendermi, come del resto fa con il resto della ciurma, e addirittura alzarmi pure le mani per spiegarmi un concetto, cosa passabile di denuncia. Ma si sa, siamo a Palermo e tutto è possibile, anche nel locale frequentato da magistrati, dottori e quant'altro. Cmq, mi sto impapucchiando. Volevo solo dire che ho deciso di cambare lavoro dopo dieci anni di ristorazione, e se tutto va bene cominciare ad occuparmi di vini, una nascente passione che possibilmente sono certo potrebbe diventare anche un'ottima fonte di guadagno.
Così mi sono messo in contatto con un collega di mio padre che da poco sta commercializzando dei vini autoctoni ed aveva bisogno di un rappresentante. Ho pure contattato il signor Romano della Tenuta dell'Abbate e ci sono delle possibilità per quanto concerne la distribuzione. E non per ultimo c siamo sentiti via mail con Andrea Gori, sommelier toscano, per la degustazione del vino e per uno scambio - gemellaggio vinoso con qualche altra piazza fiorentina, oltre il suo locale.
Insomma, quando ci si mette d'impegno sono sicuro che le cose anche se non vadano bene risultino comunque delle ottime esperienze. E in questo caso con la mia voglia di imparare da questo campo di sapere, le  cose andranno più che bene. D'altronde sono pure deciso a cominciare un corso per sommelier dell'AIS, e nonostante mi rammarichi che a distanza di anni h un diploma che nn sto sfruttando per niente, a 27 anni è pure probabile che qualcosa riuscirò a recuperare, affinchè io diventi sempre più fiero di me.
alla prossima, e peccato perchè il post di poco fa era davvero bello e più riuscito d questo.
se vi va vsitate il sito di DEGUSTIBOOKS l'evento vinoso che per adesso straborda a Firenze: www.Degustibooks.it
Ciao Ciao

 
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CORSO CONCORSO DI CUCINA. Vediamo quello che sapete fare

Post n°5 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da ciaramitaro_81
 






Prendo spunto dal pranzo di oggi per mettere su un’idea
secondo me interessante.

Non sarebbe male cominciare a pubblicare
una serie di ricette più o meno



Di mia invenzione, con la
collaborazione di mia madre, e mettere su un vero



E proprio ricettario per le
grandi occasioni. Fissare una scadenza settimanale per proporre



Ricette sempre nuove e all’avanguardia.
Certo, col trucco di mezzo. Ovvero,



vi darò le ricette ma non
complete. Allora il bello della sfida dove va a finire?



Se qualcuno risponderà all’annuncio
si potrebbe pubblicare le foto con le ricette realizzate e



Le impressioni di come è andato
il pranzo o la cena.



Una sorta di sfida culinaria, di
confronto e di scambio. Perché se anche voi avrete da proporre



Qualche ricetta state certi che
mi metterò subito ai fornelli.



Quindi per cominciare passiamo
subito al primo piatto del giorno, da gustare almeno in compagnia



E non solo la domenica a pranzo.
Ottima per una cena a due o a quattro.





 MAGLIE INSABBIATE X 4



 



Ingredienti: 400
gr di bavettine



500 gr
di gamberetto rosso



1
spicchio d’aglio



½ cipolla
tritata



Olio,
pepe, zafferano, q.b.



2
mazzetti di rucola



100 gr
di mollica di pane fresco



150 gr
di bottarga



1
pizzico di pomodoro secco tritato



 



PROCEDIMENTO





Soffriggere la cipolla e l’aglio, aggiungere i
gamberetti, pomodoro secco, zafferano, quindi



Spruzzare con del vino bianco. Diluire con
fumetto di pesce. Tostare la mollica, friggere  la rucola tagliata a julienne, quindi
amalgamare le bavette al dente nella salsa d gamberi.



In un piatto di portata condire con rucola,
bottarga grattugiata e mollica tostata. Servire.



 



Più o meno il procedimento è
questo, certo è che per questa volta è andata così ma dalla prossima mi
limiterò a scrivere gli ingredienti e alcun passaggi, in modo da sfidare la
vostra bravura e la vostra fantasia.



Ci vediamo alla prossima.


A voi la scelta di abbinare il vino più adeguato.

 
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LE SCHEDE TECNICHE DEL VINO SONO UNA BUGIARDATA?

Post n°4 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da ciaramitaro_81
 

Ero in giro per la rete alla ricerca di notizie sull'importanza delle schede tecniche dei vini, dato che per la mia nuova attività dovrò averne a che fare, e sinceramente non essendo un enologo, nè un sommelier, nè tantomeno avendo una formazione di un certo livello, dovrò davvero studiare, anche se una base ce l'ho già, e non da poco.
Allora ecco che in un blog leggo un post nel quale viene risaltata appunto la qualità di queste schede, nelle quali, s'interroga l'autrice, non sempre vien fuori la verità sui vini, ma è soltanto un assemblaggio fittizio di notizie più o meno vere. Questo perchè ha senso suo non si sa mai chi è l'autore di queste schede, se l'enologo, se chi gestisce il marketing, etc..
A questo punto mi chiedo: nella mia professione, ovvero la vendita di vini diretta ai ristoratori, quanta importanza ha la scheda tecnica di un vino? Se ne potrebbe fare a meno secondo voi?

 
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SALVIAMO IL CANNOLO SICILIANO

Post n°3 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da ciaramitaro_81

 













Il Cannolo Siciliano (versione estiva)




Dopo
il riuscitissimo post sulle brioche, riproviamo l’esperienza della
foto-ricetta di un’altra preparazione che definire tipica e’ abbastanza
eufemistico;


Il Cannolo Siciliano!


Certo,
e’ vero che di ricette per la preparazione del cannolo, sparse per la
nostra bella isola se n’e’ trovano a migliaia, ma quest’oggi,
prenderemo in considerazione la ricetta Menenina (proveniente dal
piccolo paesino di Mineo).


Sempre
in compagnia della brava Concetta Costa e gia’ in possesso di tutti gli
ingredienti ci mettiamo al lavoro di buon ora per iniziare la nostra
preparazione; partiamo dalla ricetta:


250g di farina 00


1 tuorlo d’uovo


1 cucchiaio di zucchero


1 cucchiaio di olio


1 bicchiere di vino bianco



Disponiamo la farina a fontana e versiamo al centro l’olio, lo zucchero ed il tuorlo;


impastando velocemente, aggiungiamo il vino bianco e continuiamo fino ad ottenere la giusta consistenza.



Ottenuta la nostra “palla” di impasto, la lasciamo riposare per circa mezz’ora.


Dopodicche’ , eccoci alla fase piu’ importante della preparazione, stiriamo la sfoglia, ricavando dei quadrati di circa 10cm;


   



ma
e’ in questo momento che Concetta gioca il suo asso nella manica,
infatti, con mia grande sorpresa, tira fuori da una borsa le VERE canne
per i cannoli, appositamente portate da Mineo per l’occasione ed
appartenute a chissa’ quale parente lontano.



Questa si che e’ pura tradizione.



Ad
ogni modo, procediamo; appoggiamo su ogni quadrato la canna, nel senso
della diagonale, ed avvolgiamo attorno ad esso le due punte del
quadrato.




Una piccola pressione col dito per chiudere ed il gioco e’ fatto.


Dopo aver ripetuto l’operazione piu’ volte, siamo pronti per la frittura; in pentola, l’abbondante olio e’ gia’ fumante.



Iniziamo
ad immergere i cannoli nell’olio, facendo ben attenzione che restino
totalmente sommersi, in modo da avere una cottura uniforme.


   


   


Sotto il nostro sguardo incredule, la tradizione prende forma, colore, eleganza….maestosita’.


Non ho mai sottovalutato Concetta, ma non mi aspettavo un cosi’ bel risultato estetico…



Appena le sfoglie prendono la giusta doratura, le tiriamo fuori dalla pentola e le lasciamo riposare su carta assorbente.



Nell’attesa
prepariamo il ripieno….si lo so…e’ fin troppo scontato…come li
riempiremo?…ovviamente con la ricotta penserete voi….nooooooooooo,


va
bene la tradizione, ma non a tutti i costi, ad Agosto niente ricotta,
questo per me e’ un punto d’onore, anzi mi permetto di fare un appunto
ai grandi chef che nei loro menu’ non fanno mai mancare questo
prelibato formaggio, anche in estate, quando i produttori seri,
interrompono la loro produzione; si , e’ vero che i turisti vogliono le
cose tipiche, ma…ogni cosa ha i suoi tempi.


Chiuso
il piccolo appunto, iniziamo la preparazione della crema, sulla quale
non mi dilunghero’, limitandomi a dare gli ingredienti:


500g di latte – 100g di zucchero – 2 uova – 2 cucchiai di farina – scorza di limone grattugiata.



Pronta
la crema, ci prepariamo per il riempimento, altra fase cruciale,
estraiamo le forme di legno dalle sfoglie e con una “sacca da
pasticcere”(un po’ artigianale) inseriamo la crema all’interno della
cialda.



   


Per
completare il tutto…sempre seguendo la ricetta di Mineo, Consetta bagna
le due estremita’ del cannolo in un trito di mandorla, con e senza
buccia (niente pistacchi come si usa a Catania o frutta candita che si
usa invece a Palermo).


   



Una spolverata di zucchero a velo e…



come si usa dire…il piatto e’ pronto….



la nostra “guantera di Cannola” e’ bella e fatta e pronta per soddisfare la golosita’ di grandi e bambini.



Quale miglior dolce per festeggiare un evento, una ricorrenza o piu’ semplicemente per concludere un pranzo domenicale…



insomma per un buon Cannolo Siciliano, …ogni occasione e’ quella giusta!!!…..OHPSSSS…..non proprio ogni occasione!!!!!!!






 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da ciaramitaro_81



UN VIAGGIO BREVE CON CICCIO SULTANO, RE DELLA CUCINA SICILIANA




 
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SALVIAMO IL CANNOLO SICILIANO

 

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