Creato da VegaLyrae il 15/07/2006

Mente e cuore

effetti collaterali

 

 

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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 03 Settembre 2006 da VegaLyrae

Pollice verde.

Rientro in città.
hai passato una mattinata a pulire e sistemare le piante del tuo balcone che avevi abbandonato a se stesse per oltre un mese.

La vita non finisce mai di stupire:

Così ti meravigli che chi ha sofferto di più della tua assenza è stato proprio il rosmarino che credevi il più forte.  Confidavi sull’immortalità della sua anima perché di solito cresce spontaneo e senza bisogno di particolari cure nè attenzioni, e invece se n’è andato. 
Hai avuto troppa fiducia nelle sue forze, l’hai annaffiato per ultimo, lesinando sull’acqua, ed ecco il risultato: dovresti saperlo che certi bisogni non vanno sottovalutati mai!

Ma per fortuna c’è ancora  e sempre e disperatamente e  comunque un anelito di vita, anche quando, addolorata, non te lo aspetti più.

Ed ecco che per caso ti accorgi del rosso frutto di un pomodorino di pachino, nato da un seme piovuto chissà da dove, nel tuo vaso di azalea.  Arriva certamente da qualche insalata del vicino, e ti basta quello per strapparti il primo sorriso di tenerezza della giornata.

Il gelsomino di cui ami così tanto il profumo a primavera invece non ti ha tradita, e ti ha attesa a dispetto del fatto che lo hai abbandonato con poca acqua e a dispetto di tutto il resto.
Ha sofferto, certo; ha perso molte foglie, ma lui c’è ancora. Lo sa che tu sei fatta così, incostante e inaffidabile, ma ha voluto fidarsi,  ci ha sperato fino all’ultimo che saresti tornata.

Ed è così che scopri che ti basta un piccolo impercettibile anelito di vita per sentirti meno sola.

impercettibile

come la goccia di un rubinetto che spande;

come le lancette di un orologio che scorre.

Ti basta quello.

the sound of silence

 
 
 
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