Mente e cuore

Volare è molto condizione della psiche e poco condizione meccanica, almeno quando si parla del Pindaro e l'Icarus dell'anima. Spesso si crede di poter sfiorare il sole e invece si rimane con il cuore a pezzi... Si precipita in un mare di dubbi e allora non ci resta che sfogliare le margherite degli insuccessi per capire cosa ci ha fatto scivolare. Io le ali non ho, ma quel che Icaro ha insegnato è quello di provare, cercare, provare...provare si può... e perchè no????????? ciao BE'

Certo. Provare si può. Si costruiscono nuove ali e si riparte. :o))

magari uno scivola per non spiccare il volo...

Magari invece il volo lo avevi già spiccato ma, presuntuosamente, non avevi tenuto sufficientemente conto che le tue ali erano di cera e che l'equilibrio era troppo delicato per poter attraversare l'oceano...

spesso ci si illude di essere forti... finché non si scopre che,appunto, era una illusione...

Spesso si è consapevoli dei propri limiti e si sa fin dove si può contare sulle proprie forze. Allora si cammina con passo prudente, anche su di un terreno apparentemente senza ostacoli e si sta attenti a non inciampare. Poi, proprio quando il passo si è fatto fermo e sicuro, inaspettatamente inciampi.
Ancor più spesso essere forti non è un'illusione, ma l'unica possibilità che ci resta, senza altre opzioni, perchè la debolezza è un lusso e non tutti ce lo possiamo permettere.

Giusto. Ci sono momenti in cui è necessario fermarsi, fare il punto della situazione e tirare le somme. L'importante è fermarsi sul giusto appiglio senza precipitare a terra. E poi spiccare nuovamente il volo verso nuovi orizzonti. :o)

ciao ... era da tanto che non passavo da te, perdonami se sono arrivato soltanto perché il tuo blog è sulla pagina principale di Digiland! Bello questo post, sai cosa è secondo me? E' la cera... magari costruire le ali di un materiale più resistente? In ogni modo, ti auguro di rialzarti e volare ancora, e presto, un saluto da Mr. What :-)

Ciao What, è sempre un piacere trovarti. :o)
No, non credo sia un problema di qualità della cera, ma piuttosto delle bucce di banana che Apollo continua a lasciare sul suo cammino. :o)

Forse era solo un volo di prova. quello vero sarebbe arrivato subito dopo, con la nuova rincorsa.
a volte, sai, le bucce di banana lelasciamo scivolare noi stessi fuori dalle nostre tasche. perchè ci eravamo dimenticati di averle lasciate lì.

Sì, un volo di prova... d'altro canto ogni sport ha bisogno del suo training, no? :o) Il tempo di guarire le ferite e poi ci si prepara per quello vero.
E concordo anche sul fatto che a volte ci scordiamo di certe bucce di banana o, presuntuosamente, non le teniamo nella giusta considerazione..
Grazie Miti, sai sempre trovare le parole giuste. :o)

Sarai scivolata leggera sull'aria e non te ne sei accorta. Avevi l'impressione che le ali fossero di cera ma, in realtà, non sei riuscita a sentirtele tue. La consapevolezza necessita di consuetudine. Volando riesco ad allontanarmi dal male. Non importa se le ali le ho solo prese in prestito.

Le sentivo mie, invece. Ecco perchè credevo di aver finalmente imparato a volare. Ma non ho tenuto conto degli agenti atmosferici; pensavo che le ali avrebbero retto a tutto: al sole, al vento e alla pioggia e invece... ho dovuto lanciare l'sos e non mi è piaciuto affatto.

..le stelle non scivolano..mai :-) BACIO!

Hai ragione Wat, le stelle al limite esplodono oppure collassano! Un bacio a te! :o))