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RICCHEZZA

Post n°6 pubblicato il 25 Novembre 2009 da verbena.odorosa

 Ieri chiacchieravo con un amico bevendo una tisana e all'improvviso ho provato una sensazione strana: mi sono sentita una privilegiata, una ricca, membro invidiato di una ristretta e fortunata elite.  Sensazione per me insolita, considerato che sono disoccupata, che qualsiasi standard per la misura del benessere mi collocherebbe al di sotto della soglia di povertà e che ormai non guardo neanche più le vetrine dei negozi perché mi sembra inutile.

Eppure il mio amico - che vive a Parigi, ha un ottimo lavoro in una grande compagnia, ha comprato casa, viaggia per lavoro in tutto il mondo -  mi raccontava che vuole mollare tutto e andarsene in Brasile. Perché lì si lavora meno e ci si può godere la spiaggia il pomeriggio, perché è un posto dove c'è sempre il sole, dove gli hanno offerto un lavoro part time (completamente diverso da quello che fa ora) e potrebbe avere ritmi di vita più umani. Perchè la vita è breve, e lui non vuole passarla a lavorare tutto il giorno e tornare a casa così stanco che non ha neanche la voglia di uscire la sera.

é lì che mi sono sentita una privilegiata, perché è vero che non mi posso comprare una borsa nuova o andare a cena al ristorante, e che posso fare un fine settimana fuori solo raramente e solo con voli iper scontati che partono alle cinque di mattina, dormendo in ostello e prenotando con sei mesi  di anticipo, e che non posso fare un regalo bello come vorrei a mio nipote al suo compleanno, però posso fare delle cose meravigliose che per molti sono un sogno proibito. Come uscire alle undici di martedì per andare a visitare un museo, o passare la mattina in libreria a bere caffè, o andare a correre nel parco quando non c'è nessuno, o mettermi a fare una partita di poker on line alle otto di mattina. Non posso comprare un mega regalo a mio nipote, ma posso andare a prenderelo al scuola e passare il pomeriggio con lui a fare i biscotti e guardare un cartone animato. Non posso andare al ristorante, ma ho tutto il tempo di cercare la ricetta dei ravioli di zucca su internet e provare a farli in casa. è vero che non posso comprarmi una borsa o un paio di pantaloni nuovi, ma mi sono accorta che in realtà una borsa e dei pantaloni nuovi non mi servono davvero.  

 

 
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