Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 
Creato da: PsicologoOnWeb il 07/02/2008
Io mi schiero con Beppe Grillo

 

 
« LA MOSCA BIANCA DELLA LE...IL BLOG CHIUDE PER LE FE... »

Il libro di Thomas Cacioski

Post n°158 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da PsicologoOnWeb
Foto di PsicologoOnWeb

Dodici Giorni, di Thomas Cacioski

Quinta parte

La bellissima pendola in legno posta a lato della porta d’ingresso segnava le nove e cinquantacinque. Avevo preso una coperta dall’armadio e rifatto il letto, sistemato velocemente la stanza da quel poco disordine, avevo ricreato quell’atmosfera che al mio primo risveglio mi era comunque piaciuta e nonostante tutto, mi sentivo abbastanza serena. Mi piaceva realmente quella stanza cosi come mi piaceva ogni angolo di quella baita, il suo legno, la cura e l’attenzione con la quale era stata costruita ed arredata. Non potevo dire di non amare la mia casa, ma uno dei miei sogni era da sempre quello di possedere una baita cosi bella. Il frigorifero della piccola cucina era quasi del tutto vuoto, limoni, qualche mela, del formaggio accuratamente avvolto, alcune carote ed il latte. All’interno dei mobili, anche quelli quasi vuoti, avevo trovato del caffè un sacchetto con del pane ed una confezione di biscotti, potevo ritenermi soddisfatta per il momento, la mia colazione era assicurata. Le scritte in tedesco mi avevano fatto capire che con molta probabilità mi trovavo in Austria o nelle vicinanze, ma prima o poi ne sarei venuta a conoscenza con certezza. L’unica camera nella quale ancora non ero stata era quella dietro la seconda porta della zona notte e pur sapendo di essere sola la aprii con un po’ di timore. Era pressoché identica alla mia, stessi mobili e stessa disposizione, soltanto le pareti erano di un leggero color porpora mentre la lampada sul comodino era intagliata in legno. Nell’armadio c’erano alcune camicie un paio di pantaloni ed una valigia, la aprii, altri indumenti, il bagno era delle stesse dimensioni di quello nella mia stanza. Sul tavolo c’erano due libri di un giornalista e narratore scomparso diversi anni fa, lo conoscevo molto bene, i libri li avevo letti entrambi ed erano tra i miei preferiti. Aprii il primo ^^il pellegrino il pellegrinaggio e il cammino, nient’altro che me verso me stesso…… con amicizia, Giannina^^, era una frase molto bella, la feci subito mia. Inconsciamente andavo alla ricerca di qualche nome che potesse svelarmi l’identità di quelle persone, poi mi chiesi quanti potessero essere visto che quella era la sola altra camera da letto esistente in tutta la casa. Forse gli altri dormivano altrove, forse nella stessa baita che avevo visto poco tempo prima uscendo fuori, sarebbe stato incredibile, scappare ed andare a chiedere aiuto alle stesse persone che mi avevano sequestrato. Sorrisi perché pensai che pur essendo libera di fuggire, in quel posto mi sentivo al sicuro. Portai il libro con me, presi alcuni pezzi di legna, riaccesi il camino che si era quasi spento del tutto e mi sedetti sulla poltrona per godere del calore del fuoco. I due rintocchi della pendola mi svegliarono, il libro era scivolato di lato, non mi ero ancora ripresa completamente da tutto quello che avevo vissuto in quei due giorni, aprii il frigorifero, presi un pezzo di formaggio ed una mela, mangiare mi avrebbe rimesso in forza. La giornata era luminosa e fredda, indossai il piumino che avevo ritrovato appeso nell’attaccapanni della sala ed uscii, avevo notato la piccola attrezzaia e vi entrai alla ricerca di stivali o scarponi, li trovai e sebbene grandi li calzai. Seguii la strada salendo verso il bosco, era bellissimo, la neve copriva tutto intorno a me, gli alberi, le alte montagne alla mia destra, il silenzio era interrotto dal rumore dei miei passi e dal cinguettare degli uccelli, rigiravo su me stessa felice di quel dono, si, felice. In lontananza vidi un cane, per un attimo ebbi paura, ma mi tranquillizzai subito perché era seguito a poca distanza da un uomo con una giacca a vento rossa ed un grande zaino sulle spalle, lanciava in alto una piccola palla ed il cane saltando nella neve gliela riportava.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

giacomo.leopard2015giovanni_corbettaart777paulie1960selenasisinniumberto_bassoradopaloleificioturturiciisolagiorgioelenaBoines.serenacenturius07hai_voglia_ditony4411zury2
 

Ultimi commenti

aaaa
Inviato da: Camilla.B77
il 26/01/2009 alle 16:36
 
ho visto anche io la trasmissione..non tutta perchè ci...
Inviato da: col_corpo_capisco
il 03/10/2008 alle 14:27
 
Ciao, come t ho scritto nel mex, t lascio un mio commento....
Inviato da: mondomarcio1989
il 05/06/2008 alle 15:43
 
Ciao abbiamo appena aperto un blog dedicato agli ET3,...
Inviato da: La_mOny88
il 26/05/2008 alle 11:52
 
beh ovvio... vi erano solo loro!!!!!
Inviato da: gatta.sissi
il 15/04/2008 alle 11:21
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963