Sto soffrendo di anemia in questo periodo, è abbastanza comune da riscontrarsi in chi soffre di malattie infiammatorie intestinali, vuoi perché si verifichino perdite ematiche, vuoi per un carente assorbimento di questo elemento attraverso l'alimentazione, da parte delle pareti intestinali. allora bisogna ricorrere ad una terapia di ferro. La terapia dell'anemia è una terapia marziale, cioè di somministrazione di sali ferrosi per bocca, lontano dai pasti.
Nelle gastriti atrofiche si somministra solfato ferroso, che non necessita di acido cloridrico per essere assorbito.
La via endovenosa o intramuscolare va riservata solo ai pazienti che non tollerano i sali ferrosi per bocca o nei casi di malassorbimento.
Gli effetti collaterali di questi farmaci antianemici sono abbastanza frequenti e consistono in turbe digestive come bruciori di stomaco, crampi addominali e diarrea. In questi casi, basta semplicemente diminuire temporaneamente il dosaggio per dar modo al soggetto di adattarsi al farmaco.
La risposta alla terapia marziale deve sempre essere monitorata, iniziando con una conta reticolocitaria che, già in quinta-settima giornata, deve mostrare un aumento dei reticolociti.
Ad eccezione di quei pazienti con una perdita di ferro cospicua e continua, la correzione dello stato anemico può essere raggiunta in circa 2 mesi.
Una volta corretta l'anemia, si deve continuare la terapia per altri 6 mesi, allo scopo di ripristinare le riserve del ferro. Quanto alle lesioni epiteliali, quelle riguardanti le unghie e la lingua si risolvono entro 3-6 mesi, ma già dopo 2 settimane si osservano segni di miglioramento.
Inviato da: stefi2301
il 30/03/2015 alle 12:46
Inviato da: stefi2301
il 03/06/2014 alle 10:35
Inviato da: granellodisabbiaio
il 09/04/2014 alle 22:14
Inviato da: myrasol3
il 26/07/2013 alle 11:10
Inviato da: granellodisabbiaio
il 29/03/2013 alle 09:07