Di notte sogno sogni sconnessi: vedo
gabbiani levarsi in volo
nella profondità di un cielo color del piombo.
Di notte sento la voce del vecchio scultore
che stanca ripete: "ah, come questa polvere che m'imbianca le mani
noi siamo"
Ho conosciuto stanze, corridoi e pavimenti
e finestre, porte e soffitti,
conosciuto angoli e linee rette.
Di giorno bevo lenti sorsi di silenzio
stanco anche della mia stessa presenza.
Fra voi tutti io vorrei tornare
ma d'ogni via ho perso il tracciato.