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“Memoria delle mie puttane tristi” di Gabriel Garcia Marquez

Post n°27 pubblicato il 14 Maggio 2008 da Welch
 

25 aprile 2008, ore 15.00, mi imbarco da Civitavecchia con destinazione Olbia. Ho 10 giorni di vacanza davanti a me e neanche qualcosa da leggere. E’ per questo che, dopo aver consumato un panino, mi fiondo allo shop di bordo ed inizio a far scorrere gli occhi sui libri.

La ricerca di un libro è un rito che consumo lentamente, rito in cui mi lascio guidare dai sensi prima di tutto. Nella mia scelta non mi lascio influenzare dal nome altisonante dell’autore o dalla fama raggiunta dal romanzo. E’ una questione di tatto, di odore, di percezione visiva. E’ così che sono arrivato a “Memoria delle mie puttane tristi” di Gabriel Garcia Marquez.
 
E' un romanzo breve che parla d'amore. Il protagonista  è un 90enne, uomo colto che vive ormai di stenti (con la misera pensione di professore di latino e quel che rimedia da editorialista di un giornale locale), che decide di regalarsi per il suo compleanno una notte d'amore (d'amore folle scrive Marquez) con una vergine minorenne. Parte da questo originale desiderio un’avventura, prima di tutto interiore, che sconvolgerà il tessuto esistenziale del protagonista.

 

Davanti al corpo nudo addormentato, sensuale e suadente, della giovane, il nostro protagonista si scoprirà stregato e “senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore” inizierà ad apprezzare una delle gioie più profonde dell’amore qual’è, probabilmente,  la condivisione.

 

Avviene così, nel reiterarsi di questi incontri dall’ardente sapore ma sostanzialmente platonici, la trasformazione di un vecchietto cinico, in una persona nuova, che trova o ritrova il sapore di scrivere, ispirato da questo sentimento che lui ha sempre allontanato, forse combattuto, sicuramente pagato (per sua ammissione non è mai andato a letto con una donna senza pagarla).

 

La consapevolezza di essere innamorato giunge, tuttavia, in un periodo di forzata astinenza da questi incontri. E’ la folgorazione di trovare finalmente risposta al tentativo di tradurre i canti di Leopardi, di cui da “Il primo amore” Marquez ci ricorda il verso “Oimé, se quest'è amore, com'ei travaglia".

 

C'è ancora qualcosa però. Il nostro novantenne che ha sempre cercato, nella sua vita,  di tenere tutto sotto controllo, costruendosi una scala preordinata e razionale del suo quotidiano, scopre che “non era il premio di una mente in ordine, ma tutto il contrario, un intero sistema di simulazione inventato da me per nascondere il disordine della mia natura”. In ultima analisi è la comprensione dell’impossibilità di escludere il caso (o eludere il caos) dalla propria esistenza.
 
Contro ogni mia aspettativa le 141 pagine di Marquez mi hanno tenuto compagnia per il solo tempo della traversata, ed in circa cinque ore mi sono ritrovato nuovamente senza nulla da leggere.

 

 
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Commenti al Post:
raintears
raintears il 31/07/08 alle 17:34 via WEB
Consiglio vivamente "l'amore ai tempi del colera " .. sarà perchè amo la narrativa sudamericana e son un tantino di parte :-P ehm quando scopro qualcuno che apprezza Marquez e la Allende mi illumino :-P :-)
(Rispondi)
 
 
romidgl
romidgl il 04/08/08 alle 13:24 via WEB
tra i miei preferiti .... adoro l'amore ai tempi del colera .... è uno dei libri che mi hanno segnato di più. Dell'Allende ho letto tutto (o quasi mi mancano gli ultimi due e Paula che non sono riuscita a leggere). il libro che preferisci dell'Allende? Chissà che non riesca a convincere welchino a rubacchiare qualche libro dalla mia "latina" libreria. p.s. il mio autore preferito è Jorge Amado lo conosci?
(Rispondi)
 
 
 
raintears
raintears il 08/08/08 alle 11:34 via WEB
Ciao Romi :-)) Anche a me della Allende manca qualcosina ..tipo Paula ,Zorro , i suoi romanzi definiti fantasy ...La Allende l ho conosciuta tramite "Ines dell'anima mia" .. e una cosa che adoro dei suoi personaggi son le sue donne , cosi ribelli ,coraggiose , un po pazze che lascian tutto per seguire l'uomo che amano ,che se ne fregano di cio che dice la gente e si imbarcano su navi tagliandosi i capell ie fingendosi maschi per passar inosservate ... delle "streghe " insomma ;-) Jorge Amado mi manca..e considerati i gusti simili annoto e vado a reperire informazioni :-)) ora sto lggendo "la cattedrale del mare " .. un romanzo storico ambientato nella Barcellona nel 1300 (circa) ..meraviglioso .. un capolavoro !! hai letto l'ombra del vento ? (l'autore se non sbaglio è portoghese ..) concludo con uno scrittore che con i precedenti non ha nulla a che fare , ma che adoro .. conosci Amos Oz ?
(Rispondi)
 
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