The Whistleblower

Ad una stazione servizio, un uomo si è avvicinato ad una signora che era intenta a fare il pieno alla sua auto. 
Le ha offerto i suoi servizi come imbianchino e le ha lasciato il suo biglietto da visita. La signora gli ha detto di non avere bisogno, ma ha accettato il suo biglietto per dare prova della sua buona fede. L'uomo è allora entrato in un'automobile condotta da un altro signore. Mentre la signora lasciava la stazione di servizio, ha visto gli uomini seguirla ... Quasi immediatamente, ha iniziato a sentirsi confusa e stordita facendo fatica a respirare. Ha provato ad aprire la finestra rendendosi conto che uno strano odore proveniva dalla sua mano, la stessa mano che aveva accettato il biglietto del signore alla stazione di servizio. Ha allora notato gli uomini che erano in attesa dietro la sua automobile. Allarmata è entrata nel primo parcheggio che ha trovato, ha fermato la sua automobile e ripetutamente si è messa a suonare il claxson per chiamare aiuto. Gli uomini sono fuggiti, ma la signora era ancora stordita. Soltanto dopo molti minuti  ha potuto finalmente riprendere a respirare normalmente. Apparentemente, c'era una sostanza sul biglietto che avrebbe potuto seriamente stordirla. Questa droga si chiama volgarmente "BURUNDANGA". Attenzione, non accettate questo genere di biglietti da sconosciuti. Queste persone fanno visite a domicilio lasciando i biglietti nella buca lettere o sotto la porta, restando in zona per poi aggredire le vittime.

da WIKIPEDIA:

In Colombia e in Venezuela i criminali adoperano la "burundanga" un miscuglio di sostanze da piante che contengono principalmente scopolamina (ma ultimamente si associano farmaci ansiolitici come il destromorfano e l'aloperidolo) e che vengono utilizzate dai criminali per stordire le loro vittime, rapinarle, rapirle e, dal momento che sopprimono la volontà, le inducono a rivelare combinazioni di cassaforte o numeri di carta bancomat.

Le vittime di questo crimine vengono spesso ricoverate in ospedale, sotto custodia della polizia, dal momento che il paziente sembra che stia subendo un episodio psicotico. Un segno patognomonico è una febbricola caratterizzata dalla mancanza di sudorazione.

La burundanga vegetale viene utilizzata tradizionalmente dagli sciamani da molti secoli. Negli anni recenti l'uso criminale è divenuto epidemico. Circa il cinquanta per cento degli ingressi per avvelenamento nei reparti di pronto soccorso degli ospedali di Bogotá sono dovuti ad intossicazione da scopolamina, pura o in associazione ad altre sostanze. ^[3]

Anche a Caracas, (Venezuela), il crimine correlato alle tecniche della burundanga si è moltiplicato in anni recenti. Le vittime sono avvicinate e con leggeri contatti fisici come l'offerta di una sigaretta, il contatto con banconote impregnate della sostanza o l'offerta di tessuti o vestiti imbevuti di essa, le vittime inalano o assorbono per via transdermica una dose che spesso non è molto elevata. Questi sono soltanto alcuni dei modi con i quali i malviventi riescono a somministrare la droga al malcapitato.

Alcuni resoconti delle tecniche di somministrazione impiegate (alcune di queste sono forse solo una pura leggenda metropolitana) includono il ricoprire con droga in polvere la vittima con un soffio d'aria da una peretta, offrirgli gomma da masticare drogata, oppure il fare abilmente cadere la polvere nel collo di una camicia (spesso negli autobus) oppure nella parte anteriore di un vestito femminile molto scollato. A volte in locali pubblici di incontro, come i bar, la scopolamina è utilizzata criminalmente come droga favorente i reati di aggressione sessuale (date rape drug) ed in genere per stordire la vittima. La somministrazione può avvenire grazie all'interazione di più complici che possono urtare o inscenare situazioni per distrarre la vittima, nascondendo un veloce gioco di mani che permette loro di sciogliere la polverina nella bibita. È il sistema preferito dai criminali perché la dose diventa più consistente ed inoltre l'interazione con l'alcool etilico induce amnesia retrograda, cioè l'incapacità di ricordare e ricostruire l'esatta sequenza degli eventi che hanno preceduto la somministrazione della droga