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Scellerati e figli di tali...scellerati

Post n°77 pubblicato il 07 Giugno 2006 da WONDERFULCHET

La mia recensione...quando avrò finito di leggerlo...adesso questa:



Recensione a cura di Francesco Iannamico
Revisione di Christian Michelini

“Colui che domina gli odori,
domina il cuore degli uomini.”

È su questo presupposto che Süskind getta le basi della propria opera.
Il romanzo, ambientato nella Parigi pre-rivoluzionaria, narra lo sfortunato destino di Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista del racconto. Nato da una madre sciagurata, che lo lascia cadere in terra durante il parto e successivamente viene giustiziata per tentato infanticidio, Grenouille riesce comunque a sopravvivere, e non farà altro in tutta la vita se non tentare di sfuggire alla morte. Il nostro protagonista ha però due grandi particolarità: la prima è quella di possedere un olfatto potentissimo, la seconda, la più inquietante, è quella di non emanare odore alcuno e per colpa di questa facoltà non verrà mai considerato un essere umano, ma un mostro, dato che, come sostiene l’autore, tutti noi siamo considerati per quel che siamo grazie al nostro odore. Questa teoria viene abilmente celata al lettore incauto, quasi fino alla fine del libro.
Dopo un'infanzia trascurata, adottato da un convento di frati che subito lo manda da una balia che per fortuna di Grenouille è indifferente nei confronti dei bambini che alleva, e quindi lo tratta come gli altri, all’età di dodici anni Grenouille viene mandato a lavorare in una conceria, a quel tempo luogo malsano e pericoloso a causa degli agenti chimici utilizzati durante il processo della conciatura; lavora sodo ma in poco tempo finisce per ammalarsi di carbonchio. Condannato quasi a morte certa, miracolosamente riesce a sopravvivere e quindi diviene immune all’antrace. In questa come in altre occasioni l’autore paragona l’esistenza di Grenouille a quella di una zecca che attende per anni e anni di potersi nutrire, e poi, quando gliene capita l’opportunità, usa tutte le sue energie per non lasciarsi sfuggire il pasto. Medesimo destino capita al protagonista che ha come unico scopo nella vita quello di catturare odori ed intrappolarli nella sua memoria, per poi divertirsi a mescolarli creando fragranze irreali e meravigliose. Un giorno gli viene commissionato di consegnare alcune pelli al più rinomato mastro profumiere di Parigi, che però stava attraversando un periodo di profonda crisi: Grenouille durante l’incontro riesce a convincere il mastro ad assumerlo come aiutante, grazie ad un piccolo saggio delle sue capacità nel creare fragranze che stupisce profondamente il profumiere. Nel corso della sua carriera da “aiutante” Grenouille crea più di seicento profumi tutti di gran lunga più raffinati di quelli già esistenti; gli viene concesso di uscire in giro per la città e, durante una di queste uscite, riesce a scovare l’odore più buono che abbia mai sentito... appartiene ad una fanciulla e per impossessarsene, il protagonista la strangola e si immerge nel suo odore, che però non potrà possedere per sempre, perché il mondo degli odori è un mondo temporaneo e fugace. Allora torna dal suo maestro e, tormentato dal ricordo dello straordinario profumo, si ammala gravemente credendo che mai più avrebbe potuto sentire quella stupenda fragranza, e in punto di morte chiede come ultimo desiderio al mastro di dirgli se esistono altri modi per ghermire dalle cose la loro essenza prima, oltre alla distillazione, processo imparato dal profumiere, e gli viene confermato che esistono vari modi che però si praticano solo in un piccolo villaggio del Sud della Francia, chiamato Grasse. Alla notizia Grenouille si rimette immediatamente in salute, quasi dipendesse dalla sua volontà, e pochi giorni dopo il profumiere gli dona l’araldica di garzone e di conseguenza è libero di andare dove vuole: all’età di 18 anni lascia Parigi e si dirige verso Sud.

La seconda parte del libro narra del viaggio e del soggiorno a Grasse del protagonista. Il viaggio viene presentato come una fuga dall’umanità da parte del garzone, che viaggia di notte guidato solo dal suo naso, si nutre dei soli frutti della terra e si dirige il più lontano possibile da villaggi e persone, fino a trovare un luogo dove non riesce a scorgere più alcun odore umano: la cima di una montagna arida e disabitata, dove decide di stabilirsi, trovando in quel posto la casa che non ha mai potuto avere. Si rintana in una stretta caverna dove non fa altro che immaginare di vivere come vorrebbe, vi rimane per sette anni, fino al giorno in cui, in una delle sue immaginarie “orge olfattive” rimane quasi affogato da quello che si scoprirà in seguito essere il proprio odore. Adesso un nuovo motore spinge Grenouille a continuare a sopravvivere... come una zecca. Per possedere un odore proprio, personale e diverso da tutti quelli esistenti, il miglior odore che si sia mai sentito, l’odore di un angelo; ma per creare questo profumo, un macabro piano viene a tessersi nella mente del protagonista che ci sarà svelato man mano, durante la sua esecuzione.
Quindi Grenouille si dirige verso la città a lui più vicina, dove viene scambiato per un mostro a causa del suo aspetto trasandato, ma, quando mostra il diploma da garzone, gli vengono offerti riparo e viveri. Spiega ai cittadini che è stato rapito da alcuni briganti sette anni prima, e che è stato rinchiuso in una caverna per tutto il tempo.
In quel paese aveva dimora un famoso scienziato che aveva sviluppato un'assurda teoria sugli effetti malefici del “Fluidum letale”, cioè di un fluido che si sprigiona a stretto contatto con la terra e che quindi Grenouille aveva assorbito per parecchi anni. Egli convince la sua nuova cavia ad esibirsi in una dimostrazione pubblica dell’esistenza del fluidum letale e della possibilità di guarire le persone che ne sono affette. Tiene il protagonista rinchiuso in una stanza areata e lo nutre con una dieta speciale a base di cibi che provengono da luoghi ove vi è scarsa presenza del malefico fluido. Dopo sette giorni, Grenouille si è ristabilito e supera con successo l’esibizione in pubblico, anche grazie ad un suo primo esperimento sull’odore dell’uomo, che gli riesce egregiamente, e col quale riesce ad ingannare tutti gli abitanti della città. Ma dopo solo sette giorni la lascia e si dirige verso Grasse, dove arriva in pochi giorni di cammino e attraverso un viaggio in mare, il primo per lui. Una volta arrivato nel paese trova subito lavoro come vice garzone dalla vedova di un profumiere, che però sposerà presto il primo garzone.
Il protagonista trova subito un giaciglio dentro una stalla e vi si stabilisce; durante il tempo trascorso nella profumeria apprende l’arte dell’enfleurage, un metodo per estrarre l’essenza degli oggetti anche se non vegetali tramite immersione nel grasso. Un giorno mentre gira per la città un odore viene al suo naso... una fanciulla, ma questa volta è la più bella che lui abbia mai sentito: subito la individua nella città, ma decide di aspettare ancora un anno, in modo che la sua essenza arrivi al culmine.
Alcuni mesi dopo un assassino misterioso comincia a decimare la popolazione femminile di Grasse; le sue vittime hanno tutte due particolarità: sono le fanciulle più belle della città e vengono ritrovate nude e con i capelli tagliati. Varie indagini vengono svolte, ma nessuno riesce a trovare il minimo indizio su chi possa essere l’assassino. Viene instaurato il coprifuoco per tutte le ragazze, il vescovo scomunica l’assassino... ma nessun risultato. Poi improvvisamente gli omicidi si arrestano e girano voci di alcuni omicidi nelle città limitrofe; i cittadini cominciano a sentirsi nuovamente al sicuro, tutti, tranne uno: il padre della fanciulla tanto desiderata da Grenouille che decide di non abbassare la guardia, seguendo la corrente opposta di fronte alla massa.
A questo punto il narratore svela completamente che l’assassino è il protagonista e si dà inizio ad una caccia. Il padre spaventato, per la possibile malasorte della figlia, scappa dalla città e si rifugia in una locanda per trascorrere la notte, ma l’olfatto di Grenouille riesce a scovarli e durante la notte anche alla stupenda fanciulla viene rubato l’odore. Il giorno seguente iniziano le ricerche dell’assassino, questa volta con molti indizi in più, e nello stesso giorno Grenouille viene arrestato e condannato a morte.
Il giorno dell’esecuzione il paese si raduna attorno al patibolo preparato appositamente fuori dalle mura della città; il prigioniero non viene portato come di consueto dalla prigione a piedi, ma sopra una carrozza nera. Alla sua discesa dalla carrozza le persone a lui vicine cominciano a comportarsi in modo strano, agitandosi e prostrandosi a lui: dopo poco l’intera folla comincia ad assumere un comportamento animale e a prostrarsi a Grenouille. Il padre dell’ultima ragazza uccisa addirittura gli salta addosso e lo bacia come se fosse suo figlio. I festeggiamenti continuano per tutta la notte, fino al mattino dopo. Il protagonista al suo risveglio decide di lasciare la città e si dirige verso Parigi; nella città di Grasse regna lo stupore ma nessuno vuole ricordare gli avvenimenti del giorno prima. Per chiudere il processo il giudice manda alla tortura il marito della profumiera, che dopo vari giorni dichiara d’esser lui il misterioso assassino, e viene giustiziato.
Una volta arrivato a Parigi Grenouille si dirige verso il cimitero, luogo tipicamente malfamato dove trova, seduti attorno ad un fuoco, alcuni uomini; apre la boccetta con dentro il suo profumo e se lo versa addosso. Alla sua esecuzione aveva usato una sola goccia di quella fragranza. Gli uomini si accalcano su di lui e cominciano a baciarlo ed abbracciarlo, sempre con maggiore foga fino a strappargli i vestiti, la pelle, le viscere: lo amano e non vogliono perdere nulla di lui; lo divorano.

Alle volte un po’ brutale e spietato “Il profumo” di Patrick Süskind è uno dei più bei libri che io abbia mai letto, un opera straordinaria che racchiude in sé tutto il minuzioso lavoro dell’autore nella descrizione degli odori e nella loro classificazione. Penso che un libro così possa anche essere preso come modello di vita: tutto dovrebbe essere fatto come Süskind ha scritto il suo romanzo, con una attenta analisi e una grande dedizione per i particolari, perché in fondo è grazie ai particolari che riusciamo a percepire quello che ci circonda.

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