Pensieri sparsiSenza un filo conduttore..mi racconto. |
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Ti ho amato per molto, molto tempo
So che questo amore è reale
Non importa come sia andato tutto male
Questo non cambia ciò che provo
E non posso credere che questo tempo
Cicatrizzerà questa ferita di cui sto parlando
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Sto soffrendo per te ragazza
Non posso fingere di non esserlo
Io ho bisogno di vederti nuda
Il tuo corpo e i tuoi pensieri
Ho bisogno di te come un'assuefazione
E non ti avrò mai abbastanza
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Tutte le navi spaziali stanno salendo nel cielo
I libri sacri sono aperti
I dottori stanno lavorando giorno e notte
Ma mai troveranno la cura per l'amore
Non ci sono bibite o droghe
(Ah ditelo, angeli)
Non c'è nulla di veramente puro per curare l'amore
Ti vedo nella metropolitana e ti vedo sui bus
Ti vedo coricarti con me, ti vedo svegliarti
Vedo la tua mano, vedo i tuoi capelli
Vedo i tuoi braccialetti e la tua spazzola
E ti chiamo, ti chiamo
Ma non chiamo abbastanza piano
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Camminai in questa chiesa spoglia non avevo altri posti dove andare
Quando la più dolce voce che avessi mai sentito, bisbigliò alla mia anima
Non ho bisogno di essere perdonato per amarti così tanto
E' scritto nelle scritture
E' scritto col sangue
Ho anche ascoltato angeli dichiararlo dai cieli
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore.
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Tutte le navi spaziali stanno salendo nel cielo
I libri sacri sono aperti
I dottori stanno lavorando giorno e notte
Ma mai troveranno la cura per l'amore
Post n°8 pubblicato il 01 Agosto 2013 da YuukiDeKiri
Riparto con il pensiero da dove ho lasciato il precedente. E' passato più di un anno dal mio ultimo post. Dio, quante cose sono successe! Mi pare di aver vissuto una vita concentrata in 12 mesi. Emozioni fortissime, delusioni (tante), gioie (poche). Nulla di ciò che ho letto ed imparato sino ad un anno fa mi ha preparato sufficientemente a ciò che avrei dovuto affrontare. Ora penso anche ad un caro amico che sta vivendo i suoi ultimi giorni, fra poco ci lascerà, penso al molto che ho lasciato crescere attorno a me e che non ha senso. Ho tenuto lontano persone care. Ho visto allontanarsi persone arrabbiate ed anche esse deluse. Ho poco e tanto vicino a me. I miei antichi amici ci sono, grazie. Ho trovato l'amore e l'ho perso. E poi ritrovato ed ancora perso ed ora non so in quale stadio sia. Cammino con un enorme peso sulle spalle ed i miei occhi sono spesso pieni di lacrime. Ho viaggiato sul Titanic e sono rimasto sulla tolda ad ascoltare musica mentre la nave affondava. Ero, forse, il capitano. Ancora non morto, ma nemmeno più completamente vivo. Non comprendo più il torto e la ragione, come un bambino che ancora non conosce nulla ed invece dovrei ormai saperne di cose.. Infatti, si, a dire il vero ne so. Ma non servono a nulla, purtroppo. Ho smarrito il mio libro prezioso degli appunti delle esperienze ed ora ne ho uno bianco; la penna nella mano, che non trova ispirazione. Cosa so, ora? Cosa ho imparato davvero da questa vita? Ho già fatto testamento, non si sa mai. Un tempo pensavo di sapere qualcosa, guarda il post della lettera ad un figlio non mio, ed ho avuto anche la stupidità di dirlo. Ascolta. amico mio, lascia perdere. Le scelte sono un puro e semplice caso ed il valore... Non esiste il valore, solo prezzo. Quello che è sempre diverso secondo che tu compra o venda. Io ora sto vendendo, costo poco. Provo a scrivere un blues. Walking back blues Ho speso molti soldi, bambina, per vederti felice e per vederti ridere.Ora non ne ho più e non sono nemmeno più divertente. Bene fai ad allontanarti, non sono più divertente. Non giri ancora la schiena, vedo il tuo volto ma i tuoi passi vanno all'indietro. Ancora mi tocchi ma il tuo braccio è già quasi completamente teso, fra poco non mi toccherà più. Non mi sfiorerai più, piccola. Sento la carne che si lacera sulla mia schiena indifesa ma non posso voltarmi per difendermi. Non posso, bambina, ancora voglio vedere il tuo volto, fino a quando potrò. Sento il sangue scorrere sulle mie spalle ma ho un dolore più grande davanti a me. Sorridi ancora, piccola, mentre ti allontani ed ancora non ti giri, così fa più male ancora, piccola mia. Ganci di ferro stanno tranciando i muscoli e non riesco a pensare ad altro che alla distanza che aumenta fra me e te. Oh bambina, mi manchi già adesso che un pò ti ho ancora. Bambina, i colpi sono sempre più forti, non resisto più, mi devo voltare. Devo alzare le braccia per proteggermi. E colpire per non essere colpito. Bambina, avrei voluto proteggere te e colpire i tuoi nemici e le tue paure. Piccola, non me lo hai permesso. Non ti posso più guardare, non so dove sei. Devo difendermi. Devo difendermi. E non ti sento più. No, non ti sento più. |
Post n°7 pubblicato il 31 Maggio 2012 da YuukiDeKiri
Da qualche parte c’è stato un concerto dei Coldplay? La domanda è retorica perché so la risposta: si, a Torino qualche giorno fa. Dunque, il fatto parte da una ragazza con la quale, per caso, si viene a parlare di musica e mi dice di essere stata al concerto: bellissimo, entusiasmante, mitico! Wow, dico io, mi piace il tuo entusiasmo (io 54, lei 28; ci sta che lei abbia entusiasmi da wow più di quelli che possa avere io) , ma…chi sono? Sbigottita lei: ma come (occhi aperti, vocali allungate e tono di rimprovero) non sai chi sono i Colplay? Oddio, no! Mai sentiti…è grave? Perché giocano al freddo, è un gruppo polare? Non apprezza la battuta, la sua considerazione - se pure c’era stata prima – la vedo scendere a bassissimi livelli. Prometto, mi informo: www.youtube.it/Coldplay. Vado un pò a caso: A Rush Of Blood To The Head, Everything's Not Lost, Yellow. Insomma.. Qualche giorno dopo, la verifica: hai ascoltato? Si. Ti piacciono? Carini, dico io prudente. C A R I N I ? Ma cosa hai ascoltato? Sono fantastici, spaccano proprio! ( in effetti cominciavo a spaccarmi anche io). Ma come fai a giudicare dopo solo tre canzoni? Sei superficiale, dovresti ascoltare questa, questa e quell’altra e poi magari partecipare ad un concerto e così capiresti, etc, etc. Qua veniamo al nocciolo del post. Ora, io potrei anche per piacere, amore, curiosità fare ciò che la giovane donna mi ha suggerito, se no si passa per superficiali, per supponenti, per chiusi, rigidi, antiquati e chi più ne ha più ne metta. Da un certo punto di vista posso concordare con questa visione, se cessa la voglia di scoprire, un po’ si comincia a morire (come disse il buon Pablo), sono d’accordo. Ma – questo è il nodo – quanto dobbiamo continuare a scoprire? In un caso come questo, in teoria, dovrei ascoltare l’opera omnia dei giocatori al freddo (forse Hockey?), vedere un paio di concerti e magari studiare la biografia dei componenti, prima di poter esprimere un giudizio? Giudizio, ecco l’ elemento importante e, a mio parere, determinante della questione. Giudizio è parola impegnativa, in se comprende i concetti di valutazione, critica ed è parola che ha un suo peso, direi, definitivo. Quindi prudenza, certo. Giudizio è diverso da parere che, invece, è più leggero e ti permette di sgattaiolare via in caso di pericolo e scegliere una strada di maggior convenienza. (Sarà per questo che il parere lo si chiede agli avvocati? Boh, non divaghiamo). Quindi, è giusto, per esprimere un giudizio occorre conoscere. Ma, per conoscere, occorre dedicarsi, studiare, investire tempo ed energie e, teoricamente, ogni persona che incontro ha un suo autore, un gruppo musicale, un personaggio, un accidente qualunque che ama, che conosce profondamente e che io, magari, ignoro e che vorrebbe che io amassi quanto lui. Od almeno conoscessi, perché: ma come fai a non aver letto “Il figlio di zorro” o aver ascoltato un brano dei Cacatoa? E la musica tradizionale Fijiana, dove la mettiamo? E’ essenziale per la meditazione Rataplanomatta! Ora, io da molto tempo ho accettato l’idea che il tempo che abbiamo a disposizione è limitato, prima o poi cavalcherò nei sacri pascoli. Siamo tutti organismi a scadenza, come lo yogurt con il bifidus activus. Anche voi, credo. Non posso fisicamente e materialmente conoscere tutto ciò che la vita mi fa passare davanti o che io incrocio. Quindi la faccenda la risolvo così: non esprimo cose che possano apparire giudizi – abbiamo detto che occorre studiare e per questo ci vuole tempo -, ma procedo per gradi. Se mi capita, se ho tempo, se ho voglia ci butto un occhio, un orecchio o qualunque altro organo e capisco se ho voglia di fare un passo successivo. Se questa voglia non mi viene, come disse Totò: desisto! E lo faccio senza peccare di presunzione, semplicemente seleziono. Del resto così funzionano i rapporti, ci si conosce, se ci si piace un poco nasce naturalmente la voglia di rivedersi e, se anche questo secondo contatto è positivo, si continua in un crescendo che, forse, porterà ad una conoscenza profonda. Anche Milan Kundera diceva qualcosa del genere, ma poi aveva un’altra conclusione. Se ben ricordo il passaggio, la cosa era di questo tipo: un giorno incontri una donna, ti piace e pensi che hai voglia di rivederla. Anche lei pensa lo stesso. Così vi rivedete e pensate che volete ancora. Poi pensi che sarebbe bello fare l’amore con lei e, quando lo fate, è talmente bello che pensi che sarebbe bello condividere con lei la vita. Fare figli. In un crescendo di voglie tutto ciò succede. Sei felice. Poi, un giorno, ti giri dall’altra parte. Tiri una scorreggia e ti addormenti . Dunque Kundera a parte, io ho deciso da molto di comportarmi così anche nei riguardi della conoscenza, non smetto di essere curioso ma se mi devo interessare mi devi incuriosire. Mi devo incuriosire. Altrimenti passo oltre. Perciò scusatemi, vi prego. Scusami cara bambina se non ho voglia di conoscere i Coldplay, ciò che ho ascoltata mi basta per non aver voglia di ascoltare altro. E pazienza se, in alcuni casi, potrei fermarmi un attimo prima del traguardo della felicità, si vede che non era destino. A proposito, il mio libero preferito è “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, secondo me non potete vivere senza averlo letto. |
Post n°6 pubblicato il 25 Aprile 2012 da YuukiDeKiri
Oggi ho deciso di mettere ordine nel mio frigorifero, mi capita fra le mani un barattolo di pesto. Un pò rinsecchito, sicchè decido di buttarlo via. Peccato, mi spiace sempre buttare del cibo, ma questo è un altro blog. Mi chiedo come mai non lo abbia finito, poi, ricordo. L’etichetta mi informa. “PESTO SENZA AGLIO”. Ora so perché non lo ho finito, solo, non ricordo perché lo ho comprato. Si, perché io non amo le cose che vorrebbero essere ciò che non sono. Riconosco il diritto ad ogni essere umano, pianta, animale, cosa, oggetto ad essere ciò che è, no, pretendo che ogni cosa sia ciò che è. Ora, a mio avviso, piano piano, ci siamo inoltrati in un modo di vivere che, non accetta più quella che io definisco “la parte oscura”. Un poco alla volta, passando dalle campagne alle città, diventando sempre più “civili”, abbiamo perso il contatto con le origini delle cose, raffinandoci sempre più ma perdendo il senso primitivo e terreno di molti dei nostri tratti. Ma, il processo non è ancora completo: ecco i sensi di colpa e le mezze misure. Si, mezze misure. Ecco allora che “il pesto senza aglio” è il simbolo di tutto ciò. Ci piace il pesto ma non vogliamo l’aglio, perché il giorno dopo si lavora, ci si relaziona ed allora il fiato non ci aiuterà. Ci piacciono gli animali in casa ma, in verità vorremmo dei peluches – leggi, se vuoi, Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick, da questo libro il grandissimo film Blade Runner – non devono sporcare, non devono puzzare, non devono avere istinti sessuali,non devono mordere. Alcuni di noi mangiano carne, ma inorridiscono all’idea di uccidere con le proprie mani un animale, lasciamo che altri lo facciano per noi. Altri non mangiano carne ma indossano scarpe di cuoio o cinture dello stesso materiale. Sempre da animali uccisi arrivano. Non ho pregiudizio alcuno per le varie espressioni e tendenze sessuali, rispetto profondamente coloro che vogliono unire la propria vita, ancorchè appartenendo allo stesso sesso. Ma perché queste unioni vogliono chiamarsi “matrimonio”?. La parola matrimonio deriva dalla latino matrimonium, ossia dall'unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere; il matrimonium era nel diritto romano un "compito della madre", intendendosi il matrimonio come un legame che rendeva legittimi i figli nati dalla unione. Analogamente la parola patrimonium indicava il "compito del padre" di provvedere al sostentamento della famiglia. (citato da wikipedia). In una unione ove non esistono queste due componenti non esiste il matrimonio. Non lo si può definire tale. E’ un’altra cosa. Bellissima, intensa, amorevole, ma non è un matrimonio. Perché prendiamo una cosa che prevede: Basilico, Olio extravergine di Oliva,Formaggio grattugiato (Parmigiano Reggiano e Pecorino, romano, toscano, sardo o siciliano), Aglio,Pinoli, Sale grosso e fu chiamato PESTO e poi ne modifichiamo una parte e la chiamiamo “questa cosa meno quella”? Una salsa tipo pesto, senza aglio, magari è anche buonissima. Ma, vi prego, non chiamiamolo “pesto senza aglio”. E, parliamo poi del famigerato "pesto con la rucola"? Dunque, per estensione, ti invito a cena e ti propongo una pasta in bianco e la chiamo: spaghetti ai frutti di mare senza frutti di mare. Perché chiamare una cosa con il nome di un’altra? Tempo fa sentii – aimè non ricordo dove e non credo di averne mantenuto il ricordo completo – una buffa poesia, recitava così: dici che ami il gatto e l’hai castrato, dici che ami il fiore e l’hai tagliato, dici che ami il frutto e l’hai mangiato. dici che mi ami. Sono preoccupato! Ho la sensazione che siamo in una via di mezzo, non più contadini e non ancora…non so cosa. Temo fortemente che ciò rappresenti un grande disequilibrio e sia fonte di grandissimi contrasti e confusioni. Ora vado a bagnare il mio basilico. Immagino sarà chiaro cosa ne farò appena cresciuto. |
Inviato da: YuukiDeKiri
il 24/04/2013 alle 16:55
Inviato da: misteropagano
il 21/04/2013 alle 23:08
Inviato da: bibastella.b
il 18/06/2012 alle 21:00
Inviato da: bibastella.b
il 04/06/2012 alle 22:40
Inviato da: bibastella.b
il 01/06/2012 alle 17:58