Pensieri sparsiSenza un filo conduttore..mi racconto. |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
Ti ho amato per molto, molto tempo
So che questo amore è reale
Non importa come sia andato tutto male
Questo non cambia ciò che provo
E non posso credere che questo tempo
Cicatrizzerà questa ferita di cui sto parlando
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Sto soffrendo per te ragazza
Non posso fingere di non esserlo
Io ho bisogno di vederti nuda
Il tuo corpo e i tuoi pensieri
Ho bisogno di te come un'assuefazione
E non ti avrò mai abbastanza
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Tutte le navi spaziali stanno salendo nel cielo
I libri sacri sono aperti
I dottori stanno lavorando giorno e notte
Ma mai troveranno la cura per l'amore
Non ci sono bibite o droghe
(Ah ditelo, angeli)
Non c'è nulla di veramente puro per curare l'amore
Ti vedo nella metropolitana e ti vedo sui bus
Ti vedo coricarti con me, ti vedo svegliarti
Vedo la tua mano, vedo i tuoi capelli
Vedo i tuoi braccialetti e la tua spazzola
E ti chiamo, ti chiamo
Ma non chiamo abbastanza piano
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore
Camminai in questa chiesa spoglia non avevo altri posti dove andare
Quando la più dolce voce che avessi mai sentito, bisbigliò alla mia anima
Non ho bisogno di essere perdonato per amarti così tanto
E' scritto nelle scritture
E' scritto col sangue
Ho anche ascoltato angeli dichiararlo dai cieli
Non c'è cura
Non c'è cura
Non c'è cura per l'amore.
Non c'è cura per l'amore
Non c'è cura per l'amore
Tutte le navi spaziali stanno salendo nel cielo
I libri sacri sono aperti
I dottori stanno lavorando giorno e notte
Ma mai troveranno la cura per l'amore
« é o non è | La forza delle parole. U... » |
Post n°7 pubblicato il 31 Maggio 2012 da YuukiDeKiri
Da qualche parte c’è stato un concerto dei Coldplay? La domanda è retorica perché so la risposta: si, a Torino qualche giorno fa. Dunque, il fatto parte da una ragazza con la quale, per caso, si viene a parlare di musica e mi dice di essere stata al concerto: bellissimo, entusiasmante, mitico! Wow, dico io, mi piace il tuo entusiasmo (io 54, lei 28; ci sta che lei abbia entusiasmi da wow più di quelli che possa avere io) , ma…chi sono? Sbigottita lei: ma come (occhi aperti, vocali allungate e tono di rimprovero) non sai chi sono i Colplay? Oddio, no! Mai sentiti…è grave? Perché giocano al freddo, è un gruppo polare? Non apprezza la battuta, la sua considerazione - se pure c’era stata prima – la vedo scendere a bassissimi livelli. Prometto, mi informo: www.youtube.it/Coldplay. Vado un pò a caso: A Rush Of Blood To The Head, Everything's Not Lost, Yellow. Insomma.. Qualche giorno dopo, la verifica: hai ascoltato? Si. Ti piacciono? Carini, dico io prudente. C A R I N I ? Ma cosa hai ascoltato? Sono fantastici, spaccano proprio! ( in effetti cominciavo a spaccarmi anche io). Ma come fai a giudicare dopo solo tre canzoni? Sei superficiale, dovresti ascoltare questa, questa e quell’altra e poi magari partecipare ad un concerto e così capiresti, etc, etc. Qua veniamo al nocciolo del post. Ora, io potrei anche per piacere, amore, curiosità fare ciò che la giovane donna mi ha suggerito, se no si passa per superficiali, per supponenti, per chiusi, rigidi, antiquati e chi più ne ha più ne metta. Da un certo punto di vista posso concordare con questa visione, se cessa la voglia di scoprire, un po’ si comincia a morire (come disse il buon Pablo), sono d’accordo. Ma – questo è il nodo – quanto dobbiamo continuare a scoprire? In un caso come questo, in teoria, dovrei ascoltare l’opera omnia dei giocatori al freddo (forse Hockey?), vedere un paio di concerti e magari studiare la biografia dei componenti, prima di poter esprimere un giudizio? Giudizio, ecco l’ elemento importante e, a mio parere, determinante della questione. Giudizio è parola impegnativa, in se comprende i concetti di valutazione, critica ed è parola che ha un suo peso, direi, definitivo. Quindi prudenza, certo. Giudizio è diverso da parere che, invece, è più leggero e ti permette di sgattaiolare via in caso di pericolo e scegliere una strada di maggior convenienza. (Sarà per questo che il parere lo si chiede agli avvocati? Boh, non divaghiamo). Quindi, è giusto, per esprimere un giudizio occorre conoscere. Ma, per conoscere, occorre dedicarsi, studiare, investire tempo ed energie e, teoricamente, ogni persona che incontro ha un suo autore, un gruppo musicale, un personaggio, un accidente qualunque che ama, che conosce profondamente e che io, magari, ignoro e che vorrebbe che io amassi quanto lui. Od almeno conoscessi, perché: ma come fai a non aver letto “Il figlio di zorro” o aver ascoltato un brano dei Cacatoa? E la musica tradizionale Fijiana, dove la mettiamo? E’ essenziale per la meditazione Rataplanomatta! Ora, io da molto tempo ho accettato l’idea che il tempo che abbiamo a disposizione è limitato, prima o poi cavalcherò nei sacri pascoli. Siamo tutti organismi a scadenza, come lo yogurt con il bifidus activus. Anche voi, credo. Non posso fisicamente e materialmente conoscere tutto ciò che la vita mi fa passare davanti o che io incrocio. Quindi la faccenda la risolvo così: non esprimo cose che possano apparire giudizi – abbiamo detto che occorre studiare e per questo ci vuole tempo -, ma procedo per gradi. Se mi capita, se ho tempo, se ho voglia ci butto un occhio, un orecchio o qualunque altro organo e capisco se ho voglia di fare un passo successivo. Se questa voglia non mi viene, come disse Totò: desisto! E lo faccio senza peccare di presunzione, semplicemente seleziono. Del resto così funzionano i rapporti, ci si conosce, se ci si piace un poco nasce naturalmente la voglia di rivedersi e, se anche questo secondo contatto è positivo, si continua in un crescendo che, forse, porterà ad una conoscenza profonda. Anche Milan Kundera diceva qualcosa del genere, ma poi aveva un’altra conclusione. Se ben ricordo il passaggio, la cosa era di questo tipo: un giorno incontri una donna, ti piace e pensi che hai voglia di rivederla. Anche lei pensa lo stesso. Così vi rivedete e pensate che volete ancora. Poi pensi che sarebbe bello fare l’amore con lei e, quando lo fate, è talmente bello che pensi che sarebbe bello condividere con lei la vita. Fare figli. In un crescendo di voglie tutto ciò succede. Sei felice. Poi, un giorno, ti giri dall’altra parte. Tiri una scorreggia e ti addormenti . Dunque Kundera a parte, io ho deciso da molto di comportarmi così anche nei riguardi della conoscenza, non smetto di essere curioso ma se mi devo interessare mi devi incuriosire. Mi devo incuriosire. Altrimenti passo oltre. Perciò scusatemi, vi prego. Scusami cara bambina se non ho voglia di conoscere i Coldplay, ciò che ho ascoltata mi basta per non aver voglia di ascoltare altro. E pazienza se, in alcuni casi, potrei fermarmi un attimo prima del traguardo della felicità, si vede che non era destino. A proposito, il mio libero preferito è “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, secondo me non potete vivere senza averlo letto. |
https://blog.libero.it/YuukiDeKiri/trackback.php?msg=11349069
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
|
|
|
INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: YuukiDeKiri
il 24/04/2013 alle 16:55
Inviato da: misteropagano
il 21/04/2013 alle 23:08
Inviato da: bibastella.b
il 18/06/2012 alle 21:00
Inviato da: bibastella.b
il 04/06/2012 alle 22:40
Inviato da: bibastella.b
il 01/06/2012 alle 17:58