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OSSERVAZIONI RELATIVE ALL’ACCORDO PROCEDIMENTALE FRA PRIVATI E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (Pavimental-Comune)

Post n°33 pubblicato il 06 Marzo 2012 da zolambiente

Egr. Sig

Stefano Lelli Presidente della

commissione urbanistica del comune di Zola Predosa

 

Egr. Sig        

Stefano Fiorini Sindaco del comune di Zola Predosa

 

Oggetto:

OSSERVAZIONI RELATIVE ALL’ACCORDO PROCEDIMENTALE FRA PRIVATI E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER AI SENSI DELL’ART. 11 DELLA L. 241/90 E DELL’ART.18 DELLA L.R. N. 20/2000 TRA IL COMUNE DI ZOLA PREDOSA E LA SOCIETÀ PAVIMENTAL S.P.A FINALIZZA ALLA MASSIMA     COMPATIBILIZZAZIONE    AMBIENTALE     AL RICONOSCIMENTO LOCALIZZATIVO ED URBANISTICO DELLO STABILIMENTO DI PRODUZIONE MATERIALI BITUMINOSI, SITO IN VIA PRATI.”


Il comitato Zol@mbiente ringrazia la Presidenza della commissione urbanistica di Zola Predosa per la considerazione sin qui dimostrataci, suggerisce di adottare una tempistica, per rendere edotte le parti partecipanti alle convocazioni della commissione sull’oggetto che di volta in volta verrà trattato, diversa da quella utilizzata per l’ultima riunione avvenuta.

Zol@mbiente rivendica con forza il fondamentale ruolo svolto nella vicenda Pavimenta, la cui indispensabile azione ha obbligato le amministrazioni comunali che in questi anni si sono succedute alla guida del nostro comune a dare della questione ampia e pubblica trattazione, ha permesso di evidenziare le criticità che le produzioni industriali dello stabilimento Pavimental generavano e tutt’ora generano nei confronti dei cittadini di Zola Predosa, ponendo con forza prioritaria al centro della vicenda la tutela della salute del cittadino.

Senza l’indispensabile opera del Comitato Zol@mbiente siamo certi, ora più che mai, che mai nessuna azione sarebbe stata intrapresa dalle nostre passate e presenti amministrazioni comunali in merito a tale vicenda e che nessuno avrebbe mai ascoltato il forte disagio dichiarato da una gran parte dei residenti di Ponte Ronca per le lavorazioni che avvenivano e tutt’ora avvengono nello stabilimento Pavimemtal di Ponte Ronca, disagio dimostrato anche attraverso la deposizione di varie petizioni che hanno visto una massiccia adesione della cittadinanza zolese.

In relazione all’accordo nell’oggetto contenuto, Zol@mbiente si esprime contraria.

Gli argomenti racchiusi in premessa all’accordo confermano, ve ne fosse mai stato bisogno, la fondatezza delle denunce mosse dal Comitato Zol@mbiente in questi anni, e sono l’amara ammissione di colpevolezza della politica locale che ci è sembrata distratta e non matura per amministrare una città come Zola Predosa.

Le premesse dell’accordo dichiarano, senza ombra di dubbio, che:

-l’attuale localizzazione ponteronchese di Pavimental non è conforme al vigente P.R.G.. A nostro avviso ciò non può essere CONDONATO con una variante di anticipazione al P.S.C. per rendere idoneo un sito non idoneo ad ospitare le lavorazioni insalubri di prima classe di tale società ne tanto meno lo stoccaggio del materiale bituminoso inerte che la stessa tratta, una zona sulla quale l’attuale PRG impone oltretutto la tutela delle falde acquifere e dell’urbanizzato, tutela quest’ultima prevista proprio per mitigare l’eccessivo quanto straordinario sfruttamento ambientale e territoriale della frazione di Ponte Ronca.

- la convenzione stipulata tra Pavimental e l’amministrazione comunale di Zola Predosa sebbene sempre rimasta con carattere di provvisorietà è stata prorogata nel tempo per 30 anni e disdettata nel 2007 con una delibera, la n°. 73, che non ha visto nessun partito politico contrario, tra le cui motivazioni, per tutti i cittadini disponibili agli atti del comune di Zola Predosa, brevemente ne riportiamo una “Obiettivo finale dell’azione dell’Amministrazione Comunale non è quello di mettere in difficoltà la Pavimental ma quello di dare atto che questo territorio è stato al servizio di un’intera provincia per molti anni e che non vi sono più le condizioni per continuare in tale senso dopo il 2010”, ricercando “localizzazioni alternative su scala sovracomunale”.

Come si può ora fare finta che quanto deliberato nel recentissimo passato non abbia più valore quando quelle motivazioni sono ora più che mai vere ed attuali, e lo diventeranno ancor di più nel prossimo futuro?

- La nostra amministrazione comunale ha ammesso di aver valutato, attraverso l’attività di pianificazione associata dei comuni dell’area bazzanese, la possibilità di proporre la delocalizzazione delle attività industriali della ditta Pavimental dall’attuale sito in cui tutt’ora opera ad un altro, non valutando però possibilità che non fossero di comuni immediatamente limitrofi al nostro; un grosso sbaglio a cui bisognerebbe dare ampia ed esaustiva motivazione.

Le motivazioni di tale necessità sono tutt’altro che decadute perché dunque ignorarle ?

 

L’accordo permetterà alla ditta Pavimental :

 - di poter rimanere nell’attuale sito zolese per sempre attraverso una variante di anticipazione al PSC non richiesta da nessuno.

 -  di potervi svolgere, sempre per sempre, le sue lavorazioni insalubri di prima classe con relativa possibilità di stoccaggio in loco degli inerti bituminosi.

 -  di poter effettuare le proprie lavorazioni durante tutto l’arco della giornata , 0-24 ore e per tutto l’anno.

 -  Un aumento delle volumetrie edificatorie.

 

Al comune

 -  di introitare benefici economici sotto forma dei classici contributi di solidarietà che verrebbero indirizzati verso quella collettività che più di tutte pagherebbe lo scotto della permanenza della ditta Pavimental nell’attuale sito zolese sotto forma di una risibile manutenzione stradale locale.

Il tutto avendo Pavimental come obbligo il rispetto delle vigenti normative di legge riguardanti le immissioni in atmosfera, le leggi sull’inquinamento, il codice italiano dell’ambiente, il codice europeo sull’ambiente e le varie sentenze dei TAR nazionali riguardanti tale materia, in buona sostanza obblighi a cui la ditta già era ed è tenuta al rispetto.

Ci domandiamo quindi a cosa serva l'accordo se già la società in oggetto ha sempre avuto l’obbligo di rispettare le imposizioni sopra menzionati. Ricordiamo che sulla vicenda Pavimental vi sono tutt’ora aperete due ricorsi e relativi contro ricorsi al TAR dell’Emilia Romagna, di cui sarebbe bene attendere l’esito, che secondo noi non dovrebbe essere difforme da quello che, in una simile vicenda, ha visto la ditta Sintexcal perdente nel ricorso avanzato allo stesso TAR contro la provincia di Bologna.

Zol@mbiente per tutte le osservazioni sopra descritte e per quanto in questi lunghi anni raccontato non si renderà corresponsabile della approvazione di un simile accordo.

 

Vi sono responsabilità politiche ed amministrative passate che

  -  hanno consentito che a tutt’oggi una azienda insalubre di prima classe fosse ubicata in una area con localizzazione non conforme al PRG,

 -  ha autorizzato che un   intero  complesso  residenziale  che attualmente ospita circa 200 famiglie venisse edificato a sole 600-700 metri di distanza dal su citato stabilimento insalubre.

 -  ha permesso che in un territorio così piccolo si potessero realizzare ben 3 tronconi autostradali, una tratta ferroviaria di interesse provinciale, una tangenziale di interesse provinciale ed ora anche la nuova entrata/uscita del futuro “passante nord” di Bologna.

Responsabilità che non possono essere così facilmente cancellate o nascoste, errori che devono sì essere rimediati ma non con un condono urbanistico.

 

Rimarcando la sua convinta contrarietà all’accordo in oggetto e,                         

- sapendo che generalmente gli appetiti politici mal si sposano con le democratiche necessità della collettività,

- rammentando    che  l’area     Ambiente     con “ A/R , 10 dicembre 2008          Protocollo n°28271/2008 prescriveva alla ditta Pavimental che le lavorazioni producessero emissioni in atmosfera per non più di 5 ore giornaliere, limitate ai soli giorni feriali e dalle ore 7,00 alle ore 20,00

-  ricordando che il TAR Emilia-Romagna, ha emesso recentemente una sentenza nei confronti della ditta Sintexcal, azienda le cui lavorazioni sono similari a quelle di Pavimental, che la obbliga a produrre solo di giorno e per un massimo di 5 ore,

Zol@mbiente si domanda quale sia allora la necessità di dover sottoscrivere questo contratto senza poterne valutare prima il progetto su cui lo stesso accordo si basa, che nemmeno ARPA a tutt’oggi ha potuto esaminare con cura nel dettaglio, e si chiede quale sia la necessità di impegnare la salute ed il futuro di una intera collettività con un simile contratto, che per noi tanto assomiglia ad una cambiale firmata in bianco, un accordo questo che rispetto al precedente nella sostanza ci sembra per giunta tutelare ancora meno i cittadini.

 

Zolambiente

Comitato per

la tutela e la salvaguardia

dell’ambiente 

 

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