Blog di Costanza

Carissimo Marco, mi piace molto ciò che hai scritto, ma non fraintendermi, quello che ho detto non vuole in nessun modo escludere quanto hai detto tu. Tento di spiegarmi. Gli orrori del Medio Oriente piuttosto che dell'Ucraina ecc. sono evidenti, ma, ed è quì che spero di non essere fraintesa, quando io dico che bisogna imporre il rispetto per tutti gli esseri viventi io intendo TUTTI, perchè per me un delfino, un soldato, un cavallo, una donna o un furetto hanno gli stessi medesimi diritti e la civiltà ed il rispetto significano che se rispetterai il tuo vicino anche se la pensa diversamente da te allora avrai rispetto anche per un cane o un cervo e viceversa. Gli esseri umani e la Natura non sono blocchi distinti di diverso peso, attenzione, sono elementi di una medesima cosa! Perciò non mi trovo d'accordo con chi, se si intavola un discorso come il mio, dice: "ehhh con tutti i problemi degli uomini stai a pensare agli animali!" Non esistono vittime di diversa categoria, le vittime sono vittime, uccidere è un atto a cui bisogna attribuire la stessa gravità, non a seconda delle vittime. Credi che i tagliagole di cui tu parli esiterebbero a fare ciò che fanno agli uomini agli animali? No, visto che è stato scritto giustamente che i criminali dell'Isis squarciano gole con noncuranza come si farebbe con una capra!!! Io non reputo la mia esistenza più importante di quella di una balena, anzi, percui imporre il rispetto implica anche cancellare questo inesistente divario frà le specie.

quello che scrivi e sostieni è encomiabile ma purtroppo le priorità del mondo sono altre. Assistiamo al genocidio ad opera dei fanatici dell'Islam estremo, decapitazioni giornaliere, fucilazione giornaliere, delitti efferati...molti hanno dimenticato di essere Umani (come dici tu). Sai sono stato in posti e vissuto momenti da dimenticare : "Io sono stato quello che gli altri non volevano essere… sono andato dove gli altri non volevano andare…. sono stato disprezzato da quelli che non credono al sangue versato per questa nostra Patria, calpestando anche il tricolore….ma ho combattuto anche per la loro libertà…. Io ho portato a termine quello che gli altri non volevano fare… Io non ho preteso mai niente da quelli che non danno mai nulla… Ho pianto, ho sofferto e ho sperato in un mondo migliore grazie alla mia missione a guardia della pace…. ma più di tutto, io ho vissuto quei momenti che gli altri dicono sia meglio dimenticare… Quando giungerà la mia ora agli altri potrò dire che sono orgoglioso per tutto quello che sono stato: un soldato italiano." Questo vorrei fosse scritto sulla mia tomba. Liberamente ispirato allo scrittore George L. Skypeck, “Soldato” Un saluto.... Marco