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I due Messia

Storia di Giovanni di Gamala e Yeshu ben Pandera

 
 
 
 
 
 

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« Il Buco storicoAntichi Miti »

Il processo a… due “Gesù”

Post n°7 pubblicato il 11 Novembre 2013 da otto8dgl1
 

Non vi fu alcun processo per stabilire la colpevolezza o meno dell’imputato non ve n’era bisogno. Il “Processo” è stata un’invenzione per far ricadere sui Giudei la colpa dell’uccisione del “Salvatore”.
Il “Signore”, per la Nuova Dottrina nascente, non poteva essere stato ucciso da un alto plenipotenziario imperiale di Roma, perché ciò avrebbe dimostrato che fu ucciso un Re Zelota guerriero, Giovanni di Gamala, e questo era in contrasto con la nuova docile figura dell’”Agnello di Dio”, vittima sacrificale divina per il bene dell’umanità.
I Vangeli, lo sappiamo tutti, narrano che, COSTRETTO DAI GIUDEI, fu Ponzio P
ilato ad uccidere “Gesù” e non Lucio Vitellio. Anche due scritti, giunti sino a noi, di Giuseppe Flavio (Testimonium Flavianum) e di Cornelio Tacito (Ann. XV, cap. 44) riportano che l’uccisore di Gesù fu Ponzio Pilato; così come lo riporta il “Credo” che, quale simbolo apostolico di fede, masse di praticanti addormentati recitano meccanicamente ad alta voce in una cantilena puerile, reiterata all’infinito, durante la liturgia della Messa domenicale… “Patì sotto Ponzio Pilato” ecc… Un vero e proprio lavaggio del cervello perpetrato allo scopo di impedire la conoscenza della verità storica.
Nello studio comparato fra Cornelio Tacito e Giuseppe Flavio, riportato più avanti, dimostriamo che i passaggi dei due grandi storici del I secolo sono interpolazioni spurie. Furono introdotte da falsari amanuensi i quali, dopo aver copiato e censurato i manoscritti originali dei due scrittori, con le modifiche aggiunte, anziché conservarli, li distrussero per eliminare le prove delle loro manomissioni.
Ma Ponzio Pilato, come uccisore di “Gesù”, la storia lo fa scomparire anche dal … “Credo”. Il nome di quel Prefetto FU INTRODOTTO nel “Credo” del Concilio di Costantinopoli nel 381 d.C. che declamava:
“… Incarnato nel seno della VERGINE MARIA e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto PONZIO PILATO, e fu sacrificato e sepolto, il terzo giorno è resuscitato…”
Mentre, il “Credo” ORIGINALE, formulato a Nicea nel 325 d.C., recitava così:
“… Si è incarnato e si è fatto uomo, FU SACRIFICATO, E IL TERZO GIORNO è RESUSCITATO…”
Oltre Pilato MANCA la “VERGINE MARIA”… e tornando al Prefetto è doveroso riportare una dichiarazione molto importante, fatta nel IV secolo da Eusebio di Cesarea, Padre della Chiesa:
“… E’ dunque dimostrata la falsità degli Atti degli Apostoli contro il nostro Salvatore, PUBBLICATA RECENTEMENTE, essi infatti, pongono sotto il quarto consolato di Tiberio, che coincide col suo settimo anno di regno, le SOFFERENZE CHE GLI EBREI OSARONO INFLIGGERE AL NOSTRO SALVATORE; ma in quel tempo Pilato non governava ancora la Giudea”. (HEc. I 9,3/4).

Da quanto appenas letto, Eusebio ci informa della pubblicazione di una versione di "Atti degli Apostoli" ( fatta poi sparire, ovviamente), diversa da quella giunta sino a noi, nella quale si fa cadere il supplizio di "Gesù" il 21 d.C. (quarto consolato di Tiberio, cioè sotto Valerio Grato, predecessore di Pilato, a dimostrazione dei rimaneggiamenti fatti dai redattori evangelici per depistare la ricerca su chi crocifisse veramente "Gesù"... e la datazione.

Secondo quegli "Atti" fu il Prefetto Valerio Grato a "sacrificare" "Gesù".

Come possiamo constatare la "costruzione storica" della nuova fede era ancora in evoluzione e tendeva ad allontanarsi dalle religioni pagane precedenti, soprattutto da quella dell'ultimo "Salvatore" sacrificato, il Dio Mitra, per distinguersi da essa e non farne evidenziare l'innesto primitivo.

Oltre ad aver inventato la nuova "Madre di Dio", che prima non esisteva, per farla adorare agli uomini "gentili" dolciotti, i "Venerabilissimi Santi Episcopi"
inventarono anche il "sacrificatore" di "Gesù", ripescando il funzionario romano (senza incolparlo del delitto) precedente a Lucio Vitellio, per depistare la ricerca storica sull'intera vicenda. 

Ognuno di voi, libero o no di pensiero, tragga le proprie conclusioni!

Di Emilio Salsi: Giovanni Il Nazireo detto “Gesù Cristo” e i suoi fratelli. (pag 205)

 
 
 
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