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I due Messia

Storia di Giovanni di Gamala e Yeshu ben Pandera

 
 
 
 
 
 

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« I dodici Apostoli ovvero...

Giuseppe Flavio e il "Testimonium Flavianum"

Post n°23 pubblicato il 07 Aprile 2014 da otto8dgl1
 

E' importante sottolineare che la prima opera scritta dallo storico Giuseppe Flavio negli anni settanta del I° secolo fu "La Guerra Giudaica"; in essa descrive gli avvenimenti succedutisi in Palestina sotto la dominazione romana, comprese le vicende accadute durante il governo di Ponzio Pilato e le sue repressioni CONTRO I GIUDEI, esattamente come le descriverà dopo in "Antichità Giudaiche": Diversamente che in "Antichità", in "La Guerra Giudaica", sua prima opera, il "Testimonium Flavianum" non viene riportato.
Ora, cari atei, credenti e gnostici, dobbiamo tutti fare una semplice, elementare considerazione: due opere dello stesso autore, che trattano gli stessi avvenimenti in parallelo, MA SOLO IN UNA DI ESSE lo storico trasmette ai posteri l'esistenza di un "Gesù Cristo", risorto dopo morto, cui VIENE DATO DALLO STORICO UN GIUDIZIO COSI' POSITIVO E STRAORDINARIO, come nessun altro personaggio di tutte le su opere... neanche fra i protagonisti dell'Antico Testamento.
I pii amanuensi ortodossi orientali, molto ligi a creare prove intese a "dimostrare" l'esistenza dell'Unto, accortisi di QUESTA GRAVE MANCANZA, decisero di INTERPOLARE il "Testimoniun Flavianum" anche in "La Guerra Giudaica, certi che per la Verità della Fede, era giusto riferire ciò che "dimenticò" di scrivere L'ebreo Giuseppe.

Consiglio a chi ha fame e sete di verità di leggersi i commenti in questo topic... Smettetela di dormire, sono 1700 anni che lo fate!

Emilio Salsi pag. 291/292 "Giovanni il Nazireo detto "Gesù Cristo" e suoi fratelli.

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Commenti al Post:
otto8dgl1
otto8dgl1 il 07/04/14 alle 15:55 via WEB
C'è da aggiungere che sul giudizio oltremodo positivo di questo passo, fatto rendere dall'ebreo Giuseppe, va rilevato una pesante contraddizione, sia con quanto tramandato dai falsari degli "Annali" di Tacito che come alto funzionario imperiale pagano classificò "Cristo" e la sua dottrina una "SUPERSTIZIONE NOCIVA" e i suoi seguaci, dei nemici di Roma, nel 64 d.C., dopo l'incendio, sia con l'onere di storico dell'Impero, delegato a Giuseppe Flavio da Vespasiano, da suo figli Tito e confermato da Domiziano.
 
otto8dgl1
otto8dgl1 il 07/04/14 alle 15:55 via WEB
Viene naturale comprendere se non si è accecati dalla Fede, e con un cervello ancora libero dai dogmi clericali, che l'ebreo Giuseppe non si sarebbe mai potuto permettere, dopo l'incendio di Roma del 64, di esprimere tanta AMMIRAZIONE VERSO IL CAPO DI UNA SETTA NEMICA DI ROMA, in un'opera storica SOTTOPOSTA ALL'APPROVAZIONE DEGLI STESSI IMPERATORI, come riferito da lui stesso. Avrebbe pagato con la vita tale affronto!
 
otto8dgl1
otto8dgl1 il 07/04/14 alle 15:56 via WEB
Ciò dimostra che furono i copisti falsari a farlo a suo nome successivamente, senza rendersi conto che tale incoerenza era ed è un'assurdità come lo è LA GRANDE CROCIFISSIONE DI MASSA DEI CRISTIANI, assurdità che annulla le due deposizioni su "Gesù Cristo": quella di Cornelio Tacito e quella di Giuseppe Flavio!
 
otto8dgl1
otto8dgl1 il 07/04/14 alle 15:56 via WEB
Finisco aggiungendo con lo scritto di Emilio Salsi pag. 292, che lo stesso Origene, Padre Apologista in due sue opere: "Commentario in Matthaeum" (X, 17) e "Contra Celsum" (1, 47), dichiara di aver letto Giuseppe Flavio e di esserne rimasto deluso perchè NON CONOSCEVA GESU' COME "CRISTO" (Messia) Da questo si evince che il brano "Testimonium Flavianum" non risultava scritto nelle opere dello storico ebreo Giuseppe fino alla metà del III° secolo, non essendo ancora stato introdotto dai mistici falsari.
 
otto8dgl1
otto8dgl1 il 07/04/14 alle 15:56 via WEB
Infine Svetonio, lo storico, consultò Giuseppe Flavio (Ves. VIII 5) ma non vi trovò scritto il TF su "Cristo", altrimenti avrebbe saputo che ESSENDO GIA' MORTO, non poteva essere stato il promotore dei moti giudaici nel 49 d.C. che causarono l'intervento di Claudio. Stessa considerazione anche per il cap. 44 del XV libro degli "Annali": se fosse stato veramente scritto da Tacito, Svetonio avrebbe saputo che CRISTO FU UCCISO SOTTO TIBERIO (morto nel 37) DA LUCIO VITELLIO nel 36 d.C. e non poteva essere lo stesso "Cristo" dei moti del 49 d.C.) Chi era quel "Gesù Cristo" morto nel 36 sotto Lucio Vitellio se non GIOVANNI DI GAMALA! E non è una domanda.
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 08/04/14 alle 18:31 via WEB
Credevo che fosse pacifico che si tratta di una interpolazione.Non ricordo dove lessi che ne fu autore il vescovo Eusebio, uno dei peggiori massacratori della storia.
 
 
otto8dgl1
otto8dgl1 il 09/04/14 alle 11:56 via WEB
Sabino... il TF é una falso storico! E il topic lo dimostra in modo inconfutabile! Il male del ns tempo purtroppo "E' il tutto acquisito". Ma noi siamo qui, per scrollare gli umani e destarli dal loro lungo sonno che dura da millenni... Non mollare :-) Otto
 
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