SONO UNA MALATA ONCOLOGICA, SONO STATA OPERATA DI TUMORE AL SENO NEL 2011. QUEST'EVENTO HA TOTALMENTE SCONVOLTO LA MIA VITA. PRIMA IL MIO OBIETTIVO ERA IL SUCCESSO SOCIO-ECONOMICO,ORA IL MIO NUOVO OBIETTIVO è VIVERE

 

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Creato da: zerozerozenzero il 26/04/2011
zenzero candito per non vomitare

 

 
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ho il cuore triste...

Post n°49 pubblicato il 06 Aprile 2012 da zerozerozenzero

Ieri era giovedì santo e sono andata spinta da mio marito a "fare i sepolcri", per me una vuota e noiosa abitudine cristiana. Di solito entro in una chiesa e fisso dubbiosa l'allestimento di turno, non prego, non riesco a pregare con gente che mi gira attorno e soprattutto non capisco mai la simbologia di ciò che sto guardando. Spesso ho accettato per dovere l'invito di visitare un sepolcro perchè "particolarmente bello" e sono rimasta sconcertata di non capire dove fosse la bellezza e, cosa veramente tragica per un cristiano non sapevo dove guardare per vedere il sepolcro. Ieri mi son toccati due sepolcri del primo ho notato lo spreco economico, fantastici drappi rossi e bianchi che circondavano piantine di grano germinato, del secondo invece molto scarno rispetto al primo ho notato solo che si trovava nella cripta di una chiesa molto antica al cui soffitto a volta erano stati aggiunti dei faretti, orrore...ma chi ha pagato per tale scempio?

Comunque a parte la noia del rito a cui non riesco ad affezionarmi, ho riflettuto sulla Pasqua e sono giunta alla mia spiegazione consolatrice, la Pasqua ci fa rivivere la risurrezione di Gesù ma anche quella dei nostri cari che non ci sono più. Vorrei tanto dirlo a mio padre, vorrei tanto dirgli che il giorno di Pasqua dovremmo festeggiare mia madre che risorgerà come è accaduto a Cristo, vorrei tanto trovare il modo di fargli sentire che non è solo, che se ci prendiamo la mano possiamo colmare per poco quel vuoto tremendo che ci accompagna. Ma non accadrà, la cosa più difficile a questo mondo è comunicare proprio con chi ami. Andremo ai rispettivi pranzi luculliani, sentiremo le vuote benedizioni date a capotavola con una palma intinta nell'acqua benedetta, che in quel momento sentiremo come sporca perchè ci viene scaraventata addosso, in testa e nei piatti fumanti. E tutti, proprio tutti dopo poco cominceremo a sperare che la farsa del pranzo in famiglia finisca presto così da poter ritornare alle vecchie, care, sicure abitudini quotidiane.

Papà ti voglio bene, ti penso tutti i giorni e penso alla mamma, sempre.

 
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