SONO UNA MALATA ONCOLOGICA, SONO STATA OPERATA DI TUMORE AL SENO NEL 2011. QUEST'EVENTO HA TOTALMENTE SCONVOLTO LA MIA VITA. PRIMA IL MIO OBIETTIVO ERA IL SUCCESSO SOCIO-ECONOMICO,ORA IL MIO NUOVO OBIETTIVO è VIVERE

 

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i santi dietro l'angolo...

Post n°64 pubblicato il 13 Giugno 2012 da zerozerozenzero

La famiglia a cui non appartengo ma in cui sono entrata di prepotenza..cioè la famiglia di mio marito è fortemente cattolica. Un cattolicesimo così forte, così radicato che spesso mi sembra ottuso. Ogni tanto la mia famiglia acquisita individua nelle varie parrocchie napoletane qualche sacerdote  "santo in vita" alla cui persecuzione affidano la loro anima. Individuato il santo cominciano a seguirlo ovunque, si fanno benedire lo vanno a trovare, lo eleggono padre spirituale, dicono rosari e fanno dire messe con e per questo sacerdote, addirittura si procurano e distribuiscono il suo cellulare...il cellulare del santo.

In passato avevano individuato in una chiesa di Soccavo uno di questi santi con il dono della preveggenza, dicono..questo sacerdote che davvero fa tanti proseliti più mestamente dichiara di avere il dono della consolazione delle anime... io l'ho incontrato su insistenza loro, e su insistenza loro ha battezzato mio figlio, questa persona molto dolce e di gran valore spirituale non mi ha mica detto " tu c'hai un tumore che ti cresce in corpo vatti a curare"...La famiglia continua a parlare delle sue eccezionali doti di preveggenza ed io non ho il coraggio di esporre il mio dubbio...se davvero è un veggente perchè non mi ha salvato? Ovviamente so che mi rifilerebbero qualche giustificazione spirituale vaga... e lascio stare.

In passato mia suocera quando ormai ero prostrata per la chemio mi sussurrò all'orecchio che quelle che stavo vivendo erano le prove che Dio mi mandava per vedere se ero credente... mi sono spaventata, altro che consolata o rafforzata. Se così era, se quelle erano le prove di Dio, era meglio che Dio non si ricordasse di me. 

Il Dio in cui credo è un Dio che mi ama sempre e che non mi farà mai del male, è un Dio consolatore che non ha bisogno di gesti fisici eclatanti, non ha bisogno che io conosca a memoria "le sacre scritture", non ha bisogno che dica preghiere a gran voce e che sia ogni domenica in Chiesa. "E' un Dio a comodo tuo " mi hanno risposto, forse sì. Ma io non uccido, non rubo e porgo la mano al prossimo per scelta mia, è solo un caso che queste scelte coincidano con le richieste del cristianesimo.

Durante la chemio ho scelto di non portare avanti una gravidanza, l'ultima gravidanza che avrei potuto avere, che cosa dovrei fare ora? non mettere più piede in chiesa perchè gli uomini di Dio, il suo esercito in terra dice che non lo merito?

Chi può conoscere le ragioni della mia scelta se non Dio? Quale uomo che non si è trovato nella mia situazione può capire cosa mi ha portato a fare una scelta piuttosto che un'altra, solo un Dio può sapere e conoscere esattamente quali erano i pesi della bilancia che hanno determinato la mia scelta. 

 

 
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