Marco Zio BLOG

DI  NOI

Erano tanti inverni

e autunni e improvviso

un raggio di sole ha colpito me.

Deciso,

fermo,

impetuoso

nel cuore,

nella mente,

nei sensi.

E' bastato un attimo

perché me ne innamorassi.

Per lui no, era un raggio

lanciato

tra tanti, forse

a illuminare

qualcosa che non

aveva mai visto.

Per un gesto sbagliato

il raggio si ritrasse 

nervosamente

e cercandolo disperatamente,

lo rincorsi

con ogni

mia forza.

Bastava che mi socchiudesse

 l'ombra della notte,

e io c'ero,

c'ero sempre.

C'ero se decideva

di rivolgere lo sguardo,

c'ero se lanciava

i tuoni tra

le nuvole.

Si sciolse a dire

che qualcosa era nato,

ma a nascere

e rinascere

è stato lui.

E ancora nell'idea

di ciò che non avevo

 mai vissuto,

ho sognato

e mi sono concessa

il sogno.

Era il sogno che portava 

con sé il desiderio

sospeso,

una vita dischiusa

mirata in universi che 

si  guardano strani.

Vicino,

 solo

se lontana,

quel bacio,

quella carezza

 e forse più raccontavano

di altro, 

dell'oltre,

 di domani,

o quando sarà.

Cresce quel sole

che genera nuove energie

e crea nuovi orizzonti infiniti.

I raggi arrivano

alla mia finestra

che guarda il suo mondo

di mille colori.

Troppo spesso incauta

reclamo un abbraccio,

non sono 

ciò che ero,

non sono ciò

che vuoi.

Cerco di trovare risposte,

ma semplicemente ciò che ora sono

non vuoi ti appartenga

e 

con la delusione di me,

mi allontani

dolcemente,

immaginando

una carezza.

E io rimango 

senza fiato,

senza respiro,

senza vita,

con l'amore che non può esplodere.

Naturalmente per te e in te

che sei il mio sole,

il mio universo.

Implode dentro

tutto quel non,

che sono per te.

Ma un giorno,

forse,

per caso,

saremo 

NOI

SEMPLICEMENTE!

Cristina Fabris