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Cronaca (zona 3 e 4, Milano e altro ancora) raccontata da un giornalista e scrittore Democratica Mente MOLTO di Sinistra

 

 

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ESTRATTO DELLA LETTERA DI AMICI DELLA TERRA AL SINDACO PISAPIA

Post n°327 pubblicato il 04 Agosto 2011 da marcozio1
 

Egregio Signor Sindaco, Le scrivo quale abitante di Varese perché l’associazione che rappresento ha da lustri la volontà di far dal Comune di Varese assumere provvedimenti in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico cittadino nonché una consegna sostenibile delle merci urbane..Abbiamo così plaudito al fatto che il Comune di Milano avesse battuto la strada dell’Ecopass come altre metropoli europee.

Diciamo di più: quest’esperienza milanese ha responsabilità di essere paradigma per le scelte nazionali in termini di vivibilità urbana. Per questo ci interessa in massimo grado.
Certamente, consideravamo quanto iniziato dal Comune un inizio che andasse fortemente accresciuto soprattutto in termini di spazio coinvolgendo anche i comuni limitrofi a Milano.
Riteniamo che l’amministrazione di Milano sia stata troppo tiepida nelle sue decisioni che contiamo possano riguardare in futuro un’area più estesa. Non vorremmo ora che volesse signor Sindaco ridurre l’ ecopass. La invitiamo semmai a rafforzarlo utilizzando determinazione…….
…..Noi aderiamo all’associazione Varese Europea -che gestisce il piano strategico dell’area varesina- (promossa dal Comune di Varese su impulso dell’Università dell’ Insubria) e che ha da poco invogliato il Comune di Varese a costituire una associazione intercomunale con lo scopo di coordinare interventi contro l’inquinamento atmosferico e in specie il PM. Il territorio varesino, dati alla mano, non è un’isola felice o meglio non è quell’isola felice che si vuole dipingere.
Francamente non capiamo l’atteggiamento di quegli amministratori locali ed anche di quei parlamentari che hanno combattuto e combattono l’azione del Comune di Milano, che giustamente non vuole rassegnarsi al malanno cronico dei suoi cittadini. Il PM10 fa tanto male alla salute e più ancora il PM 2,5. Si vuole considerare normale l’inquinamento atmosferico di Milano nel periodo invernale? La risposta che diamo e che danno gli scienziati più affermati è no!
Rimedi forse eccezionali ma comunque sperimentati positivamente sono da noi appoggiati senza condizioni. L’inquinamento da polveri può e deve essere combattuto.
Ma cerchiamo anzitutto di descrivere compiutamente il contenuto della delibera della Giunta milanese approvata nel luglio 07 …….

……Sarebbe dovuta essere introdotta in via sperimentale per un anno la pollution charge, ossia una tariffa sulle emissioni inquinanti dei veicoli a motore privati, con la previsione di un monitoraggio sull'impatto del provvedimento dal punto di vista ambientale, socio-economico e del traffico veicolare. Contestualmente all'introduzione della pollution charge devono essere stati avviati il potenziamento del trasporto pubblico, l'estensione delle corsie riservate e l'estensione della regolamentazione della sosta con il completamento dell'area all'interno della cerchia filoviaria. Gli introiti derivanti dalla tariffa avrebbero dovuto essere destinati al finanziamento del Piano della Mobilità Sostenibile, che prevedeva investimenti per 3,5 miliardi di euro, ed era articolato in oltre 30 interventi a sostegno della mobilità e della tutela della salute, non limitandosi agli interventi sul traffico ma partendo da un potenziamento del trasporto pubblico locale e da una maggiore integrazione tra i mezzi pubblici su gomma e su ferro…..

…..Gli obiettivi attesi avrebbero comportato la diminuzione del 20% dell'inquinamento atmosferico e del 25% dell'inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto pubblico e privato; la riduzione delle autovetture in ingresso nell'area interessata dal provvedimento pari a circa il 20%, con una conseguente riduzione del 50% delle emissioni di PM10 allo scarico; una maggiore capacità di controllo della circolazione dei veicoli per il trasporto merci e un significativo incremento della velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico. L'area territoriale coinvolta sarebbe dovuta coincidere sostanzialmente con la Cerchia dei Bastioni, con una superficie di 8,2 Kmq (pari al 4.5% del territorio comunale), una popolazione residente di 77.000 unità (il 6% dei residenti totali), 43 varchi di accesso controllati e che avrebbero dovuto riguardare il 13% degli spostamenti complessivi in auto che avvenivano nel Comune di Milano: secondo una stima dell'Agenzia per la Mobilità e l'Ambiente, le auto in ingresso alla cerchia dei Bastioni fra le 7 e le 19 sono 89.000, e di queste il 9%, erano di residenti nell'area, il 40% appartenevano a residenti in altre zone del Comune di Milano, mentre il 51%, sono di proprietà di non residenti. Il ticket sarebbe dovuto essere applicato dalle 7 alle 19 dei giorni feriali da lunedì al venerdì e sarebbe variato dai 2 ai 10 euro al giorno in relazione al livello di inquinamento prodotto….

……La sanzione prevista per i trasgressori sarebbe dovuta essere una multa di 70 euro, mentre sarebbero state previste forme di abbonamento annuale per i residenti nelle aree interessate
Di tutto questo Le chiediamo cortesemente di indicarci cosa sia stato effettivamente attuato e che cosa no e in questo caso perché. Chiediamo anche sempre cortesemente di esplicitarci di Suoi propositi in materia di ecopass. La delibera meneghina è giunta quasi in contemporanea con le decisioni assunte sul tema dal Comune di New York, dove si farà pagare 8 dollari alle auto e 21 ai camion che vorranno entrare a Manhattan. A Londra, invece, la congestion charge è un dato da tempo acquisito: è entrata in vigore il 17 febbraio 2003 e si applica all'area centrale interna all'Inner Ring Road, che copre 21 km quadrati e ha 174 punti di accesso e uscita, tra le 7 del mattino e le 18.30 di tutti i giorni feriali, escluse le festività. La tariffa ammonta a 8 sterline e consente di entrare e uscire dall'area un numero illimitato di volte al giorno. I residenti all'interno dell'area ristretta hanno uno sconto del 90%, mentre la completa esenzione è prevista solo per una serie di mezzi di servizi pubblici, per gli autoveicoli dei disabili, per quelli elettrici e per quelli alimentati a gpl e gas naturale. Il giudizio sugli effetti della misura è giudicato positivo o ininfluente dal 68% dei residenti dell'area (rispetto a un giudizio negativo del 25% dei residenti) e anche dal 68% dei residenti nelle altre zone di Londra, che hanno mostrato apprezzamento per quanto riguarda la congestione (55%), la disponibilità di mezzi pubblici (45%), il rumore (35%), l'inquinamento (34%). Gli effetti, misurati dopo un anno di applicazione, registrarono un calo degli ingorghi del 30%, tempi medi di viaggio ridotti del 14%, la riduzione del 20% dell'inquinamento provocato dalle polveri sottili; gli incassi di 74 milioni di euro in due anni, reinvestiti poi nel trasporto pubblico, che ora viaggia con 2 milioni di passeggeri in più. Ma la prima città a individuare il road pricing come strumento di regolazione del traffico è stata nel 1975 Singapore.....

……Il dibattito sull'opportunità di introdurre sistemi di road pricing spesso tende ad assomigliare a quello sull'uovo e la gallina: uno dei principali argomenti usati dai suoi detrattori è infatti quello della necessità di potenziare il trasporto pubblico prima di limitare la mobilità dei mezzi privati. Il problema è però il perdurante declino dei finanziamenti al trasporto pubblico, che certo non potrà essere invertito in una fase di pressanti richieste di riduzione della pressione fiscale. Si tratta, allora, di introdurre sistemi tariffari, come quello del road pricing, che, insieme, rendano sempre meno conveniente l'uso di mezzi privati rispetto al trasporto pubblico e finanzino adeguatamente quest'ultimo, elevandone la qualità ai livelli medi europei.
Questa secondo noi è una strada che non deve essere abbandonata ma sperimentata in modo migliore e con coraggio. Come detto sopra, Milano anche in questo caso deve recitare il ruolo di città pilota e di paradigma nazionale. Tanto dovevo e porgo vivissime cordialità.
Arturobenedetto Bortoluzzi, Amici della Terra

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Silvia Totaro il 31/08/11 alle 11:56 via WEB
So che il Sindaco di Firenze ha avuto il coraggio di chiudere tutto il centro alle auto private e a questo bisognerebbe puntare non al pagamento che consente di entrare in centro e inquinare. Le auto private, non solo inquinano, ostacolano la circolazione dei mezzi pubblici, sono un rischio per chi vuole civilmente usare la bici. Bisogna proprio cambiare vita!!!
 
 
marcozio1
marcozio1 il 31/08/11 alle 14:15 via WEB
di solito non scrivo queste cose nè le penso, ma in sintesi... Almeno una cosa giusta l'ha fatta, quell'idiota di renzi.
 
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