Creato da Prasa il 13/10/2006 |
Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua però prima di credere in qualcos’altro bisogna fare i conti con quello che c’è qua. E allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con 300 mila al mese però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio capo reparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici beh ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri
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Post n°36 pubblicato il 17 Giugno 2007 da Prasa
Alla fine che senso ha fare un bilancio? per cosa? per chi? per me? naaaaaaa inutile, tanto finiro' col fare a modo mio, a prescindere, ovvero affrontando il futuro nel mio stile, assolutamente impreparata. So solo che a fine giugno mi aspetta un areo... . Orlando e Giulia che li ho visti crescere tra capricci, bronci, sorrisi, giochi, ginocchia sbucciate e qulche pianto ai quali dedico il mio primissimo pensiero. Mi auguro di nn aver fatto danni irreparabili nel corso di questi 2 anni e passa. Jannin, la nonna, la piu' Italiana tra le Francesi che vivono a Londra. Daniela, il mio boss, la mamma delle due pesti, mia amica con la sua raffinata eleganza frutto di quel mix di cultura Inglese e puro sangue Italiano. Robert, il marito, il grande BOH! Gli Hotdog ingoiati voracemente alle 4 di mattina mentre rincorro qualche bus. Daniele, un pankabestia di 19 anni, lui si definiva "regista fallito", ometto dalle idee molto chiare e il corpo trafitto dai piercing, vagabondo per eccellenza. I party in un attico a Notting Hill e quelli in uno scantinato dei sobborghi. Le volpi che rovistano affamate nel pattume e i topolini neri nelle rotaie della metropolitana. Bruno il montanaro, chissa se alla fine avra' capito che viveva a Londra. Mah Lo stomaco a pezzi i lunedi' mattina. Erlandez e Roman i miei compagni di banco i quali mi lasciavano copiare i compiti senza battere ciglio. Camden Town, Hampestead, Finchley Road, Manor House, Wembley e tutti i quartieri che hanno fatto da sfondo. I turisti Italiani idioti che ogni volta mi prendono di mira per come sono vestita, "complimenti, belle scarpe" oppure "ma tu guarda questa con la canotta da panettaro", ignari di trovarsi in una citta' multi etnica. Il mio sguardo fisso su di loro non lascia spazio a dubbi e con un filo di voce mi sento dire "sei italiana?" e li parte una sequera di parolacce italianissime della piu' pecorara delle tradizioni. Gian Carlo, il mio primo padrone di casa, presso il quale ho trascorso 9 mesi intensi, tra i piu' belli. ... finisco domani che mi sono gia' rotta. |
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