Creato da perplessitango il 29/09/2011 |
Una novità. Ho imparato a godere degli abbracci famigliari. Certo, gli abbracci nuovi sono stimolanti ed eccitanti, in una maniera che chi non balla non può comprendere. Ma ho capito che con gli abbracci conosciuti si può godere di un godimento diverso. Ci si può permettere di lasciarsi andare, di approfittare della confidenza che già esiste. Ci si può divertire: ad interpretare, a scherzare, a giocare con gli sguardi, ad osare movenze altrimenti inibite. Sono soddisfatta. |
Anni trentanove. Inizio estate. Metropoli del nord. La temperatura sale e i vestiti volano. Le luci si spengono e le glimma si infiammano. Non ho goduto di questi baci a lungo, per quanto molto godibili, ma quelli illuminati dalle fiammelline sono stati forse i più sinceri. I meno ombelicali. O almeno questo è quello che ho percepito io. Baci che erano forse nel destino. Baci che dovevano essere molto prima e che non erano mai stati fino a quel momento. Baci finiti male, baci che mi hanno ferito. Ma anche le ferite più profonde alla fine si rimarginano. O si muore. E io ho una gran voglia di vivere. |
Troppi pensieri per la testa in questo periodo. Troppi per godersi un abbraccio. Ogni tanto bisognerebbe fermarsi, infilarsi il pigiama, prepararsi una tisana, accoccolarsi sul divano e leggere un buon libro.. Ma... Si sbaglia, si mettono le scarpe in borsa e si esce. Con il risultato di passare serate orrende. Abbracci orrendi. Emozioni orrende. Tutto da dimenticare. Si arriva al punto di chiedersi: ma cosa ci faccio qui? Allora si fa un tentativo: si chiede al ballerino un ballo gentile e tranquillo, un ballo calmo, per calmare lo spirito, un ballo "sentito", un ballo col cuore. Ma nemmeno questo funziona: la smania di provare quello che si ha appena imparato è incontrollabile, l'ascolto si azzera. La ballerina diventa solo un manichino da sbattere a destra e a sinistra. Un bravo ballerino mi ha aperto per sempre la via verso l'ascolto totale. Ma spesso non c'è niente da ascoltare. Solo monologhi stridenti e fastidiosi. Perchè? |
Bello. Bellissimo, S. Tedesco. Capelli biondi, ma non troppo. Occhi azzurri, ma non troppo. Tutte innamorate di lui. A me piaceva, ma essendo un'incallita bastian contrario ovviamente negavo. Mi ha sempre dato fastidio uniformarmi. Diciotto anni o poco più, entrambi. Mare Adriatico, agosto. Localino in centro paese. Si ride, si scherza, si parla... si parla... in realtà nessuna vuole parlare inglese, tranne me. Le mani si sfiorano ed ecco la magia inaspettata. La pelle reagisce. Una scossa, un brivido intensissimo, dalla testa al cuore, dal cuore alla testa. L'ho sentita io e l'ha sentita lui, in egual misura, come ci siamo raccontati poi, in inglese ovviamente, tra un bacio e l'altro, per quasi due settimane... Mai sottovalutare le proprie armi... e mai sottovalutare quello che la pelle ci dice... |
Inviato da: Cristal.Verdemar
il 14/10/2011 alle 21:48
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il 12/10/2011 alle 14:01
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il 11/10/2011 alle 21:39