Il Premio Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt. Un riconoscimento dovuto. Un messaggio di speranza. Una campagna, quella lanciata dall'Unità, che registra ogni giorno importanti adesioni. Tra queste, quella di Dacia Maraini. «Ad una logica di violenza e di morte di cui i suoi aguzzini sono espressione - osserva la scrittrice - Ingrid Betancourt si è sempre opposta con un coraggio e una coerenza personale che da sole meritano il riconoscimento del Nobel per la Pace». Dacia Maraini racconta le sensazioni forti provate alla lettura delle lettere scritte da Ingrid Beancourt dalla sua prigionia: «Quelle lettere - dice - raccontano di una donna allo stremo delle forze, e al tempo stesso testimoniano di una donna che è sì prigioniera ma non si è piegata a divenire 'strumento' dei suoi carcerieri».
Perché assegnare il Premio Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt?
«Perché la sua vita, il suo impegno politico, la sua passione civile, la sua sofferenza, danno conto di una donna straordinaria che infastidisce i guerrieri. Ingrid Betancourt è una donna che ha pagato, sta pagando duramente le sue scelte di pace. È una donna scomoda, Ingrid, scomoda per coloro che vogliono e praticano la guerra, scomoda per le vecchie élite al potere. Con la sua sofferenza testimonia un coraggio, una determinazione, ed una incredibile lucidità che le condizioni disumane a cui è costretta dai suoi carcerieri non sono riuscite a cancellare.
Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76385
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 16:14
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