Prima o poi ci troviamo tutti ad aver a che fare con la morte di qualcuno di caro, di un amico/a, di un vicino, di un collega; la morte alla fine è, forse, l'unica cosa giusta di questo mondo, prima o poi tocca a tutti indistintamente.
Personalmente vivo ogni giorno della mia vita pensando a questa "signora" che S. Francesco aveva chiamato "sorella", forse aveva proprio ragione, trattasi di una sorella che vive al nostro fianco dal momento in cui veniamo al mondo. Al nostro fianco vive con noi ogni nostra emozione, ogni gioia, ogni paura, ogni momento felice o infelice e alla fine, lei, è presente proprio nel momento in cui diventiamo tutt'uno insieme a lei.
Roberto Vecchioni l'aveva descritta perfettamente nella sua ballata "Corri cavallo", già....dove corri, cosa ti affanni? Lei, la morte, era stupita del fatto che il cavaliere fosse tanto lontano il giorno prima e che fosse arrivato li a Samarcanda in tempo per l'appuntamento, Lei stessa si chiede:"ma come hai fatto? eri così lontano due giorni fa, ed oggi sei già qui!"
Inviato da: fiumecheva
il 16/05/2010 alle 11:17
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il 05/12/2007 alle 09:08
Inviato da: latinalt
il 11/09/2007 alle 13:44
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il 09/09/2007 alle 10:18
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il 06/09/2007 alle 18:10