Scrivere qualcosa di nuovo o magari di originale sul film “Amici miei”, che induca a leggere questo breve articolo, e a rivedere il grandissimo lungometraggio, è una operazione piuttosto improbabile..Se non fosse che, quanto riporto sotto, non è il frutto della mia mano sulla tastiera, bensì quello degli utenti di Youtube – su cui il film è disponibile – i quali hanno voluto postare dei commenti, omaggiandolo con parole che penso valga la pena di leggere, di seguito.
Parole semplici, che mi hanno colpito quando mi sono messo a leggere un po' tutti insieme quei commenti, perchè evidenziano, molto meglio delle parole di un critico, credo, il valore culturale, liberatorio e anche sociale, direi, di quest'opera.
Un'opera che va rivista, e va fatta vedere ai nostri figli e nipoti, per rivedere e risentire per un attimo come eravamo e chi eravamo, fra l'altro.
Un'opera di Pietro Germi, originariamente, poi presa in mano registicamente da Monicelli, che per questo ha anche vinto il David di Donatello, insieme a Ugo Tognazzi, nel 1976.
Questo è il link del video che vi invito a rivedere.
Queste poche parole sono il mio omaggio ad una pietra miliare del cinema e anche dell'amicizia fra uomini.
E queste qui sotto sono le parole di tante altre persone che lo hanno visto: e sentito, sopratutto.
ALCUNI COMMENTI POSTATI:
Questo non è solo un film, è una filosofia di vita.
Hai ragione michele, anche la vita reale è un film e noi siamo comparse con un contratto a breve termine.
Sono varie le interpretazioni ma per me prevale quella tragica. Notate bene quel che succede al di fuori delle zingarate e degli scherzi: famiglie e patrimoni distrutti.
Paolo Conte dice che la grande musica ti sa far ridere ma all'improvviso ti aiuta a piangere e possiamo dire lo stesso di questo film. La scena del figlio di fronte al padre defunto è qualcosa che indirettamente abbiamo sentito tutti (dentro le case, da voci, l'inutilità del litigio) e si fa sempre fatica a credere che esistano davvero situazioni simili come difficile è credere che alcuni Amici e le persone tutte all'improvviso smettano di giocare per rendere la vita inutile. Perché è davvero così.
Capolavoro di una bellezza disarmante.
C'è tutto ciò per cui valga la pena vivere. Grazie molte per averlo postato.
Un cult per noi fiorentini. Cinici, stronzi,maligni,vendicativi,permalosi,geniali. Non sono sicura sia un vanto, ma siamo proprio così.
Oggi non sarebbe nemmeno più concepibile un film del genere… sarebbe considerato misogino, scorretto, omofobo (oooh, hanno detto finocchio!!!). Ma questa era l'Italia vera, sorriso sulle labbra e voglia di scherzare anche davanti alle disgrazie della vita!
Visto e rivisto sempre per motivi diversi, è quasi una chiamata a ridere forte. Cosa posso dire? Mi sto zitta. Una volta tanto mi sto zitta.
Ormai non si possono più fare le zingarate....Non ci son più ne gli amici ne le possibilità....Meno male che le ho fatte quando ne avevo possibilità.
Volere è potere, basta avere la giusta compagnia e sapersi accontentare.La felicità e la soddisfazione sono sempre alla ns portata.
Mostri del cinema...............del vero cinema, tutti superlativi, piccola preferenza in piu per Ugo Tognazzi, personaggio molto particolare sia nella vita reale e nei film, nessuno puo giudicare male questo film che è l'apoteosi della perfezione, sempre bello vederlo, la musica e molto triste, perfetta come colonna sonora, film molto profondo, loro che alla vita gli davano del tu ............... averli, amici, cosi adesso si ci chiama amici con persone che non conosceremo mai ,tramite fb , che tristezza.
Quando in un film si alternano fasi di amarezza e allegria,tristezza e comicità allora questo ha solo un nome "capolavoro del cinema"
Iperbolico e sopra le righe, senza alcuna pretesa di realismo ma proprio per questo fedele rappresentazione dei paradossi della vita umana, non si era mai vista e non si vedrà più una tale commistione di comicità e disperazione.
Non sempre la vita va presa sul serio, sarebbe una tragedia!
Solo degli attori di così alta professionalità si poteva trasformare un film comico in un GRANDE film. Con la scomparsa di essi, il cinema italiano, secondo me, ha perso tutto!!!
In 26 hanno la supercazzola bifumata con lo scappellamento a destra, in senso anafestico ovviamente.
27 persone hanno scappellato a destra con la sbiriguda brematurata!
Capolavoro tragicomico del cinema italiano, bisognerebbe tornare a quegli anni,e non solo in termini cinematografici.
Tarapia tapioco prematurata la superscazzola o scherziamo???
grazie.. Monicelli un film . un mito..... un cult ..una triologia .....una pietra miliare della filmografia italiana e dalla sua comicità dolce amara fatta di sarcasmo pungente tipica di noi toscani
Questa trilogia e La Grande Abbuffata sono assolutamente indispensabili per crescere sani e belli.
Il gusto delle bischerate in compagnia..... Ci manca quel tipo di Italia, ne abbiamo nostalgia, anche se non l'abbiamo mai vissuta...
La risata finale descrive la vita meglio di un romanzo.
Che spettacolo il centro di Firenze senza auto all' alba! Provatelo poi se ne riparla...
Le risate che ti tira fuori sono abbondanti e sincere.
...Cippa Lippa! :,D
Inviato da: traggogolone
il 28/12/2019 alle 00:40
Inviato da: misteropagano
il 27/12/2019 alle 21:43
Inviato da: misteropagano
il 08/02/2018 alle 18:58
Inviato da: misteropagano
il 07/11/2017 alle 11:01
Inviato da: traggogolone
il 20/06/2017 alle 23:44