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LETTERA A MIO FIGLIO
LETTERA A MIO FIGLIO
Caro figliolo, la prima riflessione che vorrei suggerirti riguarda tua madre: non l’hai conosciuta , non ne puoi ricordare gli sguardi amorosi , le tenere carezze , le cantilene ammaliatrici ; non ne puoi ricordare il calore , la dolcezza …. perchè ? Semplicemente perché non hai avuto una madre!
Nessuna donna ha voluto concepire un figlio mio ; nonostante i mille e più tentativi di spiegarmi la cosa , ancora oggi , e forse per sempre , non ne ho trovato un motivo sicuro ; nonostante tutto eccomi a scriverti .
Ti scrivo perché ti voglio bene e vorrei che questo sentimento ti giungesse chiaro.
Ti voglio un bene che non ho mai voluto per nessuno ; quando ne considero l’intensità mi perdo tra i ricordi e la malinconia e poi ne accetto l’esistenza .
Una volta ho sognato che tua madre fosse Antonella e fu un sogno bellissimo , ancora oggi ne risento la gioia e la malinconia :
Ma Antonella non mi accettò .
Basta adesso , parlare delle tue possibili madri ! parliamo di te , di come sei , di come sei cresciuto , se sei contento , dei tuoi sogni ……..
Alt !!! fermo !!!, calma , non corriamo troppo , una cosa per volta !
Come sei ? Sicuro di te , dolce ,sognatore , pragmatico ?
No non rispondere …lasciami sognare !
Si sei dolce ma non sdolcinato ; sei calmo , riflessivo , sei pronto ad aiutare gli altri ma segui la tua strada senza distrazioni .
Non so che studi hai fatto ma sicuramente hai una cultura adeguata che ti permette di partecipare a qualsiasi colloquio dicendo la tua , senza prevaricare gli altri ma facendo valere le tue ragioni .
Non mi somigli ed è meglio ; somigli più ad un mio sogno ; è vero ti conosco poco e quello che penso di te è solo il frutto di una mia immaginazione molto spinta ! Non ti conosco , non conosco le tue inclinazioni , forse nemmeno ti riconoscerei incontrandoti , parlandoti …..non so nemmeno quanti anni hai …Sono però sicuro che sei mio , solamente mio (per quanto possa essere nostro un figlio) . Non è una rivendicazione di possesso , è soltanto un riconoscimento di paternità non formale o burocratica : sono tuo padre e nessuno lo potrà mai mettere in dubbio !
Quanto vorrei abbracciarti per farti sentire tutto il mio affetto ! quanto vorrei guardarti negli occhi per conoscere la tua anima ! e quanto vorrei stringerti anche solo la mano per congratularmi con te per una successo , un diploma , una laura , una qualsiasi vittoria , sportiva e non , il tuo primo lavoro , il tuo primo….figlio !
Non è possibile , lo so …..ed allora continuo a scriverti immaginando che tu possa leggere queste parole e capire i miei pensieri ed i miei sentimenti .
Sono rammaricato di non esserti stato d’aiuto quando ne avevi bisogno eppure sono sempre stato al tuo fianco anche se non mi vedevi : quella vocina che ti diceva – resisti ! insisti ! dai che ce la puoi fare ….bhè , quello ero io ! Lontano mille miglia ma vicino , così vicino da farmi sentire senza parlare ! sono sicuro che mi avrai sentito come mi hanno sentito tutti quei ragazzi e ragazze che ho cercato di aiutare nello sport !
Ho tanto desiderato ricevere una tua richiesta d’aiuto , un consiglio anche un solo cenno che mi volessi vicino …ed invece nulla ! per questo ho cominciato a scrivere queste righe ; lo so che non posso aspettarmi una risposta ma il solo fatto di scriverti mi fa sentire la tua presenza e mi fa felice !
Ma ora che mi prende ? che cosa sono questi dubbi ? Già , non l’avevo considerato ….e ..se fossi una femmina ? tutto cambierebbe ?
No assolutamente no !
Ma i dubbi si sommano : e se non fossi come ti sogno ? Se la tua natura fosse “negativa”? se non avessi i pregi che desidero in un figlio/a ?
Non è facile : ogni padre desidera che i propri figli sia il realizzatore dei propri sogni , si aspetta che ottenga i risultati che a lui sono stati negati ; in lui/lei vede una rivalsa nei confronti della vita , un’altra occasione …e dimentica che un figlio è soprattutto un altro individuo con una sua personalità . un suo carattere , delle aspirazioni proprie e tutto ciò potrebbe stridere con quanto sognato dal padre ; a questo punto si innesca il conflitto ….!
Ma io sono consapevole e sono pronto ad accettarti per come sei , anche diverso da come ti desidero .
E’ vero , tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare e non so come reagirei di fronte ad una tale realtà ma qui , solennemente , mi impegno a rispettare la tua responsabilità (purchè non travalichi i limiti etici )
Ma si sa tra genitori e figli , tra le varie generazioni c’è sempre un conflitto , latente o evidente ; la dialettica , lo scontro fanno parte della vita e va accettato ed io sono pronto .
Per ora ti debbo lasciare ma non appena il desiderio di parlarti si farà irresistibile tornerò a disturbare la tua quite .
Perdonami per tutto quello che non ti ho mai dato , sopratutto la vita
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