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Rally, c’è già profumo di soldi

Post n°1698 pubblicato il 30 Luglio 2013 da ad_metalla
 
Tag: Rally

Dunque ci siamo. Nuovamente. L’altro giorno un quotidiano sardo titolava: "Sardegna, c’è già profumo di rally". Nulla di più sbagliato, la titolazione corretta sarebbe dovuta essere: "Rally, c’è già profumo di soldi". Questa, naturalmente, nel giornale che mi piacerebbe leggere tutti i giorni e che al momento non esiste. Si, perché diciamocelo pure cari colleghi: è ora di finirla. Di finirla di sparare a palle incatenate sugli scontrini del caffè dei grillini chiudendo però gli occhi sulle tante, troppe porcate e spese inutili di cui si pontificano mai dimostrati vantaggi. E per il turismo e per l’economia e per l’occupazione della Sardegna. Lo so, è sempre piacevole essere invitati a sbafo per seguire il rally in sontuosi hotel a 5 stelle. Ed è bello far parte di un circo che ti riempie di inutili omaggi e false carinerie. Che ti riempie anche la pancia al ristorante, lo so. Però, scusate, a tutto c’è un limite: non si può stare perennemente col piede in due staffe. Da una parte ci riempite la testa con ridicoli forum, trasmissioni televisive e inutili dibattiti sulle miserie dell’Isola e, dall’altra, chiudete gli occhi sui quattrini pubblici che ogni anno vengono graziosamente elargiti al Rally di Sardegna? Vogliamo finalmente parlarne? Dalle indiscrezioni che mi giungono alle orecchie pare che gli organizzatori abbiano chiesto 1milione e 500mila euro. Che sarebbe come dire 1.400 euro per chilometro percorso dalle macchine. Pare – dico pare – che la giunta regionale sia disposta a concederne non più di uno. Da qui la decisione degli organizzatori di ridurre il rally a due sole giornate. Sempre troppi i quattrini, dati i tempi. E sono soprattutto uno sputo in faccia a chi non riesce più a sopravvivere. Certo, ci vorrebbe coraggio, quello che pare manchi in viale Trento. Il coraggio di dire no. E questo mi fa pensare. Mi chiedo, infatti, se da quelle parti non abbiano sufficiente intelligenza per capire la portata che potrebbe avere una decisione di questo tipo dinanzi all’opinione pubblica. “Signore e signori, vi abbiamo convocato per comunicare che non finanzieremo, quest’anno, il Rally di Sardegna e che utilizzeremo il milione di euro preventivato per soccorrere le persone che si trovano in difficoltà”. Sarebbero applausi. Titoloni sui giornali. Ecco, così io la vedevo. E invece no, non sarà così. Saranno gamberoni arrosto, cappellini, portachiavi, comode stanze d’albergo e strette di mano, con le solite veline di contorno. E niente applausi, se non l’eco di puzzolentissimi motori tra le nostre montagne. La Sardegna vi guarda e voi le sputate in faccia. Non è bello.

 
 
 
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