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Ultimo appello per l'etica del Pd

Post n°1683 pubblicato il 21 Dicembre 2012 da ad_metalla
 

"Chi commette un reato non può rappresentare il partito". Lo ha detto ieri ad Otto e mezzo Francesco Boccia. Che ha precisato: "Io rappresento il Partito democratico e vengo qui a parlare in nome e per conto del Partito democratico". Ecco, stiamo a vedere.  (Il video lo trovate QUI!)

TRASCRIZIONE:


"Francesco Boccia: "Nel Partito democratico chi ha problemi con la giustizia si autosospende, anche da indagati, noi consigliamo a tutti, quando ci sono problemi di questo tipo, di risolvere i loro problemi. Io rappresento il Partito democratico e vengo qui a parlare in nome e per conto del Partito democratico. Noi riteniamo che chiunque rappresenti il Partito democratico, se commette un reato, che quasi sempre è commesso in nome e per conto proprio e non nel nome e per conto del partito che si rappresenta, poi non può rappresentare il partito, quindi risolva prima i propri problemi e se li risolve poi il partito, inevitabilmente, gli consente di riprendersi l'onorabilità e la dignità. Se questo accadesse in tutti i partiti, forse gran parte delle polemiche non ce le ritroveremo e forse anche voi del Fatto Quotidiano vi occupereste di attualità".

Lilli Gruber: "Posso dire una cosa a nome dell'opinione pubblica che non ne può più? Siete voi, voi, i partiti che dovete selezionare la vostra classe dirigente,  che se uno è indagato non si candida, come si fa in tutti i paesi normali del mondo. Vorrei dire solo una cosa, sempre per diventare un paese un po' più normale: in un paese normale quando una persona è indagata, condannata in primo grado, e magari può essere assolta in secondo grado o in Cassazione - tutto vero - be' una questione di opportunità dovrebbe dirvi a voi partiti che ci si dovrebbe astenere dal candidarsi"

Francesco Boccia: "Voglio sottolineare un aspetto: fino a quando la magistratura arriva prima della politica, perde la politica, il tema di fondo è questo, e il deficit di credibilità della classe politica è tutto qui. La ragione di opportunità che deve arrivarci a dire allontaniamo le persone non degne, porta un partito a dire: io seleziono la classe dirigente in questo modo. Se invece difendiamo tutti, a prescindere, fino al terzo grado di giudizio, ci sostituiamo alla magistratura".

 

 

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