Creato da wildsea80 il 06/11/2007
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USABILITY E ACCESSIBILITY
Spesso si sente parlare dei concetti di usabilità e
accessibilità in ambito web, ma, al contrario di come si potrebbe pensare, non
si tratta di 2 discipline che si pongono lo stesso obiettivo.
Riguardo l’accessibilità
dei siti web si tratta di qualcosa che è stato oggetto di studio da parte del
WAI (Web Accessibilità Iniziative), un gruppo di lavoro costituito dal W3C, e
il WAI ha generato il WCAI (Web Content Accessibilità Iniziative), che, a sua
volta, ha rilasciato una serie di documenti che indicano le linee e i principi
guida per realizzare contenuti web che siano accessibili al maggior numero di
persone possibili.
I contenuti devono quindi risultare accessibili da utenti
con vari gradi di disabilità fisiche e cognitive. Le disabilità possono
comprendere in particolare l’impossibilità a dirigere un mouse, cecità totale o
selettiva ai colori o ci si riferisce anche a chi è non vedente vero e proprio.
Nella società l’incidenza di queste disabilità è davvero
ampia, e in Italia si attesta intorno al 10, 20% della popolazione, quindi si
pone con urgenza il problema dell’accessibilità al web anche per chi è
disagiato dal punto di vista fisico.
Le pagine web quindi, secondo il WAI, dovrebbero essere
costituite secondo 2 criteri:
v Consentire un’elegante trasformazione della
pagina da parte, ad esempio, di browser particolari.
v Facile navigabilità e comprensibilità dei
contenuti (principale obiettivo dell’usabilità).
Un testo perciò può essere reso accessibile ad un utente
cieco attraverso, ad esempio, un browser vocale che lo legga, oppure c’è la
possibilità che lo stesso software descriva immagini o tabelle se il codice di
questi 2 elementi è stato pensato in maniera da facilitare il browser in questa
operazione.
Di conseguenza si può affermare che l’accessibilità web si
basa in gran parte sui concetti di compatibilità e portabilità del codice.
Il concetto di usabilità
invece non riguarda una questione di codice o di compatibilità, ma ha
l’obiettivo che il sito risponda alle esigenze dell’utente per il quale il sito
è stato pensato, quindi mira ad un tipo di utente specifico.
L’usabilità offre però strumenti e metodi che possono essere
usati per completare quello che l’accessibilità lascia soltanto indicato.
Infatti, attraverso l’interazione tra sito e utente, l’usabilità registra errori e fraintendimenti di
progettazione, indaga sulla ragione di questi errori tramite colloqui con
l’utente per stilare poi una lista di suggerimenti migliorativi.
Solo scovando gli errori e ponendo ad essi rimedio un
prodotto può migliorare, ma anche osservando e parlando con gli utenti è
possibile sapere se un contenuto è chiaro, se è stato capito, e quindi se il
sito è navigabile.
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