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quando sono silenziosa... narrazione di una portatrice sana di rancore.

Buona notte… buona notte.
Blip: invio messaggio.

E ora dormiamo che è tardi… mi giro di qui, no.
Di qui? Neanche.
mmmm… lucina accesa… no. Troppa luce… la spengo. No, la lucina accesa era rassicurante.

Intanto il tempo passa ed insieme al tempo anche le mie speranze di addormentarmi, tant’è che ho deciso di accendere il portatile (o laptop come direbbero con un certo snobbismo poliglotta taluni che il condizionale non lo azzeccano per scelta di vita) e mettermi a scrivere, almeno se fermo ciò che ho pensato durante tutto il weekend, mi distraggo ed evito di perseverare.

Vediamo di dividere per punti.
Disegni WOW che non farò perché non servono a niente:
-    Una banconota che si nutre di esseri umani e di edifici fatiscenti.
-    Icone e personaggi dei cartoon che dichiarano tutti di essere arte, mentre al centro si erge un monolite nero.
-    Riprendere uno dei tagli di Lucio Fontana e rinominarlo “il vaso di Pandora”, perché da quello che ho potuto vedere e di recente ristudiare per mio piacere personale da allora di robe serie, quelle che ti lasciano vedere nell’assoluta semplicità un contenuto forte di arte per l’arte non ne ho viste sinceramente più se non in sporadici casi attribuibili a pittori stranieri, ormai è tutto uno sciame di design di arredamento abbellimento, arte per stupire, arte per pochi, arte che raffigura e non va oltre, arte che non smuove, l’arte del fantasy, il cazzo di twilight ed il suo attore e film stronzata che vengono definiti il successo dell’anno, che poveraccio il tipo… quando ha fatto cedric diggory in harry potter non se l’è cagato nessuna… o avatar che sbanca di brutto, dopo che mesi e mesi di telegiornali e speciali hanno fatto crescere il senso di attesa e ci hanno addestrato a pensare che fosse una figata assurda. Carino dico io, il protagonista è una faccia di tolla assurda che la piazza in culo a tutti i puffi giganti e riesce a salvare la situazione negli ultimi 15 minuti… e fissero felici e contenti.
PS: ci tengo a dirlo, ma se questi omoni blu fanno tutto con la codina… a me il bacio alla francese e l’accoppiamento alla missionaria mi sembra un po’ contro la loro natura.

NB: non sono sicura di riuscire ad arrivare alle prossime elezioni senza schiumare dalla bocca come un cane idrofobo se i politicanti e mezzi di comunicazione non la smettono di sparare nel cielo blu con i loro raggi laser sfonda-cervella...

Poi vita sociale:
-    Sono demoralizzata. Dopo due anni di merda, in cui ho dovuto subire i miei sensi di colpa, mia madre senza un lavoro, persone che sono andate via dalla mia vita dandomi tacitamente l’etichetta d’infame e di stronza, o magari se ne sono sbattute bellamente la ciolla, sono riuscita a finire di pagare l’ultima rata dell’inps, rinnovato la carta d’identità, riuscita a pulire del tutto l’ennesima cistina, conosciuto il nuovo commercialista…
Wow, festeggiamo! Ok, tutti quelli che i considero miei amici avevano da fare con i loro amici… Quindi demotivata io ed il mio ragazzo siamo rimasti a casa… tranquilli. Ci siamo concessi una onesta dose di alcool… e poi chi prima e chi dopo, siamo crollati nel sonno.
PS: io ormai a queste persone fra l’altro non saprei che cosa raccontargli di me, è da così tanto che non parlo di me in confidenza con un amico/a (una delle solite chiacchierate da neo-adulti), a parte i soliti argomenti da serata di gruppo, principalmente perché ormai li sento lontani, estranei.

- Crearsi nuove amicizie: perché?
Non ho tempo, non mi verrebbe naturale e poi per quale malsana idea mi dovrebbe venire ancora voglia di prenderla in culo da qualcuno che parla perché si diletta a sentire il suono della propria voce, ma senza che quello che dice effettivamente abbia senso per lui in prima persona?
- Frequentare nuovi posti: avevo voglia di fare un corso di pittura… ma visto che ho finito di pagare l’inps e visto che a marzo avrò due mesi di affitto e che di sicuro mi arriverà un conguaglio del gas da rabbrividire… tralasciando i 3 capi d’abbigliamento pseudo-primaverili che mi sono regalata venerdì come premio, forse è il caso lasciar perdere. Calcolando che di solito arrivo a sera con le facoltà di una seppia annichilita, forse avrei dipinto solo acquerelli di fondali marini concettuali.
-    Rassegnarsi: al fatto che avendo il fidanzato musicista, quando e se lo chiameranno e se ne dovrà andare per una settimana a destra e una a manca, devo lasciarlo andare e devo essere felice per lui. Perché se riesce a trovare col suo gruppo una simile possibilità sarebbe una vera violenza porgli paletti od ostacoli e gnagnere lamentose.
-    Invidia: perché nel caso dovesse partire raccoglierà attraverso il suo mestiere esperienze ed aneddoti vivaci… mentre il massimo che gli potrei raccontare io è che ho acceso il computer alle X, spento alle Y, che il mio capo ha detto W, che vedendo la mia composizione grafica il cliente K ha detto Z… e la mia vita tutto sommato non assumerebbe molte variazioni.
-    La consolazione sarebbe uscire la sera con… mmm, vedi paragrafi sopra.
-    Il problema: anche se sono conscia che mi ritroverei a passare settimane di reclusione casa/lavoro... è tale il mio stato d'animo che mi sta anche bene, anzi normale, giusto, corretta conseguenza delle mie azioni e scelte.
-    In più: forse ho ammazzato la mia pianta carnivora… la scorsa settimana è stata piuttosto piena come impegni e orari di lavoro… e… mi si è rinsecchita la piantina.

…per ora chiudo qui così magari riesco a dormire un paio d’ore… che possono essere cosa saggia ed utile per riuscire ad arrivare alle 19 di domani per poi staccare dal lavoro.

So che l’unica persona che leggerà si riconoscerà in queste parole me ne parlerà e si preoccuperà, quando non deve.
Non è colpa tua se mi sento così, mi sento solo inutile a me stessa e lo sai, perché ne avevamo anche parlato brevemente. Solo che mi sento fuori posto ovunque, mettere il naso fuori di casa mi sbarella. Mi pervade la sensazione di essere incolta, sgrammaticata, alienata, sbagliata… solo per il numero ed il tipo di persone che incrociamo sul marciapiede.
Mi sembra di aver perso totalmente il legame con il mondo che mi circonda… non porto a me nessuna esperienza cognitiva nuova se non quelli suggeriti da qualche network televisivo/ internet/...
Come se fossi in stallo, come se al momento non fossi in grado di compiere un’evoluzione a me necessaria.

Non so, mi sento un po’ persa. Nella mia testa giocano a ping-pong due volontà: una che vuole mandare affanculo tutti e l’altra che vorrebbe far finta di niente e dire che in fondo va tutto bene.

Non dirmi che ti sembro triste… so che lo sono, ma anche se mi chiedessi cosa può rendermi felice or ora non saprei cosa risponderti.

Al di fuori di te, quindi del farti il solletico, i grattini, dormire, dire, fare baciare… tutto il resto mi parrebbe un premio di consolazione. Vedi… qualche mese fa dicevi di sentirti inutile, invece direi che forse è il caso che ti rendi conto che per me sei indispensabile… anche perché visto questo mio recente andazzo se non ci fossi tu… se mi succedesse qualcosa probabilmente se ne accorgerebbe per prima la mia padrona di casa, ma solo se fossimo ad inizio mese.

E nella mia testa tutto questo ha logica e ragione di esistere.

E pensare che lavoro al gattino malefico di giorno… ma  quello che mi frulla attorno è tutt’altro che rosa. Perché non te ne parlo? Perché mi sembra di perdere tempo parlando di qualcosa che intanto non cambia... o che addirittura più essere solo un sintomo di altro che ancora non so come identificare.

Nonostante l'ora e il fatto che è già da 6 ore e mezzo lunedì, ti auguro un inizio di settimana piacevole, lavorativamente soddisfacente e il medesimo augurio me lo propongo anche verso me stessa... così la prossima volta che ci vediamo cercherò di non essere più tanto silenziosa ed in elaborazione.

Che sia questa la mia crisi dei 30?