Lobotomopathology

vado molto più forte con la trasmissione del pensiero

"a scanso di", disse quello che aspettava l'eurocity.

Piripiripiri...Piripiripiri... Elittica da buona telegrafista

certo caro. te li stiro subito.

Sei pronta a questo enorme sacrificio affinchè il nostro Amore rimanga tale, puro, libero e non venga contaminato dalla routine quotidiana, dal tran tran che ammazzerebbe pure Sansone e Dalila, dal "cara guarda che in bagno è finita la carta igienica", dalla zia Geriarda che vuole che tu rimani incinta e ti fa bere quella sbobba color mattone perchè dice sia miracolosa. E allora così sia, stamattina presto andrò dalla Ermenegilda e nel retro del suo negozio, tra baguette e farina tipo OO le chiederò la manona (perchè di manona trattasi ma non ci hai mai fatto caso ?!). E stasera con la scusa di qualche guasto al mezzo meccanico vengo a prenderti col Fiorino e andiamo a ballare la latinoamericana che tu sai mi infiamma i lombi. Ma i pantaloni quelli bianchi con lo sbuffo sono lì da te, non è che me li porti che poi mi cambio nel retro del Fiorino nel parcheggio del Paraiso Latino.

evviva! le hai ritrovate, che bello... è molto meglio con tutte le dita. (quella in più posso tenerla?) Finalmente posso appoggiarci la fronte quando penso ai sillogismi di Aristotele. Posso di nuovo avvitare le vitine degli occhiali da sole con le unghie e tamburellare nervosamente sul tavolo quando difendi Hegel. Ma come mai, mio brigante, una di ste dita è di pelle nera? devo essere gelosa? O posso far finta di niente in virtù del grosso brillante gigantesco su quell'altra? Non ti ho detto i propositi perché quest'anno me ne vergogno. Ma siccome con te accanto nulla mi tange, soprattutto il pudore, colmerò il vassoio d'argento della tua curiosità dei buoni propositi che garruli ed impuniti gorgogliano nei miei ventricoli, mio shock da conguaglio di luce elettrica. bacio di buon anno.

Una buona notizia mia scoppiettente Desdemona ! Ho ritrovato le tue tre dita, quelle che ti erano saltate ieri notte dopo che ti avevo detto di andare in giardino ad accendere al Bomba di Maradona per festeggiare il nuovo anno con un botto memorabile, ma mi ero dimenticato di accennarti che avevo tagliato la miccia. Meno male che noi siamo uguali, mia fiamma imperitura, passiamo dall'universale al particolare senza soffermarci ai noiosi dettagli, vero ? Ancora non ti ho chiesto quali sono i tuoi buoni propositi per l'anno nuovo, sai quella lista di cose che vorresti fare per migliorarti (tipo ammazzare la zia Gertrude così mi prendo l'eredità o riprendere con il telefonino quel tuo collega mentre si struscia con la segretaria di vent'anni e poi mandare tutto alla moglie) e allora tu cos'hai in mente mia dama in nero ?

come dimenticare... vedo ancora il mondo sotto una meravigliosa luce verde per i fondi di bottiglia che mi hai infilato negli occhi, mio Othello, e cromatismi straordinari dipingono i miei orizzonti con arcobaleni di benzina residua delle molotov inesplose che hai usato. E' miracolosa la correzione dell'astigmatismo che sei riuscito a darmi, mio oculistico eroe... Gli inservienti che non hanno resistito alla mia bellezza, in ambulanza, mi hanno ricordato te, sai, tutti e tre. E' stato bellissimo trovarti in ognuno di loro. Pazzi d'amore, mi hanno riempito di aghi, che quasi quasi mi innamoravo anche io, ma ora che hai rubato la vergine di ferro per me (a proposito, sono ancora vergine dopo le nostre notti sfrenate, non so come sia possibile, giuro che è un miracolo e che non l'ho fatto apposta) non reggono il confronto gli aghini delle flebo con le pressioni inestirpabili dei chiodi della tua acuminata passione... e perdonami mia sedia elettrica per quei venti chili che ho messo su in quattro giorni. so che speri che da tutti gli squarci che il tuo amore aprirà nelle mie carni bianche fluiscano fiumi di adipe in progressione, ma non verserò altro che sangue. voglio essere pura per te. al grasso penserò dopo, sempre che riesca a trascinarmi fino agli stabilimenti sportivi. non è che mi ci porteresti tu? almeno per i primi otto mesi.

Ti ricordi, mia dolce metà, che durante la nostra luna di miele tra i guerriglieri del Fronte degli Insurrezionalisti Armati ti riempivo gli occhi di schegge di vetro perché non volevo che guardassi nessuno al di fuori di me ? E quando ti ho buttato addosso la pentola dell’acqua bollente perché ero in vena di scherzi e tu che ridevi e ridevi fino a farti venire le lacrime prima che l’ambulanza ti portasse via a sirene spiegate ? Quante cose ci legano ormai e vedrai quante ne ho in serbo per te. Sai ho una sorpresa per te questa notte, ho rubato al Museo della tortura e del martirio un giochino di quelli che piacciono a noi: la Vergine di ferro e i chiodi dentro son tutti belli arrugginiti... Vedrai che effetto che fa con tutto lo zampone e lenticchie che hai mangiato.

(affetta da un senso civico Kantiano che annoia anche me)