Era il 22 ottobre scorso, quando Bin Laden aveva parlato alle telecamere del mondo ripetendo minacce e intimidazioni per i Paesi dell’Occidente che sostengono la crociata afghana. Ed oggi torna, ribadendo tutto e preparandoci a qualcosa che, forse, potrebbe, per l’ennesima volta, dimostrare la forza di chi combatte e ci crede. E’ tanto, troppo tempo che le sue parole arrivano accompagnate dal silenzio dei fatti. Che stia arrivando il momento di vivere un’altra catastrofe, ora come ora certamente evitabile, se da parte dei ‘Grandi’ del mondo ci fosse un impegno diverso nella risoluzione dei problemi che coinvolgono il mondo intero.


Bin Laden si è scagliato contro Berlusconi, il francese Sarkozy e altri esponenti del panorama politico del mondo, “Tutti personaggi che –ritiene lo sceicco. Amano mettersi in mostra all’ombra dei poteri della Casa Bianca. Il popolo dei talebani ha il dovere di essere lasciato in pace perché non ha responsabilità alcuna nelle cause che hanno scatenato la guerra”. E’ lui, solo lui e da solo, a dichiararsi “unico responsabile” degli attentati dell’11 settembre del 2001, affermando che la successiva invasione dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti deve considerarsi ingiusta, perché “ogni attacco, ogni raid ha colpito donne e bambini, uccidendoli”.


L’attentato dell’11 settembre signicava protesta nei confronti dell’alleanza israelo-americana della “nostra gente in Libano e in Palestina.  Io ne sono unico responsabile, il popolo afgano non ne sapeva nulla, e l’America lo sa. L’Europa si è accodata perché non aveva altre alternative se non quella di seguire”.


Marianna Quatraro