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DISABILI FALSI

 

Palermo 2000 disabili falsi, che percepivano la pensione d'invalidità. Chi poi ne ha veramente bisogno non la ottiene. Lo scandalo nasce dal 1990 quindi una truffa da milioni di euro. Sono 38 gli indagati per falsa certificazione.

QUESTO SOLO PER LA CITTA' DI PALERMO E PER IL RESTO D'ITALIA?

 

ASCOLTATE E RIFLETTETE

 

Il ruolo dei media nell'ambito della diffusione delle conoscenze sul riscaldamento globale
 

UNA SCOMODA VERITA

 

Al Gore Nobel per la pace

Oslo ha voluto dare un segnale forte ed appoggiare in maniera evidente Vita di un IO nella settimana per l'ambiente.
Al Gore (e IPCC) sono premio Nobel per la pace 2007 proprio «per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».
Giuro che hanno fatto tutto da soli... controllate il mio cellulare... non ci sono chiamate verso la Norvegia!

E questo è il trailer di Una scomoda verità, il video con cui Al Gore ha vinto l'Oscar e che cerca di far conoscere al mondo le sue colpe.

 

L'AMBIENTE

 

L'Ambente è in pericolo, vi prego cerchiamo di fare qualcosa, come?

Ascoltate attentamente questi tre video e sono convinta che riuscirete a trovare delle soluzioni per salvare il pianeta

 

SAVONA

 

Carbone, cemento, porticciolo turistico. Il futuro savonese è tinto di grigio. Il verde è cosiderato un optional in questa città la cui provincia è fra le più boscose d'Italia (finchè non entrerà in funzione la centrale a biomassa di Ferrania) ma il centro urbano è uno dei più cementificati. (dati Legambiente)

 

GLOOGLE: IL GIGANTE BUONO? PRIMA PARTE

 

Un pò di sana polemica...
Anzi... nemmeno questo... giusto uno spunto per invitare tutti a fare attenzione a quello che ci circonda.
Puntata di Videomarta dedicata a Google, alla sua crescita enorme ed a quello che questo (effettivo) monopolio può comportare.
Questo è il video di Marta ma non dimenticate di fare un salto sul blog per scoprire quali dubbi solleva la giovane webstar.

Prima parte di una doppia puntata di Videomarta.
L'argomento Google era talmente ampio che ho deciso di spezzarlo in due video diversi.
Una veloce carrellata sui motori di ricerca. Da Webcrawler a Lycos, da Excite ad Altavista.
E naturalmente un po' di storia che riguarda il gigante buono.
Dai primi passi della creatura di Sergey Brin e Larry Page alla crescita inarrestabile del più grande motore di ricerca esistente.
Ma vedremo anche come funziona Google. Cos'è il Page Rank e quanto sono importanti i link.
Vedremo come google ha rivoluzionato il panorama ed in che modo è diventato il gigante che oggi conosciamo.
Per chiudere la prima parte con una domanda inquietante...


 

LEZIONE PER I VIDEO

 

Una lezione per i video nel profilo e neo blog e trucchi per nascondere il video e ascoltare solo audio, creare un box e un messaggio

 

 

AMEDEO MINGHI E MIETTA

 

Vattene Amore

 

BOBBY SOLO

 

ELISA E LIGABUE

 

Gli ostacoli del cuore

 

AMEDEO MINGHI

 

DI PIU'

 

FRANCO BATTIATO

 

L'era del Cinghiale bianco

 

 

Il Principe azzuro fugge con lui

Post n°631 pubblicato il 12 Agosto 2008 da universale5
 
Tag: Favole

Recita choc, i genitori s'infuriano

Il Comune ripropone ai bambini le favole di Biancaneve e Cenerentola con un 'cavaliere-tronista' che però sarebbe omosessuale.

San Benedetto del Tronto (Ascoli )Avreste immaginato che il Principe Azzurro, sogno di intere generazioni di ragazze, potesse ritrovarsi a fare il tronista. E, come se non bastasse, diventasse omosessuale? Nel 2008 anche questo è possibile, almeno a San Benedetto del Tronto. Nella località marchigiana tutto è scoppiato al termine della recita teatrale che ha concluso il centro ricreativo estivo, gestito dalla Cooperativa Systema e organizzato dal Comune. Nell’affollato teatro Concordia, stipato di genitori entusiasti armati di telecamere e macchine fotografiche, si esibivano i bambini tra i 4 e i 10 anni. Una recita simpatica, promossa dalle maestre, che voleva ‘modernizzare’ le favole classiche. E così, ecco spuntare sul palco uno splendido Principe Azzurro, seguito da Biancaneve, Cenerentola e altre donzelle festanti. Tutto normale, lì per lì, ma poi è arrivata la sorpresa.

IL PRINCIPE si siede sulla sua bella poltroncina e lascia spazio alle principesse che, come nel programma Uomini e donne di Maria De Filippi, si danno battaglia per conquistare il cuore del nobile. Se già a questo punto c’era chi in platea storceva il naso, l’epilogo ha lasciato ancora più esterrefatti alcuni parenti dei piccoli attori. "Noi ci impegniamo ogni giorno per insegnare ai nostri figli dei valori importanti — sottolina uno di loro, Nicola Perna — poi ti ritrovi in mezzo a una recita del genere". Ma che cosa l’ha sconvolta maggiormente? "Non solo il Principe Azzurro che diventa un tronista; e già non mi è piaciuto per niente. Il top è stato quando alla fine il principe sceglie un uomo ammettendo candidamente: ‘Io sono gay’. Allora ho sospeso le riprese con la telecamera, tanto mi sono sentito offeso".

IL PUNTO focale è uno: il genitore vuole essere l’educatore dei suoi figli, vuole essere lui a insegnare e a condividere valori con il piccolo. Ma è possibile farlo — si chiedono ora le mamme e i papà — quando in un centro estivo stravolgono anche la più semplice delle favole? Domande girate all’assessore alle Politiche sociali del comune di San Benedetto, Loredana Emili. "Non vedo il problema — risponde —. Al termine della rappresentazione ho anche distribuito un questionario per il gradimento e nessuno ha avuto da ridire". Ma lei non trova che sia stata una recita poco educativa? "Assolutamente no. La recita è stata varia, mica incentrata solo sul principe azzurro gay".

MA LE CRITICHE fioccano. "E non perché si sceglie di portare in scena figure gay, ma perché lo si fa senza dialogo con le famiglie, senza pensare che a 4 anni qualcosa possa sfuggire, senza realizzare che i bambini a questa età — conclude Perna — prendono tutto per vero".

 
 
 

Guerra in Georgia, le stime di vittime e rifugiati

Post n°630 pubblicato il 12 Agosto 2008 da universale5
 
Tag: News

Human Rights Watch ha espresso forte preoccupazione per le enormi differenze nelle stime delle vittime, dei feriti e del numero complessivo di profughi.

- Per i russi la guerra in Ossezia del Sud ha fatto finora 1.600 morti tra i civili e 15 morti e 70 feriti tra gli uomini delle forze di interposizione. Lo ha detto in una conferenza stampa il portavoce del ministro degli Esteri. La stima è diminuita rispetto a quella originariamente diffusa mentre secondo altre fonti i morti sarebbero oltre 2.000.

- Il presidente georgiano Mikheil Saakashvili ha dichiarato oggi che il 90 per cento delle vittime georgiane è costituito da civili. In precedenza la Georgia aveva detto che l'80 per cento dei morti è costituito da militari. Fonti governative di ieri in particolare parlavano di 130 morti tra popolazione civile ed esercito e di 1.165 feriti, la maggior parte dei quali colpiti nel corso dei bombardamenti russi sulla Georgia. La Russia però ha escluso di aver colpito i civili.

 

- I rifugiati che hanno attraversato il confine russo sono circa 30.000, 16.000 tra loro hanno ricevuto assistenza umanitaria. La stima è del ministero dell'interno russo.

 
 
 

Bush duro con Mosca: "Inacccettabile"

Post n°629 pubblicato il 12 Agosto 2008 da universale5
 

Il presidente degli Stati Uniti: "Una brutale escalation"

La Russia "sta attuando una brutale escalation in Georgia" e sta tentando di deporre governo democraticamente eletto della Georgia. "Questo è inaccettabile". Lo ha detto il presidente Usa George W. Bush che ha chiesto a Mosca di rispettare gli impegni presi: "Il Governo russo deve invertire rotta deve accettare accordo di pace come primo passo per risoluzione del conflitto".

 

Citando informazioni in suo possesso Bush ha riferito che i jet russi "potrebbero bombardare l'aeroporto civile di Tbilisi". Secondo il presidente americano "va ristabilito lo status quo in vigore nella regione" prima dell'inizio delle ostilità.

 
 
 

Medvedev: "Fine delle operazioni"

Post n°628 pubblicato il 12 Agosto 2008 da universale5
 
Tag: News

Sarkozy è arrivato a Mosca: "La Russia deve mettere la sua potenza al servizio della pace". Dalla Polonia missione diplomatica 'rinforzata' dai capi di stato di Ucraina e dei tre paesi baltici. L'Unhcr: "100.000 sfollati".

Roma, 12 agosto 2008 - Il presidente russo Dmitri Medvedev ha annunciato la fine delle operazioni militari nelle regioni separatiste georgiane, Abkhazia e Ossezia del sud. "Sulla base del vostro rapporto ho deciso di concludere l'operazione per costringere le autorità georgiane alla pace", ha dichiarato il leader del Cremlino durante un incontro con il capo dello Stato maggiore e con il ministro della Difesa. Lo riferiscono le agenzie russe.

 L'annuncio della fine delle operazioni militari russe in Georgia - che Medvedev indica con una formula per sottolinearne la natura di azione di pace - arriva poco prima dell'incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, che tenta una mediazione a nome dell'Ue.
"L'aggressore in Ossezia del Sud è stato punito e ha subito significative perdite", ha detto il presidente russo, che ha ordinato al ministero della Difesa di "distruggere sul nascere eventuali nuovi focolai di violenza".  L'annuncio di Medvedev ha fatto immediatamente impennare la Borsa di Mosca, riferiscono le agenzie stampa russe.

DOPPIA TAPPA PER SARKOZY

La Russia deve "mettere la sua potenza al servizio della pace": lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy al Cremlino, all'inizio dell'incontro con il presidente russo Dmitri Medvedev sulla crisi georgiana; alle prime battute del colloquio sono state ammesse le telecamere della televisione Vesti. Secondo Sarkozy, inoltre, "è normale che la Russia voglia difendere i suoi interessi, gli interessi dei suoi cittadini e dei cittadini russofoni oltre frontiera" ma è anche "normale che la comunità internazionale voglia mantenere la sovranità e l'integrità territoriale della Georgia".
 

Il presidente francese è poi atteso a Tbilisi alle 17.20, mentre una conferenza stampa con Saakashvili è stata fissata alle 18.30: ieri sera Sarkozy aveva affermato di voler "giungere nel più breve tempo possibile ad un accordo far le parti che apra immediatamente la strada alla fine delle ostilità" nell'Ossezia del Sud.

 LA SITUAZIONE SUL CAMPO

Una violentissima esplosione è risuonata in pieno giorno nel centro di Tbilisi, ma il ministero degli interni georgiano ha precisato che l'esplosione udita stamane nel centro di Tbilisi non e' legata a raid aerei russi ma all'attivita' degli artificieri che stanno facendo brillare gli ordigni inesplosi, sganciati dall'aviazione di Mosca nei giorni del conflitto, nella base militare di Vasiani, vicino alla capitale. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Raid dell'Aviazione di Mosca su Gori, in prossimità del confine con l'Ossezia del Sud: numerosi i feriti tra i civili, in fiamme il complesso dell'Università. Ma il numero due dello Stato maggiore russo, Anatoly Nogovizin, durante una conferenza stampa tenuta nella sede di Ria Novosti subito dopo l'annuncio della fine delle operazioni militari russe in Georgia, ha dichiarato che Le truppe russe non sono entrate a Gori e non hanno bombardato la città georgiana, e che "sul territorio della Georgia non sono entrate truppe del contingente di peacekeeping russo" ed ha ammesso che per contrastare l'intervento georgiano in Ossezia del Sud sono state usate "armi ad alta precisione". I militari russi, ha precisato, hanno invece preso "il controllo dell'aeroporto nell'area di Senaki e tutti i centri abitati nella zona di sicurezza di competenza dei peacekeeping" in Abkhazia.

UCCISO GIORNALISTA OLANDESE

Si chiamava Stan Storimans l'operatore della rete televisiva olandese Rtl morto stanotte in un bombardamento nella città georgiana di Gori: lo ha reso noto la stessa emittente sul suo sito Internet, precisando che un secondo giornalista, Jeroen Akkermans, è rimasto ferito a una gamba.
L'incursione aerea russa ha colpito una sala stampa allestita all'ultimo piano dell'edificio che ospita la radiotelevisione di Stato georgiana nella città, oramai abbandonata da quasi tutti i residenti e dagli stessi militari di Tbilisi.
Storimans è il primo giornalista straniero ucciso nel conflitto. Ma oggi stesso, un fotografo della France Presse ha constatato la morte di un collega georgiano e del suo autista, parcheggiati sulla piazza centrale di Gori: la loro automobile è stata colpita da un obice. Con la morte del giornalista olandese, sono in tutto cinque finora i giornalisti e collaboratori di vari media morti in Ossezia del Sud da venerdì.

FRONTE OVEST

Sulla zona superiore delle gole di Kodori sventola la bandiera dell'Abkhazia, sostengono le autorità separatiste della regione. Le forze secessioniste "Abbiamo il controllo della parte superiore delle gole", ha annunciato soddisfatto Sergei Bagapsh, il presidente abkhazo.
In precedenza, le forze abkhaze avevano bombardato il centro di Adzhara, nei pressi delle gole di Kodori.
Bagapsh ha sottolineato che l'offensiva è condotta esclusivamente da forze abkhaze, senza sostegno russo. Fonti militari georgiane riferiscono però alle agenzie moscovite che in Abkhazia i russi hanno riversato un contingente aggiuntivo di 9.000 uomini e 350 autoblindo, a supporto del contingente di interposizione di stanza nella regione.
 

La gola di Kodori era l'unica parte della repubblica separatista dove erano ancora attestate forze georgiane e ieri era giunto un ultimatum da parte russa perché si ritirassero. Mosca ha dispiegato negli ultimi giorni in Abkhazia 9mila soldati e 350 veicoli militari, agli ordini del generale Sergei Chaban. A quanto afferma la televisione georgiana Rustaveli-2, colonne corazzate russe controllano il distretto georgiano di Zugdidi, adiacente all'Abkhazia.

 GLI SFOLLATI

Sono almeno 100.000 le persone sfollate a causa del conflitto fra Georgia e Russia in Ossezia del Sud e in altre regioni georgiane. Lo ha detto oggi l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).

Secondo le cifre fornite dai governi di Russia e Georgia circa 30.000 persone sono fuggite dall'Ossezia del Sud
verso la repubblica russa dell'Ossezia del Nord; inoltre piu' di altri 12.000 sfollati sono rimasti dentro l'Ossezia del Sud. Inoltre, circa 56.000 persone sono fuggite dalla citta' di Gori, in Georgia centrale vicino all'Ossezia del Sud, ha detto un portavoce dell'Unhcr ai giornalisti.

 

MISSIONE COI PREMIER BALTICI

La Polonia lancia una missione diplomatica 'rafforzata' in Georgia. Il presidente Lech Kaczynski volerà in giornata a Tbilisi, facendo prima tappa nei tre Paesi baltici e in Ucraina per prelevare i rispettivi Capi di Stato.
Una missione multilaterale dunque composta da quel che si potrebbe dire lo zoccolo duro dei filo-georgiani o meglio degli anti-russi.
"Prima di puntare per la Georgia, andremo a prendere i presidenti dei Paesi baltici e dell'Ucraina Viktor Yushchenko", ha riferito il capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale Wladyslaw Stasiak.
La missione è partita da Varsavia e 'benedetta' dal presidente Usa George Bush a colloquio con Kaczynski ieri in serata. "Bush ha espresso assoluto sostegno all'iniziativa del presidente Kaczynski", fanno sapere fonti vicine alla presidenza polacca, che sottolineano: "Bush ha molto apprezzato il coraggio.

"ATTACCO PREMEDITATO"

L'attacco russo "era premeditato" e "dopo Gori potrebbe toccare a Tbilisi", avverte il presidente Mikheil Saakashvili. Il presidente georgiano racconta di sentire "gli aerei russi sopra al palazzo presidenziale" e respinge le accuse di Mosca sulle responsabilità per lo scoppio del conflitto aperto: "I russi ci accusano di aver provocato il conflitto, ma in 12 ore hanno mobilitato 500 carri armati e 25mila uomini. La loro aggressione era premeditata. Vogliono rovesciare il potere in Georgia perché non sopportano un governo democratico e indipendente ai loro confini", dice. E aggiunge: "Quel che ci sta accadendo ricorda il '68 in Cecoslovacchia e il '56 in Ungheria. La Russia vuole impadronirsi delle rotte energetiche del Caucaso".




 
 
 

Voi cosa né pensate della GUERRA RUSSIA?

Post n°627 pubblicato il 12 Agosto 2008 da universale5
 

Sono russa, scrivo dalla Russia e mi scuso degli errori in italiano. Non voglio entrare in particolari del problema della guerra i Georgia perche' la questione e' veramente molto complessa e riguarda i problemi etniche, politiche, economiche ecc. Ho deciso di scrivervi per un'altro motivo. Leggendo alcuni articoli e guardando quello che stanno trasmettendo diversi canali televisivi occidentali ho visto che nessuno dice il perche' e' iniziata quella guerra e perche' la Russia ha fatto entrare le proprie truppe in Georgia. A mezzanotte tra il 7 e il 8 di agosto le truppe geogiane hanno cominciato senza nessun preannuncio a bombardare la capitale dell'Ossetia del Sud. Hanno bombardato le case civili, ospedali, scuole e battaglioni dei pacificatori russi che si trovavano per un'accordo internazionale in quella citta'. Da noi, in Russia sono stati interrotti tutte le trasmissioni televisivi per i telegiornali urgenti che sono usciti subito dopo la mezzanotte con questa notizia. La Russia, essendo il garante della pace in quella regione (anche perche' in quella regione abitano tantissimi cittadini russi) ha deciso di far entrare le proprie truppe dopo che sono stati uccisi tantissime donne, bambini e 15 pacificatori russi!!! La citta e' stata distrutta completamente!!! I georgiani non hanno lasciato nessun corridoio per portare da quella zona i feriti bombardando tutte le strade di uscita! Non ho visto questo su nessun canale estero!!! Quello che ho visto e' il Presidente georgiano che parlava in inglese su tutti i telecanali e diceva che i russi hanno invaso la Georgia. Sullo sfondo oltre alla bandiera georgiana - la bandiera della CEE (non si sa pe quale motivo!). E subito a chiedere l'aiuto agli americani! Una provocazione per entrare alla NATO?Qualcuno di voi ha visto quello che dicono i cittadini dell'Ossetia, cioe' quelli che hanno subito la tragedia? Come hanno passato quelli tre giorni nascondendosi negli scantinati senza acqua e cibo e con i bambini in mano? Ho i miei dubbi. Secondo me questo problema lo illustrano solo da una parte, cioe' dalla parte georgiana.

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Gentile Signora. r,
prima di tutto mi permetta di congratularmi per come scrive in italiano. Per quanto concerne la situazione in Ossezia, sono convinto che i mezzi di informazione italiani ed occidentali - salvo poche eccezioni, come il New York Times - non sappiano molto nella situazione nel Caucaso; si vede chiaramente da quello che scrivono e da come scrivono.
Ho potuto leggere invece un buon articolo sul Corriere della Sera ed un ottimo servizio, ricco di informazioni e a mio avviso molto equilibrato, sul New York Times (elettronico) dal titolo "Taunting the Bear".
Credo che, anche per chi non conosce la Storia, leggere l'articolo del NYT sia veramente illuminante.
Ma senza leggere molto, basta solo riflettere un po' e credo che sia palese a tutti la disparità con cui l'Occidente sta trattando le pretese georgiane sull'Ossezia rispetto a come ha trattato la questione del Kossovo.

Ho letto un bel articolo anche  su Panoraama che spiegava le cose come stanno dal dopo  la sparizione della URSS, e, come oggi descritta da Natalia, ma la storpiatura "mondiale" dell'informazione è incominciata !

Non è possibile che solo alcuni abbiano udito dei bombardamenti della Georgia su queto pezzo di terra di 70 000 persone. Anche se c'erano dei secessionisti un tale bombardamento non è giustificabile. Come stupirsi allora dell'intervento russo  ? Tutte le guerre cominciano quasio in questo modo, come anche in Africa, ove c'è un colpo di stato ogni 6 mesi di quà o di là:
Sempre per la stessa ragione, a turno vogliono il loro pezzo di "potere".

Uno, o un gruppo,  vuole la sua "parte"  di potere,  e la storia non finisce più, oggi in Georgia. Abbiamo esempi a decine.

Anche riflettendo sulla Cina con tutti questi deliri di "democrazia"  e rispetti dei diritti umani, per altro giustamente richiesti.
Ma siamo sicuri che questa "rivoluzione" deve avvenire con i ricatti di politichesi in generale di sinistra, quali cercano  visibilità, in cosi' poco tempo per un paese di quasi un mldo e mezzo di persone ?

Lo sà questa gente che la Cina è composta da centinaia di queste regioni più o meno in cerca di "indipendenza", che non hanno niente a che vedere  tra loro ne culturalmente ne con la religione, o con il modo di vivere ?

E se domani gli occidentali si mettono in testa di sostenere alcune etnie, o gruppi, o regioni cinesi,  come oggi il Tibet,  cosa succederà ?

Provocheranno le stesse ritorsioni  quali siamo oggi testimoni, a scala cento volte più grande. La democrazia non si fà solo con parole, o a l'occasione dei giochi olimpici. Ci vuole tempo e qualche generazione in più !

A volte anche un pugno di ferro. Abbiamo un recente esempio con la Jugoslavia dopo Tito. Sembra che non basti !

Gli occidentali farebbero bene a risolvere prima i loro problemi davanti la loro porta !

Conosco abbastanza la mentalità russa quando si tratta di Patria - Rodina - così differente dalla nostra ,e quindi comprendo la difesa di ufficio fatta da Natalia dei bombardamenti russi sulla Georgia. Nell'intricato puzzle del Caucaso che ha sempre visto la Russia combattere contro le diverse realtà di quell'area per impedire che nascesse una nazione abbastanza forte da tenerle testa , si dovrebbe ricordare , per onestà, che l'Ossezia del Sud fa parte della Georgia e non della Russia . La presenza dei soldati russi - chiamarli pacificatori mi sembra una involontaria ironia - è stata imposta da Mosca per " difendere " i cittadini di etnia russa e sopratutto per favorire il distacco dell'Ossezia del Sud annettendola alla Russia.
Tutte le  Repubbliche del ex URSS - europee ed asiatiche  - hanno quote più o meno rilevanti di cittadini di etnia russa lì inviate all'epoca della colonizzazione prima russa e poi sovietica , ma non mi risulta che siano presenti soldati russi " pacificatori "
Io non sono in grado di dire se è meglio che questa regione sia annessa alla Russia o no, però il vero problema è questo .
Infine c'è da considerare che la Russia vuole di nuovo diventare una superpotenza militare e questa è sembrata a Putin una buona occasione per muoversi in questa direzione.
Dasvidania Natalia

Ho trovato una lettera che ha scritto una donna Russia a riguardo sulla GUERRA del suo Paese.

L'ho fatto perché penso sia giusto sapere i loro pensieri sulla guerra.

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In più ho messo alcune risposte degl'italiani

 
 
 
 
 

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Questa volta si affrontano le reti sociali, da Meetup a Facebook, passando per i social network verticali ed i microblogging.

 
 

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Quarta puntata di "A lezione di web con Videomarta".

Iniziamo a vedere come partecipare alla vita della rete, come dare e ricevere notizie. Il caso Wikipedia. Bufale on line e autogestione della blogosfera.

 

BLOG. COME SI CREA, COME SI GESTISCE

 

Primo video del nuovo progetto "A lezione di web con Videomarta".

Realizzato dallo staff di Videomarta in collaborazione con Moltomedia e TgCom.

Si comincia dalla creazione e dalla gestione di un blog.

Piccoli consigli e suggerimenti.

 

BLOG: VIDEO E FOTO, DOVE E COME TROVARLI

 

Nella seconda puntata di Videomarta impariamo ad inserire video e foto nel nostro blog. Dove trovarle, come inserirle, come gestirle. Ulteriore passo per diventare blogger di successo.

 

DIVENTARE VIDEOBLOGGER

 

Terza puntata di "A lezione di web con Videomarta".

Oggi scopriamo come diventare videoblogger. Come caricare un video su una piattaforma di videosharing e poi inserirlo nel nostro blog. Ma prima ancora vediamo qualche consiglio di Marta su come realizzare un video che funzioni in rete.

 

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