CORTESEMENTE CHIEDO A TUTTI O QUASI
Quello che scrivo qui,nel mio blog,sono parti della mia esistenza. Sono frasi,parole,discorsi,giornate vissute e che vivrò. Tutto questo è legato ad una persona a me molto speciale,a ciò che ha inciso e che incide ogni giorno interiormente ed esteriormente sul mio corpo. Copiare ciò che scrivo non avrebbe alcun senso e se mai lo dovete fare,gentilmente chiedetemi il consenso,citandone quantomeno la fonte. Per quanto riguarda le immagini,queste si trovano tranquillamente nel weeb e,pertanto,non mi appartiene il loro diritto; qualora i proprietari ne reclamassero l'appartenenza,provvederò nell'immediato o quanto prima di rimuoverle. Sawij.
UNA CREDENZA SULLA BASE DI UN MIO INSUCESSO
Quando mi astengo dallo scegliere,mi astengo consapevolmente,dal vivere la vita che vorrei. Seguo la mia via,per potermi realizzare pienamente,a volte è come se scalassi una montagna,fino a che non l'ho fatto,ignoro che gli sforzi che ciò comportano,accentueranno la soddisfazione che proverò nel raggiungere la cima. Più gli sforzi sono grandi,più intensa sarà la gioia,e più a lungo resterà incisa in me. Sawij.
LA MIA SCELTA
Quante volte nel mezzo dei miei grandi o piccoli crocevia della mia esistenza,anni,vita,avevo malauguratamente optato per la via più banale,semplice,quando l'altra avrebbe potuto rivelarsi forse meravigliosa. Ora io dispongo di una forza che mi accompagnerà per il resto della vita. Il cammino che mi conduceva alla felicità,richiede di rinunciare alla felicità stessa,solo così posso raggiungere l'esigenza della mia profonda volontà. Sawij.
Post n°150 pubblicato il 29 Giugno 2012 da sawij.1
Ho un'irrefrenabile voglia di lui mi sento come se fossi alla guida di un camion pilotato da un bambino capriccioso Sento una talpa cieca scorrermi lungo tutta la colonna vertebrale mi lecco la pelle bianca color del latte più morbida della seta cinese Affino il mio cuore per grattar via la ruggine mentre con le bita lui scava dentro me Sawij
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Post n°149 pubblicato il 24 Giugno 2012 da sawij.1
... Augusto era per Valentina la sua enciclopedia personale,dove e quando lei voleva approfondire un'argomento,storico,di attualità,chiedeva ad Augusto,lui non conosceva solo l'Italia e la sua storia,ma tutto il mondo,antico,storico sino ai giorni prsenti,attuali. Valentina trovava in Augusto tutto il nutrimento di cui lei aveva bisogno,attraverso la sua voce,come nenia,Augusto la rifacceva nuovamente vivere. Lo ascoltava per ore,spesso lo obbligava a parlare,e quando si fermava e restava in silenzio,Valentina chiedeva,chiedeva perchè Vale odiava che tra loro ci fossero degli spazi vuoti,era anche questo il loro modo di amarsi anche attraverso domande o attraverso risposte. Una cosa certa però rimane,ed è comunque accertato :- L'antichità è esistita! e con essa anche i suoi drammatici eventi che ne hanno avuto luogo. Augusto a questo non potè ribattere in maniera semplice,Valentina aveva detto una grande cosa :- Noi tutti raccontiamo ciò che ci è stato insegnato,tramandato,sia essa verità o bugia. Abbiamo la certezza che millenni di anni fa,esisteva un mondo antico,fatto di un popolo che era alla ricerca di una terra fertile,innoltrandosi in un territorio da incubo... Dove spesso contava solo uccidere o essere uccisi,ma anche questo amore mio era un pilastro per costruire una potenza,non molto lontana dalla realtà attuale. Allora Valentina gli rispose :- Tutti gli uomini che popolano questo mondo altro non sono che esseri umani e,almeno come tali dovremmo comportarci,tutti siamo nati per varie forme di grandezza ma,alla fine tutti commettiamo terribili errori ma, Augusto quello che mi fa più male è vedere che le lezioni prese in detterminati periodi,non sono mai state tenute in considerazione nei periodi successivi da nessuno,tantomeno dai diretti interressati di un tempo fino a qui ed ora. Alcuni dominarono chiaramente l'antica scena di Roma più che in qualsiasi altro periodo storico... molti, e tra questi Cesare e Alessandro Magno,con il loro esempio ispirarono il proprio popolo e diedero a mio parere una "forma eterna" ad esso. |
Post n°148 pubblicato il 22 Giugno 2012 da sawij.1
Augusto conosceva molto bene quel luogo,e tutti i percorsi al suo interno,d'un tratto prese Valentina per mano,attirandola a se,e baciandola e si misero a camminare... :- Vieni amore,non resisto. Cominciarono a camminare con passo spedito,schivando i turisti che incontravano sul loro cammino,ad un certo punto,dopo scale,e percorsi tracciati,Augusto svoltò dentro un cunnicolo, :- Amore devi scavalcare la transenna,ancora poco e...sorpresa! Valentina non capiva,ma sentiva dei strani brividi dentro di se,aveva capito che Augusto voleva da lei qualcosa di diverso.
Era eccitata,impaurira allo stesso tempo,temeva che qualche guida,guardiano,li scoprisse. Augusto la lesse nel pensiero e sorridendo :- No amore,qui nessuno ci vedrà,stai tranquilla,fidati di me! Arrivarono in un cunnicolo stretto e buio,Augusto si fermò e con lui anche Valentina. Le prese il viso tra le mani,cominciò a baciarla,a leccargli il collo,con le mani le alzò il vestito,da sotto il reggiseno sentì i suoi piccoli seni che avevano già i capezzoli duri,lo alzò ancora di più,scese con la testa e con la punta della lingua cominciò a stuzzicarne uno poi, passò a quell'altro,rispondevano bene al richiamo di lui,ancora,e ancora,mentre Valentina si posava con la schiena alla parete,gemeva,lo desiderava,allora Augusto le fece scivolare il perizoma,era eccitatissima,al contatto Valentina urlò,allargò di più le gambe...si ,era l'invito. Augusto non attese un secondo invito,con le dita penetrò quel bocciolo umido,invitante,bollente. Continuavano a baciarsi,a gridare,dimenticandosi che qualcuno potesse sentirli o vederli. Valentina slacciò i pantaloni ad Augusto,la sua erezione era di marmo si, "quel marmo bianco" che aveva prima immaginato essere il Collosseo... ed alzò una gamba avvinghiandola al fianco di Augusto,per accoglierlo dentro al suo cunnicolo... |
Post n°147 pubblicato il 18 Giugno 2012 da sawij.1
... Arrivarono al civico X97XX un residence tranquillo che si affacciava proprio sul Colosseo. Solita routine in reception,salirono in camera,posarono i bagagli,il tempo di stringersi,baciarsi,respirarsi... viversi e,scesero a far colazione. Valentina era come una bambina,osservava,immagazzinava nella sua testa tutto ciò che vedeva,riusciva a restare a bocca aperta per ciò che gli passava davanti agl'occhi,vedere l'arte degli "antenati romani",cominciarono a far colazione,dove di fronte a loro c'era la storia che,sentiva,guardava,il Colosseo,prima di tutto per lei quel luogo emanava "sacralità",fierezza e vita :- Panem et circenses,cosa utile al popolo,costruito non solo per l'ego degli Imperatori ma,per rendere ommaggio al popolo... Popolo Sovrano :- SPQR. Nella testa di Valentina,un ritorno indietro nel tempo,da quel tavolo di un bar,poteva vedere le arcate o archi del Colosseo ed immaginava quando all'interno di ognuno di essi,c'erano le statue in marmo,ognuna diversa dall'altra,e lei,riviveva quel Colosseo,splendidamente di marmo bianco,mattone dopo mattone,lastra dopo lastra e,nel mentre,un pò di tristezza velò il suo volto. Augusto s'accorse di tutto questo,gli diede un bacio per rassicurarla e riportarla alla realtà :- Vale,amore,è pur vero che sei sensibile e romantica ma,davanti all'evoluzione nulla possiamo fare se non ,ammirare quello che di quel tempo ci è rimasto ancor oggi a parlarci e confermarci di un popolo che ha dato vita a maestri artistici e architettonici di un'importanza e bravura innimmaginabile,la dove credo pochi riuscirebbero ad arrivare oggi,malgrado tutti gli studi. Valentina sorrise ma,non vedeva le persone attuali,riviveva Roma antica,riviveva le tonache,gli Imperatori,il Popolo... Valentina oramai era in un'altro mondo ma,consapevole di dar vita a tutto ciò dentro di lei,pur trovandosi all'esterno. Augusto cominciò a fargli delle foto,a fotografare l'esterno del Colosseo,le arcate,fotografarlo da varie angolazioni e vedute,inserendo sempre Valentina,all'interno per quanto possibile di esse. Mentre si avviavano verso l'entrata,per fare i biglietti,Vale disse :- Amore,parlami di questo luogo,fammi vivere in questo posto.... Augusto conosceva bene l'antica storia di Roma,sino ai giorni attuali.... |
Post n°146 pubblicato il 15 Giugno 2012 da sawij.1
... Ormai era palese l'amore che c'era tra Augusto e Valentina,loro si amavano,sopra tutto e tutti. Augusto per un suo progetto personale decise di regalare a Valentina un soggiorno di 15 giorni a Roma,a lui,questo viaggio serviva per recuperare dei proggetti che poi avrebbe riportato alla luce e,amando Valentina e sapendo che a Roma non c'era mai stata,la portò con sè. L'aereo partiva da Venezia alle 07.36 ed atterrava a Fiumicino alle 08.45. L'emozione di Valentina era assai evidente,dagl'occhi lucidi,ai brividi sulla pelle. Stringeva forte la mano di Augusto e continuava a ripetergli :- Amore,grazie,non posso crederci! Sono a Roma! Un sogno lungo una vita... Grazie amore mio,grazie... Augusto ricambiava stringendola forte,baciandola,guardandola in quegl'occhi e,capiva,percepiva tutta la sua gratitudine che Valentina aveva per lui. Lui,che era stanco di viaggiare in lungo ed in largo il mondo,lui che non aveva mai ringraziato nessuno per avergli permesso o concesso "quel viaggio" lui,che attraverso la semplicità di questa donna imparava la gratitudine,imparava che dire grazie non è poi così imbarazzante. Atterrarono a Fiumicino,passarono i vari controlli,e finalmente era fuori. Augusto fermò un taxi :- Prego signori dove devo portarvi?...Augusto rispose :- Piazza del Colosseo X97XX,il tassista caricò le valige,salirono e partirono. Valentina continuava a stringere forte la mano di Augusto ogni volta che vedeva qualcosa che,fuori dal finestrino la emozionava,e stringeva più forte,Augusto intuiva guardandola che l'emozione era forte e,che le era entrata dentro,l'aveva trapassata. Capiva sempre più che era una donna speciale,una donna "spirituale" ed il tempo gli aveva dato ragione,lei,così semplice,riusciva a dagli risposte che spesso a lui sembravano inverosimili da trovare e,Valentina ci riusciva,lei viveva le cose con tale gratitudine e rispetto da poter andare ben oltre....... |
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