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Non credetegli/Silvio Berlusconi

Post n°277 pubblicato il 24 Novembre 2013 da MANonTHEmoonMilano
 

Ieri nuovo attacco di Silvio Berlusconi contro tutto e tutti alla rinfusa.

Non credetegli.

"I servizi sociali? Una umiliazione", no una opportunità.

Per come ha gestito l'Italia in questi venti anni non gli farei nemmeno pulire i cessi, si otturerebbero e la merda galleggerebbe ovunque.

Siccome ogni tanto "puntualizzo" per quei mentecatti che hanno la memoria corta e che continuano a votarlo in quanto "perseguitato dalle toghe rosse", ecco a voi come stanno le cose, cavoli vostri (e nostri se ancora gli credete):

1) Ruby non è la figlia di Mubarak ma solo una puttanella minorenne (all'epoca dei fatti) e tutti lo sapevano! Se non fosse così due allarmi:

Primo: ognuno di noi può entrare nella casa del premier senza sapere chi sia veramente, quindi la sicurezza del paese è realmente in pericolo

Secondo: abbiamo una persona che dirige il paese facilmente ricattabile.

Ergo: siccome non siamo imbecilli, qualunque sia la sentenza di giudici o decadenze varie, Berlusconi (e soci) andavano con puttane non maggiorenni e dunque va condannato non solo dal punto di vista giudiziario, ma anche moralmente.

2) Berlusconi è un evasore fiscale, seriale aggiungerei. Non è vero che non sapeva nulla, anzi ha cambiato delle leggi apposta per fare in modo da non venire mai condannato. Questo fa andare in bestia chiunque veda prelevare dal proprio stipendio una quota (giustamente) da pagare all'erario. Quindi la decadenza (una tiritera che dura da mesi per una legge, la Severino, che ha votato anche il suo gruppo parlamentare)

3) E' impresentabile: "La crisi è una cosa psicologica". Infatti siamo tutti matti perchè di lavoro non ce ne è più e non si arriva alla fine del mese. Basterebbe solo questo, ma noi abbiamo la memoria corta.

Le sue bugie hanno veramente stancato le persone di media intelligenza e dunque anche me.

Non lo sopporto più, ma evidentemente quel mentecatto fa leva su un buon venti per cento di ignoranti, beceri e cretini che non si rendono conto dei danni che lui e la sua cricca di imbecilli (Brunetta, Santanchè ecc. ecc.). Lo volete? Portatevelo ad Antigua e andateci anche voi.

Rinfreschiamo inoltre la memoria:

Dice il Cavaliere agli italiani: «Siete certamente consapevoli che siamo precipitati in una crisi economica senza precedenti, in una depressione che uccide le aziende, che toglie lavoro ai giovani, che angoscia i genitori, che minaccia il nostro benessere… Il peso dello Stato, delle tasse, della spesa pubblica è eccessivo: occorre imboccare la strada maestra del liberalismo… ». Berlusconi parla come un passante, non come il presidente del Consiglio che solo dal 2001 ad oggi ha governato il Paese per ben otto anni. I risultati economici dei suoi due governi sono stati rovinosi.

La seconda è quella della magistratura come contropotere senza responsabilità:

A quali «fonti» abbia attinto il Cavaliere è un vero mistero. La Costituzione prevede che «i giudici rispondono soltanto alla legge» (articolo 101), che spettano al Csm «secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati (articolo 105), ma che «il ministro della Giustizia ha facoltà di promuovere l’azione disciplinamentre per altri 2 il procedimento è solo agli inizi (Ruby 2 e compravendita dei senatori a Napoli). Quanto alla condanna definitiva sui diritti tv Mediaset, la sentenza non è politica, poiché si riferisce a fatti che precedono la discesa in campo, e non c’è stata alcuna sottrazione al «giudice naturale ».

 

La terza è la solita barzelletta sulla caduta del governo nel 1994 per un avviso di garanzia. Non era un avviso di garanzia, era un invito a comparire, ed è stato recapitato in estate mentre il governo è caduto in inverno quando la Lega ha tolto la fiducia al Cavaliere a causa della riforma delle pensioni proposta dal suo esecutivo.

La quarta è il numero di processi (28, non 51). Poi c’è la bufala dell’evasione inesistente:

L’evasione fiscale, con la quale il gruppo Mediaset ha creato fondi neri necessari al pagamento di tangenti, non è affatto «inesistente». Secondo i giudici, che l’hanno confermato in tre gradi di giudizio, la frode fiscale effettivamente sanzionata si riferisce al biennio 2002/2003, ed ammonta a 7 milioni di euro. Ma quella originariamente contestata era pari a 370 milioni di dollari, perché risaliva indietro fino agli anni ’80. Se questa imputazione è caduta è solo grazie, ancora una volta, alle leggi ad personam, che hanno fatto cadere le accuse di appropriazione indebita e di falso in bilancio. Ma la frode fiscale, ormai, è “res iudicata”. Se questo è un innocente. 

 

Infine, ci sono i valori di Forza Italia:

Sul «valore della famiglia» come caposaldo etico-morale dei valori forzisti, la sentenza di condanna in primo grado per prostituzione minorile patita dal Cavaliere per la vicenda di Ruby, la «nipote di Mubarak », sembra raccontare tutt’altra storia. E non si tratta di intrusione nella vita privata, ma del dovere di un uomo pubblico di rendere conto dei propri comportamenti, soprattutto quando questi rivelano l’abuso e la dismisura. Sulla «tolleranza verso gli avversari», a parte la sterminata letteratura sui «comunisti che coltivano l’odio e l’invidia sociale» e i numerosi «editti» emessi per cacciare dalla Rai i vari Biagi, Santoro e Luttazzi, fa fede una frase memorabile che proprio Berlusconi pronunciò il 6 aprile 2006, all’assemblea di Confcommercio: «Non credo che ci siano in giro così tanti coglioni che votano per la sinistra…». Questo perché, oggi come allora, Forza Italia è «il partito dei moderati ». L’eterno ritorno. O, forse, l’eterno riposo.

 

 

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