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« Il ricordo di Pino Danie...Cosa devono fare i Gover... »

Siamo tutti Charlie con il culo degli altri

Post n°397 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da MANonTHEmoonMilano
 
Tag: charlie

Quello che è accaduto ieri è tremendo, un massacro militare premeditato su un obiettivo sensibile, che ha sdegnato il mondo.

Adesso però leggo in continuazione l'hastag #iosonocharlie o #jesuischarlie.

Cioè io sono Charlie, nel senso del nome del giornale francese che ha vissuto la sua effimera gloria con vignette di dubbio gusto (se ancora ne esiste uno) e provocatorie nei confronti di Maometto e dell'Islam.

L'Italia, il paese dei distinguo, così come il resto del mondo a dire il vero, ha i suoi politically correct da sempre.

Perchè quindi prendere di mira l'Islam e dire: "Bravi!"?

Sarebbe stato uguale prendere per il sedere Cristo, la Madonna o altre religioni comunemente accettate?

Vado controcorrente, ma è solo per spiegare un concetto: quando non tocca noi, o qualcusa di riconoscibile in noi, ci indignamo e reagiamo (magari non sparando, ma spesso assassinando comunque socialmente i responsabili). Quando tocca all'Islam abbiamo diritto di fare satira e non pensiamo che potrebbe essere il pretesto per alcuni per reagire in maniera, comunque, sbagliata non rispettando il credo altrui.

Spesso la satira è concepita come un pugno nello stomaco, è crudele, feroce, forte e irriverente: se no non sarebbe tale.

Ma cosa succederebbe se la usassimo contro quella che crediamo sia il buon gusto. E cosa è il buon gusto.

Vi do una serie di pugni negli addominali, un po come faceva Houdini. Vediamo se vi piacciono.

Muore Pino Daniele: tutti piangono, grande Pino ecc. ecc.

La vignetta che immagino è questa: il sindaco di Napoli che dice "per onorare la memoria di Pino Daniele nella giornata di domani verrà celebrato un minuto di scippi e borseggi".

Secondo me si scatenerebbe la guerra dicendo: "razzisti, siete contro i meridionali ecc."

Oppure ancora, vi ricordate di Pessotto e della sua storia:

Una vignetta con Pessotto che dice "Vola solo chi osa farlo"

Si scatenerebbe l'inferno, così come è successo ai tifosi del Torino che hanno gridato contro di lui: "AMMAZZATI!"

Oppure:

- 2006, Calciopoli, esterno giorno. Vignetta con Pessotto che sta per cadere sull'auto di Bettega, mentre pensa "adesso fischia il rigore"- 

Parleremmo sicuramente non di satira ma di cattivo gusto ecc. ecc.

I distinguo si sprecherebbero, ma quale sarebbe la reale differenza con le vignette francesi?

O anche pillole di Jenus, che umilia pubblicamente la religione in se, non solo quella cristiana...

Insomma ce ne sarebbe da scrivere.

La realtà supera la fantasia.

Marine Le Pen. "Serve la pena di morte. L'attentato si poteva evitare". Chiudendo prima Charlie Hebdo e giustiziando i giornalisti?

Quindi c'è ben poco da ridere.

Qualche imbecille ha copiata la frase di Andreotti su Ambrosoli: "Se la andavano cercando!". Ma quella non era vignetta, era una frase detta davvero.

Se qualcuno l'avesse pubblicata come tale cosa sarebbe accaduto?

Oppure:  Cragnotti e Tanzi che giocano a Monopoli con i soldi dei contribuenti? Avrebbe fatto ridere o incazzare...o peggio ancora riflettere?

O ancora: pensiamo al Parma del gioielliere albanese, con i giocatori che scappano su un gommone verso Tirana. Ci avrebbero detto: "razzisti!"

Oppure toccare il Papa che mentre legge il Vangelo, sbaglia una frase e spara un porcone. Cosa sarebbe accaduto? Rivolta totale.

Insomma io non mi sento Charlie, mi spiace.

Sento che ognuno può fare la satira su ciò che vuole, è libero di farlo e non per questo deve essere ucciso. Allo stesso tempo non è vero che è possibile fare satira su tutto: un prezzo da pagare purtroppo c'è sempre.

E a pagarlo è sempre chi diffonde una qualsiasi idea.

Alan Paul Panassiti

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Un blog di: MANonTHEmoonMilano
Data di creazione: 30/12/2009
 
 

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