Un attore in scena

L'amore per la qualità delle cose

 

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Messaggi di Gennaio 2014

Dopo l'assurdo scambio Vucinic-Guarin/lettera di Paolo Rossi a Thohir

Post n°326 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da MANonTHEmoonMilano
 

Il comico e interista Paolo Rossi scrive una lettera a Thoir:
"La serata della finale di Champions League, il 22 maggio 2010, io recitavo al Piccolo. Con clamore sui giornali anticipai lo spettacolo di un’ora e mezza per poter fare vedere al pubblico la finale di Madrid. In realtà anche io ero molto coinvolto da questa cosa. Però avevo timore, perché il 5 maggio 2002 ero proprio al Piccolo. Allora, però, ritardai lo spettacolo di mezz’ora perché non riuscivo a riprendermi. Grande fu lo stupore perché in sala la metà della gente aveva sciarpe e bandiere per andare poi in Piazza Duomo a vedersi Inter-Bayern sul maxi schermo. Guardai la finale nei camerini grazie a una piccola tv gentilmente fornita dall’organizzatore. Fu una serata bellissima e indecifrabile al tempo stesso. Camminavo per le vie di Milano e avevo una strana sensazione. Vedevo i ragazzi di 17-18 anni fare festa, io era più di 40 anni che aspettavo... Ci rimasi quasi male. Camminavo da solo. Andai fino in Piazza Duomo a vedere, in disparte, la gente che impazziva. Poi mi diressi verso casa, in Porta Romana. Eppure sentivo che stavo dimenticando qualcosa. 

Soprassalto - Alle 6 del mattino mi svegliai di soprassalto. Mi stavo dimenticando una promessa fatta a mia mamma, mancata qualche anno prima. Mi aveva chiesto: «Se dovesse capitarmi qualcosa e l’Inter dovesse vincere la Champions, ricordati di portarmi un ricordo di quella serata». Mia mamma era più di un ultras. L’ultima partita che vide a San Siro fu un Inter-Borussia Moenchengladbach di coppa Uefa. Era con me ai popolari. A un certo punto la vidi schiaffeggiare un tedesco. «Mi ha insultato» si giustificò. E io: «Ma se non conosci nemmeno la sua lingua…». Da quel giorno, quando giocava l’Inter, l’ho sempre tenuta a casa. Soffriva troppo allo stadio. Con il ricordo di quella promessa, alle otto uscii di casa per andare da lei. Per strada c’erano tutti i residui dei festeggiamenti. I ragazzini andavano in giro con la sciarpa nerazzurra al collo. Ma mi colpì una figura, in particolare. All’orizzonte mi apparve un ragazzo, barcollante, con bandiera e sciarpa, visibilmente euforico. Si avvicinò. E, dopo avermi riconosciuto, gridò: «Campioni! Campioni! Dove sono gli altri?». «La festa è finita» gli risposi. E gli domandai: «Hai visto baracchini che vendono bandiere, sciarpe o gadget dell’Inter? Perché ho fatto una promessa a una persona che non c’è più». Lui si sfilò la sciarpa dal collo: «Questa è stata a Madrid, sono appena tornato. E’ tua!». 

A Lambrate - Con la sciarpa al collo, andai al cimitero di Lambrate. Comprai delle margherite e la nascosi dietro ai fiori, non mi sembrava opportuno entrare in quel luogo come allo stadio. Mantenni la promessa fatta a mia mamma. Legai la sciarpa intorno alla sua foto. Ero imbarazzato. Mentre mi alzai, alla mia destra vidi un signore che stava piantando una bandiera dell’Inter di fronte a una tomba. Mi sorrise. C’era tanto nerazzurro al cimitero e il mio imbarazzo iniziale si trasformò in una risata quando vidi una Coppa dei Campioni gonfiabile attaccata all’ala di un angelo di un monumento funebre. Per me quel giorno in qualche modo è stato l’apice del calcio romantico. Oggi mi fermo a guardare i ragazzini che giocano proprio con quello spirito. Moratti questa storia la conosce già. Ora spero che il signor Thohir la legga per capire che cosa vuol dire essere interisti. Perché se l’atletica è uno sport, il calcio è una metafora della vita".

 
 
 

Il dialogo tra scettico e credente

Post n°325 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da MANonTHEmoonMilano
 

 

Per quanto persuasivi possano apparire gli argomenti per dimostrare l'esistenza di Dio fondati sulla cosmologia o sulla presenza di un ordine nel mondo della natura, si tratta pur sempre di prove molto indirette. Taluni, però, affermano che la presenza di Dio si manifesta, attraverso i miracoli, direttamente nel mondo. Tutte le grandi religioni danno testimonianza di miracoli avvenuti in passato, come si può agevolmente vedere leggendo la Bibbia; e anche oggi, di quando in quando, si grida al miracolo.

Se vogliamo cercare di valutare il peso ditali testimonianze occorre in primo luogo, stabilire con precisione che cosa s'intende con questo termine, "miracolo": infatti, a questo proposito non vi è affatto unanimità di opinioni. Non diciamo forse "un miracolo della scienza moderna" senza per questo accennare ad alcunché di preternaturale, ma solo per suscitare un'impressione di qualcosa d'insolito e di spettacolare? Secondo Tommaso d'Aquino, un miracolo è "ciò che avviene per intervento divino scostandosi dall'ordine normale delle cose". Noi diremmo, dunque, che un miracolo costituisce una violazione delle leggi di natura che avviene a opera di Dio. In altri termini, Dio interviene direttamente nel funzionamento del Suo mondo e ne modifica qualcosa violando le regole da Lui stesso create. Se davvero potessimo essere certi che i miracoli avvengono, disporremmo di una prova inconfutabile sia dell'esistenza di Dio sia del Suo interessamento a questo mondo.

Il termine, comunque, ha anche un'accezione più lata: parliamo di persone "sfuggite per miracolo" a qualche disgrazia, che magari per questo si convincono dell'esistenza della bontà di Dio. L'unico sopravvissuto di un disastro aereo reputerà miracolosa la sua sopravvivenza, sebbene in tal caso lo stesso evento miracoloso abbia significato l'inutile morte di tutti gli altri passeggeri.

Questa fideistica interpretazione degli avvenimenti fuor dell'ordinario rientra in una categoria diversa in quanto non contempla la violazione esplicita delle leggi di natura. Nessuno infatti penserà mai che il fatto che da un disastro aereo sia sopravvissuta una sola persona comporti una temporanea sospensione delle leggi della fisica: si tratta solo di una coincidenza; insolita, sì, ma pur sempre nell'ambito del normale funzionamento dei processi fisici. Ci lanciamo con il paracadute, il paracadute non si apre ma cadiamo dritto sopra un pagliaio: abbiamo avuto fortuna, e basta. Non c'è bisogno di tirare in ballo un intervento diretto di Dio.

Coloro che vedono la mano di Dio nelle coincidenze improbabili, negli interventi provvidenziali, non fanno che interpretare eventi del tutto naturali, per quanto insoliti, in modo teistico. Tuttavia, per quanto convinto possa essere il fortunato mortale in questione, non possiamo certo inferire l'esistenza di Dio da eventi come questi. Vinciamo una grossa somma al totocalcio: accontentiamoci della riflessione che, date le regole del gioco, qualcuno deve pur vincere. Perché il soldato che, invocando l'aiuto divino, uccide i suoi nemici in battaglia, non si chiede dov'era Dio quando L'invocavano i soldati nemici?

 

   Credente: Io credo che i miracoli dimostrino in modo lampante l'esistenza di Dio.

   Scettico: In quanto a me, non ho capito bene cosa dovrebbe essere un miracolo.

   Credente: Ebbene, qualcosa di straordinario, d'imprevedibile.

   Scettico: Quale ad esempio la caduta di una grossa meteorite, e l'eruzione di un vulcano? Si tratta forse di eventi miracolosi?

   Credente: Ma no. Si tratta di fenomeni naturali. I miracoli sono soprannaturali.

   Scettico: In che senso, esattamente, impiega il termine "soprannaturale"? Mi pare lo usi come sinonimo di "miracoloso" (consulta un buon dizionario.) Ah, sì, senta: "Soprannaturale: che si manifesta al di fuori dell'ordine normale della natura". Uhm. Dipende da cosa s'intende per "normale", immagino.

   Credente: Bè, una cosa che ci è familiare, che conosciamo bene.

   Scettico: I nostri antenati, dunque, non avendo familiarità né conoscendo l'elettromagnetismo, avrebbero ritenute miracolose una dinamo o una radio.

   Credente: Bè, sì, forse: ma a torto, perché noi sappiamo che funzionano secondo le leggi di natura. Un evento veramente soprannaturale, invece, non ha una causa riconducibile ad alcuna legge di natura, sia essa nota o ignota.

   Scettico: Ho l'impressione che ci sia qualche cosa che non va, in questa definizione. Come facciamo a sapere quali leggi ci possono essere sconosciute? Magari esistono leggi stranissime che non conosciamo perché non ci è mai capitato di trovarcele sotto gli occhi. Supponiamo di vedere un sasso che galleggia nell'aria. Direbbe che è un miracolo?

   Credente: Mah, dipende... Prima dovrei essere sicuro che non ho una allucinazione, o che magari non c'è sotto qualche trucco.

   Scettico: Ma forse esistono processi naturali della cui esistenza nemmeno sospettiamo e che inducono superallucinazioni.

   Credente: O magari tutto quanto percepiamo è allucinazione, o illusione che dir si voglia. A questo punto possiamo anche smettere di discutere e andare ciascuno per la sua strada.

   Scettico: Ah, no, lasciamo perdere questo tipo di cose. Però, tornando al sasso che vola, come si fa a essere sicuri che non ci sia sotto qualche strano scherzo del campo magnetico o gravitazionale?

   Credente: E più facile credere in Dio che a fenomeni del magnetismo così bizzarri. E questione di ciò che è più credibile.

   Scettico: Comunque sia: un miracolo è, secondo lei, qualcosa provocato da Dio.

   Credente: Sicuro. Certe volte, però, egli impiega esseri umani quali intermediari.

   Scettico: Ne consegue che, sostenendo che i miracoli sono prova dell'esistenza di Dio, s'incappa in una tautologia: "I miracoli dimostrano l'esistenza di un'entità che compie i miracoli". In realtà, e del resto l'ha ammesso anche lei, si tratta solo di crederci. Bisogna credere in Dio perché si possa gridare al miracolo. Certi eventi che sembrano miracolosi non sono di per sé prova dell'esistenza di Dio: posso-no sempre essere eventi strani, bizzarri, insoliti, ma pur sempre del tutto naturali.

   Credente: Sono pronto ad ammettere che un sasso che si solleva in aria non costituisce un miracolo molto convincente. Pensiamo però ai miracoli veri, storici, dei Vangeli. Il miracolo dei pani e dei pesci, ad esempio. Adesso non mi verrà a dire che magari c'è una legge di natura di tal sorta che rende possibile la moltiplicazione dei pani e dei pesci!

   Scettico: Un momento, un momento. Deve avere degli ottimi motivi per dar fiducia a un libro scritto un paio di millenni fa da alcuni bigotti superstiziosi che avevano tutto l'interesse a far la pubblicità a una nuova marca di religione, non è vero?

   Credente: Ma sa che lei è davvero cinico? Presa isolatamente, la narrazione della moltiplicazione dei pani e dei pesci non ha peso alcuno. Bisogna vederla nel contesto dei Vangeli, e della Bibbia. Si dà testimonianza anche di altri miracoli, sa.

   Scettico: Ad esempio?

   Credente: Gesù che cammina sulle acque.

   Scettico: Un caso di lievitazione, dunque. Non ha detto, poco fa, che si tratta di un miracolo "poco convincente"?

   Credente: Ma se si tratta di un sasso! Non di Gesù!

   Scettico: E cosa c'è di diverso?

   Credente: C'è che Gesù, essendo figlio di Dio, disponeva di poteri soprannaturali.

   Scettico: Una risposta elusiva, come minimo. Io non credo affatto che Gesù avesse poteri soprannaturali. Anche ammettendo che abbia davvero camminato sull'acqua, io preferirei credere a un qualche bizzarro fenomeno naturale. Comunque, io non ci credo a queste storie. E non si limiti a guardarmi così! Mi fornisca almeno un buon motivo per crederci.

   Credente: La Bibbia è stata ed è fonte di ispirazione per milioni di persone. Non si può prendere alla leggera.

   Scettico: Be', mi pare che il Capitale abbia svolto un ruolo analogo. E se Carlo Marx mi venisse a raccontare di miracoli, non crederei nemmeno a lui.

   Credente: D'accordo. Lei non crede che la Bibbia sia verità rivelata. Ma ci sono altre testimonianze, centinaia e centinaia, e alcune anche recenti, di gente che ha visto, che ha sperimentato di persona i miracoli.

   Scettico: Be', si sa: la gente dice ogni sorta di cose. Chi sale su un disco volante, chi si teleporta a Calcutta, chi prevede disastri aerei...

   Credente: Certamente, lo ammetto, c'è spesso chi afferma cose del tutto indegne di fede. Ma, e le guarigioni miracolo-se? E Lourdes?

   Scettico: L'ha detto lei prima: "E questione di ciò che è più credibile". Trovo più facile immaginare una malattia psicosomatica che un miracolo. È più semplice dire che siamo di fronte a qualche guarigione difficilmente spiegabile che invocare l'intervento di una divinità.

   Credente: Ma non si può mica spiegare tutti i miracoli tirando in ballo le malattie psicosomatiche. E cosa vuol dire, poi, "malattia psicosomatica"? Non è che un eufemismo per indicare qualcosa che è scientificamente inspiegabile. E poi, un'altra cosa: perché mai ci sarebbe tanta gente convinta della realtà dei miracoli, se si trattasse solo di anomalie della natura, di bizzarrie del caso?

   Scettico: Perché la magia non è ancora morta. Prima che inventassimo la scienza, o anche che fondassimo le grandi religioni, i nostri antenati, gli uomini primitivi, ricorrevano alla magia per spiegare praticamente ogni cosa. Tutto avveniva per l'intervento di un dio, o di un demone. Poi è venuta la scienza, a spiegare; e dal canto suo la religione ha ristretto il numero di tutti questi dei a uno solo. E allora cominciato il declino della magia, che non convinceva più. Ma qualche traccia rimane ancora.

   Credente: Ed ecco che adesso mi viene a dire che i pellegrini che vanno a Lourdes credono nella magia, sono idolatri, credono nei demoni!

   Scettico: Non consapevolmente, certo. Ma credono nelle guarigioni miracolose così come in certe tribù africane si crede nello stregone, o alcuni credono negli spiriti. Del resto, le grandi religioni non hanno fatto che istituzionalizzare le credenze magiche d'un tempo. I miracoli sono la versione aggiornata delle buone vecchie stregonerie di una volta.

    Credente: Esistono forze del bene e del male, che si manifestano in molti modi.

   Scettico: Ne deduco che esistono anche eventi soprannaturali cattivi. Dimostrano anch'essi l'esistenza di Dio? Dio è anche malvagio?

   Credente: La questione del bene e del male è dal punto di vista teologico molto delicata. Le opinioni a questo proposito sono molte e molto sfumate, e occorre andar cauti. Comunque, qualunque sia l'origine del male, è attraverso l'uomo che si manifesta.

   Scettico: Quindi, ammesso e non concesso che esistano i cosiddetti poteri occulti, questi non discenderebbero necessariamente da Dio?

   Credente: No, certamente no.

   Scettico: Dunque, esistono almeno due tipi di eventi soprannaturali: quelli che traggono origine da Dio, e che lei chiama miracoli, e quelli cattivi, o malvagi che dirsi voglia, e che chiameremo magia nera, o in altro modo se il termine non la soddisfa; l'origine di questi ultimi è controversa. Immagino poi vi saranno eventi neutri, o di mezzo. La psicocinesi, per esempio, o la precognizione. Confesso che in questa gerarchia del soprannaturale mi trovo a disagio. E troppo complicata. Preferisco definire tutto quanto fantasie primitive. Relitti dell'età della magia, ecco cosa sono, resti di politeismo. Lei crede nei miracoli: ebbene, lei rappresenta la faccia rispettabile di un cumulo di superstizioni primitive e anche nevrotiche che non si addicono affatto alla maestà e alla potenza di quel Dio in cui dice di credere.

   Credente: Ora sta esagerando, mi pare. E così irragionevole supporre che esistano poteri soprannaturali che sono suscettibili di manipolazioni di varia natura, buona o cattiva? Le guarigioni miracolose, ad esempio, ne costituiscono l'aspetto buono.

   Scettico: E dimostrano che Dio esiste?

   Credente: Così credo.

   Scettico: E quelli che non guariscono? Quelli che se ne tornano a casa malati come prima? Forse che costoro non interessano, a Dio? O forse la potenza divina è soggetta a vacillamenti improvvisi?

   Credente: Misteriose sono le vie del Signore, ma il Suo potere è infinito.

   Scettico: Questo è un modo forbito per dire: non so. Comunque, visto che il potere di Dio è infinito, a che servo-no i miracoli?

   Credente: Non capisco.

   Scettico: Un Dio onnipotente che regge tutto l'universo e che può far accadere qualunque cosa voglia non ha bisogno di miracoli. Se intende salvare uno che sta morendo di cancro, perché ha fatto sì che si ammalasse, in primo luogo? Anzi, a me sembra che i miracoli, se esistessero, starebbero a testimoniare che Dio non ha più controllo pieno sul mondo e che sta goffamente tentando di tappare le falle. Perché mai, altrimenti, Dio farebbe i miracoli?

   Credente: Attraverso i miracoli Dio manifesta il Suo potere.

   Scettico: E perché in modo tanto ambiguo e oscuro? Perché non scrive una dichiarazione sul cielo, o fa diventare la luna a scacchi, o compie qualsiasi altra cosa che sia chiara e incontrovertibile? O, meglio, perché non impedisce qualche grande cataclisma naturale, o blocca il diffondersi di un'epidemia? Ammettiamo pure che a Lourdes qualcuno guarisca: ma è una goccia nel mare, e i mali che affliggono l'umanità restano enormi. Ripeto: i miracoli di cui mi parla mi sembrano indegni di un Dio onnipotente. Qualche caso di levitazione, la moltiplicazione di un po' di cibo... Sembrano i trucchi di un prestidigitatore. Non è preferibile pensare che siano frutto dell'immaginazione degli uomini?

   Credente: Noi non lo sappiamo, ma forse Dio non fa altro che allontanare disastri dal nostro capo.

   Scettico: Questa non è una risposta. Potrei dire lo stesso di me: non lo sapeva che la terza guerra mondiale non scoppia solo perché ogni mattina, svegliandomi, recito un potente incantesimo? Potrei dire questo, e portare come prova il fatto che il mondo c'è ancora. Tra l'altro, mi sembra che ci sia un gruppo di ufologi, se mi passa il termine, che sostiene praticamente la stessa cosa.

   Credente: Ma non è Dio che in ogni momento permette al mondo di esistere? Quindi, in un certo senso tutto quello che accade è un miracolo, e non ha senso distinguere tra ciò che è naturale e ciò che è soprannaturale.

    Scettico: Mi pare che stia cambiando le carte in tavola. Ora dice che Dio è la natura.

   Credente: No. Io dico che Dio è la causa prima di tutto ciò che avviene nel mondo della natura, anche se tale causalità non si esplica necessariamente in senso temporale. Egli non si è limitato a mettere in moto la macchina del mondo per poi stare a vedere quel che succede. Dio è di là del mondo, e sopra le leggi di natura: da Lui deriva l'esistenza di ogni cosa.

   Scettico: Abbiamo qualche problema semantico, temo. La natura ha le sue leggi e l'universo percorre un itinerario evolutivo stabilito da queste leggi. Lei dice esattamente la stessa cosa, in altri termini. Quindi, Dio non è un'entità, ma un concetto, un modo di dire. Dire che Dio regge l'universo è un enunciato che, sebbene più oscuro, equivale a quest'altro: l'universo continua a esistere.

   Credente: Il puro e semplice fatto che l'universo continua a esistere non basta: occorre anche una spiegazione. Questa spiegazione è Dio, il cui potere realizza in ogni momento il miracolo dell'esistenza. L'intervento di Dio nel mondo si manifesta il più delle volte secondo un certo ordine - secondo le leggi di natura, direbbe lei. Di quando in quando, però, Egli si discosta da questo ordine e si manifesta altrimenti: i miracoli sono segnali che Dio invia agli uomini per ammonirli, o interventi intesi ad aiutare chi crede in Lui: così è avvenuto quando le acque del Mar Rosso si sono aperte per lasciar passare gli ebrei.

   Scettico: Sarà. Ma non capisco perché questo operatore miracoloso debba per forza coincidere con Chi ha creato l'universo, Chi porge orecchio alle preghiere, Chi ha inventato le leggi della fisica, Chi giudicherà, alla fine dei tempi, i vivi e i morti eccetera eccetera. Perché non congetturare l'esistenza di diverse entità sovrannaturali? Ciò sembra logico anche perché tutte le religioni, anche quelle che sono ferocemente avverse l'un l'altra, vantano i loro miracoli. Se si crede ai miracoli bisogna anche ritenere che esistano molti esseri sovrannaturali in concorrenza tra loro.

   Credente: Credere a un solo Dio è più semplice che credere a molti dei.

   Scettico: Comunque sia, i miracoli non possono dimostrare logicamente l'esistenza di Dio. Mi sembra, il concetto di Dio, una razionalizzazione di quell'istinto che ci porta a personificare le forze che agiscono su di noi. C'è chi la chiama fortuna, e chi Dio. Come si fa a prendere sul serio questi cosiddetti miracoli?

   Credente: Giacché Dio è il creatore di tutto, non si vede perché non possa intervenire nel mondo materiale. Ma pensi al miracolo che è questo Suo universo: la moltiplicazione dei pani e dei pesci mi stupisce molto di meno.

   Scettico: Come sempre, i suoi argomenti si basano tutti sul presupposto che Dio esiste. Sono d'accordo con lei in questo: se Dio esiste e, se come lei afferma, questo Dio è onnipotente, onniscente, infinito, infinitamente buono eccetera eccetera, certamente la moltiplicazione dei pani e dei pesci non sarebbe altro, per Lui, che una bazzecola. Ma come facciamo a sapere che esiste?

   Credente: Ce lo dice la fede.

   Scettico: E proprio questo il punto.

 

Il dialogo non ha una conclusione perché potrebbe andare avanti all'infinito: ne emerge però, credo, l'elemento essenziale del conflitto tra scienza e religione per quanto riguarda il sovrannaturale. Chi crede in Dio crede anche che Dio si manifesti intorno a lui ogni giorno: quindi i miracoli risultano perfettamente accettabili perché non sono altro che un'ulteriore manifestazione della presenza divina nel mondo. Lo scienziato, invece, vede il mondo in altro modo, retto dalle leggi di natura: il miracolo quindi gli appare un'aberrazione, un evento patologico che offusca la simmetria e la bellezza della natura. Gli scienziati preferiscono fare a meno dei miracoli.

Le prove di fatto relative all'effettiva realtà dei miracoli sono naturalmente estremamente controverse. Le testimonianze da sole non bastano, perché se accettassimo questo criterio dovremmo anche accettare innumerevoli altre testimonianze su fenomeni molto discutibili: l'esistenza degli UFO e dei fantasmi, della telepatia e della telecinesi, per esempio. E comunque, anche se lo scienziato si convincesse ad accettare la realtà dei miracoli, non vi sarebbe una chiara distinzione tra l'ambito del miracoloso e l'ambito del paranormale.

I fenomeni paranormali, dall'ESP alla capacità di piegare le posate a distanza, suscitano molto interesse. Quasi nessuno, tra gli studiosi del ramo, attribuisce connotazioni teologiche a questi fenomeni: sono miracoli senza Dio. Fortunatamente, perché la religione risulta degradata dall'ignoranza e dall'isterismo che spesso sono collegate al paranormale. Una nota rivista popolare ha avuto la sfrontatezza di paragonare Un Geller al Cristo. Sfortunatamente, anche molti miracoli hanno aspetti comici. Si pensi a san Giuseppe da Copertino, ad esempio: il santo mostrava una così ostinata tendenza a staccarsi dal suolo durante i riti religiosi che i suoi confratelli, imbarazzatissimi, dovettero confinarlo nella sua cella durante la Messa.

E degno d'interesse il fatto che molti aspetti caratteristici del sovrannaturale religioso si manifestano oggi presso i cosiddetti culti UFO. Vi sono alcune testimonianze, ad esempio, secondo cui taluni affermano di essere miracolosamente guariti da un male incurabile a seguito di un incontro con extraterrestri; secondo altre testimonianze, lo stesso effetto può avere il semplice avvistamento di un UFO.

Anche la levitazione è molto in voga: i dischi volanti sfrecciano silenziosi nei cieli mossi non da razzi o da altre rozze forze motrici, ma dall'abolizione della forza di gravità. Anche gli ufonauti, talora, godono della stessa proprietà, e quando scendono a terra procedono senza toccare il suolo con i piedi, o con altro.

Si sa che gli uomini da sempre avvistano strani oggetti nel cielo, assistono a fenomeni di levitazione o testimoniano di guarigioni miracolose: si tratta di credenze profondamente radicate. La comparsa delle religioni organizzate ha conferito loro una vernice di rispettabilità e di razionalità, senza però intaccare sostanzialmente queste convinzioni ataviche. Oggi, con il declino delle religioni organizzate, questa vernice s'è scrostata e le credenze primitive sono riemerse, appena camuffate questa volta con una spruzzata di tecnologia, parlando il linguaggio di una pseudoscienza: viaggi interstellari, campi di forza misteriosi, l'azione diretta della mente sulla materia. Una sintesi variopinta di superstizione primitiva e fisica dell'età dello spazio.

Da sempre, i miracoli costituiscono l'aspetto più ambiguo di ogni religione schierandosi, con grande imbarazzo di alcuni, fianco a fianco con altri fenomeni cosiddetti paranormali, molti dei quali - si pensi ad esempio ai vari culti diabolici -mostrano aspetti francamente sgradevoli. Il credente si trova di fronte a un compito doppiamente difficile: deve persuadere lo scettico che i miracoli esistono sul serio (compito veramente arduo, data la natura molto dubbia di gran parte delle testimonianze) e quindi persuadere se stesso che i miracoli discendono in qualche modo direttamente da Dio. Ciò comporta o di attribuire alla divinità tutti gli eventi sovrannaturali (anche quelli sgradevoli) o di tracciare in un modo o nell'altro una netta distinzione tra i miracoli di Dio e gli altri. E poi, in un mondo in cui l'ESP è familiare quanto l'alfabeto, molti di coloro che credono nei miracoli sono più disposti ad attribuirli al potere della mente che al potere di Dio.

 

 

 
 
 

Un discorso impossibile

Post n°323 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da MANonTHEmoonMilano
 

Ti faccio esplodere l'autoradio mentre i pannelli solari faranno ghiaccio...incredibile a dirsi il silenzio urlerà tutta la sua voce...Mentre il vento smetterà di sgonfiare il mare che asciugherà con i suoi flutti la sabbia..Ma noi questo lo sappiamo...anche se il colore che i ciechi vedono è uguale all'urlo dei sordomuti con le dita nel naso che senza mani cantano le canzoni più silenziose del mondo che al massimo del monovolume non sanno come zittire il silenzio delle parole non dette da coloro i quali non conoscono quello che sanno...Ma non appare mai ciò che è...Sappilo...e pentiti!

Sappiamo che le onde pur essendo spente non hanno nelle basi per altezza la loro soluzione non divisibile per tre, ma perchè il cuore quando smette di battere non prende più 50 euro? La strada è in via di qui, oppure in fin di via, ma noi non sentiamo l'esigenza dello stare senza. E' Ovvio. Tu abbracciami, senti il momento nel silenzio delle parole nascoste alla luce della lune e se i lampioni sono rasoterra non ti abbattere: loro lo sanno. Non capiscono il perchè, ma esistono in quanto tali. Diventa con il deserto pieno d'acqua, come la palma senza Enzo Maiorca, che non c'è più e che forse non c'è mai stato perchè era immerso in ben altri problemi prima di annegare nella noia di una stagione che non c'è più pur essendo mezza, ma non intera come un tempo. E non prendertela con il meteoropatico che non sente che è in arrivo la neve da Sahara edeè per questo che le temperature corporee sono così alte. E'quindi se non metto il colon alto non potrò prendere il raffreddore...E' ovvio no! Ma smettiamola di farci queste paturnie. Gli uomini sono tutti uguali, ma il pene d'amore dov'è! Se sono uguali perchè ci sono uomini diversi, e poi quelli uguali dove sono. Li voglio trovare, trombare, tronchesizzare...Ma esistono i viali senza tramonto, e il destino sa qualìè il risultato finale di mille gioie e di poche sofferenze? I chiodi sulla croce, e la giacca di jeans senza maglietta allora? Problematiche di una chiesa secolare, senza un pastore condottiero, ma tedesco e poco lupo, meglio beagle, anche se il porco cane potrebbe diventare, a queste condizioni, una vera bestemmia. Quindi occhio. Perchè loro, e non l'oro, comandano!!!! Ma non mi faccio abbattere, sono un albero senza radici che se vuole cade da solo, e non da sole perchè porto le lenti a contatto come chi non vede. E' che il mare diventi deserto, e che la Gronenlandia sia una derivazione di Disneyland, che il buco dell'ozonio sia più grande del buco del culo, che l'ambiente sia confortevole anche con il climatizzatore... E poi lanciamoci in una folle corsa da fermi, lanciandoci verso un punto preciso nel nulla, nell'isola che invece c'è ma non si vende...E abbracciamoci da soli, senza nessuno intorno, guardandoci negli occhi chiusi, accarezzandoci i capelli nella testa calva, e poco importa dei peli sul petto, tanto i nodi verranno al petting. E' normale! Ma tu sai di che parlo. Sono stata chiarissima, nel mio buio orizzontale.

 

Che le gambe siano delle mani estroverse, che la pioggia asciughi le lacrime, che il fiume si secchi e vada via, che il mare sia azzurro o buzzurro, che il principe baci la ranocchia, che le dita nel naso scavino a fondo sulla cultura umana, che chi trova un amico è stata sfortunata perchè se lo voleva scopare, che l'uomo della mia vita sia fondamentalmente gay, e che chi ama brucia non sia un pavesino (troppo paesani), ma massimo milanesino...ecco!!!!!

Ho trovato la soluzione al problema che non c'è, l'equazione atletica che più o meno non conosco i numeri, anche senza prefisso, e che il costo sia gratuito chiamando anche dall'Iran, ma non abbatterti amore: io ci sono sempre per te, caffè e bidet...Il resto arrangiati!!!!! E' scontato ma non ci sono i saldi, e nemmeno i soldi, perchè l'Italia va male, anzi bene, anzi no...Insomma l'Italia va, a quel paese che non è L'Italia, ma che ha un retrogusto amaro, più retro che gusto prchè preferisco non assaggiare. Ma lo sai anche tu che spesso navighi per quelle spiaggie limacciose, piene di incontrovertibili controsensi...E non ha visto lo stop, ed hai due punti in meno sulla patente e undici punti di sutura in più che fanno più nove alla fine, ma è solo l'inizio. Mai arrestarsi ne farsi arrestare, soprattutto se vuoi rimanere incensurato!!!!! 

Vorrei dirtelo che ti amo, ma non sei un pesce, che abbocca, che sbocca, che sblocca, che s'abbiocca. Chi dorme non piglia pesci, ma se pisci sei incontinente, continente nero se sei di colore ma non sei razzista e chi s'accontenta gode alquanto, anche se per poco, perchè spesso è una botta è via, oppure se lui o lei sono grossi una botte e via...e se si beve tanto la botte diventa ubriaca e la moglie piena, e poi se la botte smaltisce come fai a svuotare la moglie. E' difficile, una auto botte fa invece tutto da sola, anche i lividi, e le fratture, fa male solo a se stessa. Ma è inutile dilungarmi

Amore dove sei, dove sette, dove otto, insomma diamo i numeri, ma almeno quelli giusti, così sbanco il super enalotto! Sarebbe la volta buona per non dire c'era una volta...o ci sarà una svolta, perchè nessuno è avvolto...o avvoltoio, ma l'uccello piace, credimi, non passa mai di moda perchè è bello fare il ricchione con il culo degli altri, ma se non sei così te lo metto lì, ma non è giusto che ci sia delirio di onnipotenza, basta usare le giuste precauzione e amare il prossimo, sperando che sia meglio di te stesso, anche perchè non voglio amare un altro come amo me stessa, sarebbe un delitto...

E poi l'investigatore troverebbe il colpevole nella scena del non reato, e mi metterebbe le manette dicendomi "ancora!", e io non mi potrei ribellare...Amore torna presto, sono le 19, è ora di mangiare.

 
 
 

Scriviamo cose pazze!

Post n°322 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da MANonTHEmoonMilano
 

 

Mi sento solo stasera, che poi non è domani, ne ieri. Ma oggi lo so. Lo so perchè lo so...ma lui non lo sa...Noi abbiamo bisogno di larghe vedute se ci sono obesi in arrivo, ma se la nave affonda, il fondale non deve essere sporco se no la netezza umana potrebbe farci la multa perchè non abbiamo diviso i cadaveri dal resto della politiglia. Ma sono problematiche ovvie. Il vento è forte, solleva 350 chili, ha fatto il body builing, e il body si è rotto perchè si è ingrassato. Problemi di linea, qui la pancia non prende perchè non c'è campo, non c'è agricoltura perchè quest'anno ha fatto davvero poco freddo e allora le mele dai o no non ci sono più come le mezze stagioni. Ma sono ovvietà culturali, più cul che turali, o orali, o scritti, basta sapere bene la lezione e non prendere la solita insufficenza. Meglio un bel sei politico, anche se sei stronzo, oppure se sei comunista, l'importante è che tu sei quel che sei...Perchè sei per sei fa un chilo e sei...Come vorrei...

Inutile raccontarsi le favole tanto pinocchio vede male perchè un pino ostacola la vista, la svista e la miopia, o la sua pia, che è una nota meretrice di periferia e non è nemmeno sua zia.

Il falegname impazzito ha tirato dunque una sega a un passante, che è, rimasto prima sconcertato e poi soddisfatto della improvvisata. Il suo sguardo pieno di amore e di soddisfazione non lascia alito, che puzza, non lascia tracce, che puzza, non lascia o raddoppia. Ma non è un quiz: è ovvio!

Mike Buongiorno, Nicola Buonasera, ci vediamo più tardi. Questa è l'unica cosa che conta davvero anche se conti se non sei un conto ma sei un conte. I titoli servono ma non i borsa dove imperversano anche oggi i borseggiatori che prelevano l'iva, l'eva, e l'uva distruggenda la vegetazione. Il problema è di risalto mondiale. Anche se siamo campioni. Anche se tiriamo bene i rigori. Perchè i falli, se subiti in modo non consone al regolamento regalano un grosso bruciore che nemmeno il ghiaccio che si sta sciogliendo ai poli delle libertà potrà sanare. Normale! Ovvio! Hai visto!

Sarei ipocrita a dire che non l'avevo detto, ma in silenzio urlerò tutto il mio disappunto gioioso. I tram non saranno sessuali, le pere le mangeremo finalmente, in vena mi sento anche io, viva la madonna e porco...porco sacrificale, uccidere il maiale non vale, perchè un po anale. Ma se oporco ha un porco di chi è il porco...Non lo sappiamo. Manca l'atto di proprietà ma non l'atto impuro, gioco di mano gioco di villano e poi non ci lamentiamo di non vedere il traguardo. In aumento la nebbia al nord, io l'ho vista a 1o km da me. La visibilità era nulla, si vedevano solo la strada e le auto. L'allarme è stato lanciato, è ora di svegliarsi. Sono le sette del mattino.

Perchè dormi quando sei sveglio, perchè russi ma sei romano, perchè pago alla romana e mi sono giocato la paga di una settimana. Qualcuno ha fatto la crosta sulla spesa pubblica, sulla spesa pubica ci pensano i preservativi. Non consideriamo questo un onere però

 

Il pene non da il pane ma tante altre pene, se lo usi fuori dai luoghi di residenza rischi la violazione di omicidio, inculando a sangue il primo che passa. Quindi occhio, ma tu sei cieco! Ascoltami, o sordo!

Smettila di urlare: sordomuto! Non correre uomo senza piedi, lancia la stampella oltre lo ostacolo. Dammi la mano amputato, non ti condannerà nessuno in 1 grado, di terzo grado c'è solo la scottatura.

Oggi è stata dura, ieri era mena teso, domani speriamo che sia almeno qualcosa di diverso. Perchè? Inutile fare delle domande a chi non ti guarda, perchè senza testa è difficile pensare...Osservare il buio della metropolitano sui binari non è salutare, meglio dirsi ciao. Si fa prima e non si arresta la circolazione: sia della metropolitana sia del sangue, e anche l'arresto cardiocircolatorio.

Infine una considerazione: boh! Ma è ovvio che sia così. Siamo vittime di un colpevole che forse non ha avuto dentro se le giuste pillole per potere cagare e le ha sparate con le bocca. Immaginiamo l'alito: faccia di culo!

Vogliamoci bene ed abbracciamoci tutti, noi ricorderemo questa notte, con chi saremo, con chi avremo festeggiato, con chi abbiamo davvero esultato: non ci sono più i funerali di una volta!

 
 
 

Renzi...ma per favore...

Post n°320 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da MANonTHEmoonMilano

 

 

 

 

 

Butta fuori pure le regioni...Renzi. Siamo stufi...chiacchere chiacchere chiacchere...Fate anche una legge sulla corruzione seria, chi ruba o prende tangenti fuori dai coglioni. E anche chi usufruisce di rimborsi illeggittimi fuori dalle scatole. Siamo avvelenati, state scherzando con il fuoco, non vi sopportiamo più. Non siete in grado nemmeno di fare una legge elettorale da anni (o meglio non volete). State violentando la povera gente, ci avete ridotti sul lastrico e parlate parlate parlate di cazzate. Non ci sono solo i giovani, ma anche i 40/50enni che perdono il lavoro, ma di questo non si parla mai. Una generazione senza speranza, ci avete rubato il futuro. E siete tranquilli. Mi parlate di unioni civili? Ma chisenefregaaaaaaaaaaa! Vi rendete conto che queste non sono priorità? La priorità è fare vera pulizia, mandare via questi ladri e condannare gente come Cota che si compra pure le mutande piene di merda con i nostri soldi. La priorità è smettere con cassa integrazione a pioggia su aziende come la fiat che in Italia non producono niente ma che vanno all'estero a fare investimenti. La priorità è far pagare dazio alle aziende che vanno a produrre in romania. La priorità è creare due soli contratti di lavoro: determinato e indeterminato. Eliminare i co.co.co.... La priorità è eliminare i subappalti che portano malavita e scatole cinesi. La priorità è rendere illegali i paradisi fiscali (se ne usufruisci sei un evasore). Svegliatevi.. Prima o poi la gente vi darà la caccia come agli Hunger Games, non ci fate arrivare a questo. Siete una delusione incredibile, come si fa a pensare a degli ideali se alcuni del pd si permettono di rubare 150 euro dalla busta paga di un insegnante? La scuola deve essere la base per un futuro migliore...se si studia davvero magari l'ignoranza becera, nella quale avete tenuto il paese, cancella problemi come il razzismo e le enormità che avete fatto. Perchè aumentare sempre i prezzi? Dove sta scritto? E investire in borsa sapendo che è come giocare alle slot (altro cancro creato da voi in combutta con mafia e camorra). Smettetela di prenderci per il culo! Io non voglio un paese governato da Grillo, che non propone mai niente, ma vorrei che qualcuno vi mandasse a calci via da quelle poltrone alle quali siete attaccati con la colla! Mi fate schifo..le regioni, province...tutto un magna magna inutile!

 
 
 
 
 

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Un blog di: MANonTHEmoonMilano
Data di creazione: 30/12/2009
 
 

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