Un attore in scenaL'amore per la qualità delle cose |
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Nickname: MANonTHEmoonMilano
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Messaggi del 07/11/2013
Se... Se, messo di fronte ad un sacchetto di tisana, ci metti solo due |
Dal diario di una donna 2 gennaio |
Lettera di una mamma al figlio carabiniere Caro figlio, |
L'italiano è una lingua morta. A decretarne la fine non sono stati, nel senso di nazione, ma sono state, nel senso di stagione, le continue aggressioni fatte a congiuntivi e vocaboli sparse in giro per il web e per il paese. Si! Perchè quando si va dal dentista e si dice che forse si ha: "la diarrea ai denti", chi ascolta rimane senza parole. Infatti la "piorrea" (che sarebbe il termine più corretto) è stata soppiantata dall'evacuazione dell'intero impianto dentario che si è sciolto in una scandalosa ridda di liquidi orali. Il che non vuol dire che hai la faccia come il culo e quindi anche da li può capitare, ma che hai mangiato così male che invece che uscire da un altro orifizio, la diarrea ti esce dalla bocca. Insomma una alitosi generatasi quasi involontariamente dal cattivo gusto di una alimentazione quanto meno discutibile. Ma se la diarrea ai denti si può curare con il bimixin, come la mettiamo con la frase: "Quando muoio mi faccio cromare". Ottimo, soprattutto il colore anche se di difficile applicazione. L'italiano si ribella e pensa: "Basta! Vi state coagulando contro di me! " infatti non siamo consanguinei, ma necessitiamo di una trasfusione di cultura. "E' nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo!": è il manifesto dell'Italia attuale dove a prenderla nel culo siamo sempre noi quando le cose vanno male. "Non so a che santo riavvolgermi.", il nastro della nostra vita infatti molto spesso va riportato indietro per riconciliarci con la santità. Anche la tecnologia ha continuato, ed ha esaltato, lo stupro contro la nostra grammatica. Parlo ad esempio dei "Telefonini gpl", senza dubbio ecologici, a basso consumo e che non hanno bisogno di ricariche continue. Oppure le auto di nuova generazione con la "marmitta paralitica", grazie ad essa possiamo parcheggiare infatti nei posti riservati ai disabili e se ci va bene ci danno anche la pensione. Quando vediamo una lingua così devastata è ovvio che non possiamo "piangere sul latte macchiato", ma senza dubbio neanche chi vi parla è uno "sterco di santo". Insomma una malattia, questo maledetto lessico, che va curata. Portare gli occhiali aiuta. Una signora l'altro giorno ha detto all'oculista: "Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica." L'importanza di uno sguardo attento che non faccia creare deviazioni anche nella sessualità. "Anche l'occhio va dalla sua parte", andare in contro senso sarebbe un enorme problema. L'ignoranza la fa da padrone, e quando, come in questo momento, c'è tanta crisi allora bisogna fare esperienze anche all'estero. Qualcuno ha trovato lavoro negli "EVIRATI ARABI", ai quali mancavano di sicuro le palle per imparare la lingua italiana. Bisogna stare attenti a ciò che si mangia perchè se "Abbiamo mangiato la trota salmonellata", potremmo stare male fino a morire è fare in modo che il "cadavere presenti evidenti segni di decesso". La prevenzione è infatti importante perchè "Prima di operarmi mi fanno un' autopsia generale": almeno siamo tranquilli. O no? Uno stupro di gruppo dunque alla "drammatica" italiana (ma non era grammatica?". Perchè se "Lo spirito guida ha la patente B?", potrebbe succederti che "Vostra nonna abbia il morbo di Pakistan". Credo che però la colpa sia mia infatti "di fronte a queste cose rimango putrefatto!". Io sono però a favore delle libere espressioni: "spezziamo una arancia a favore della libertà". "Cerchiamo di non sollevare un vespasiano" di polemiche: infatti sono frasi che fan cagare! So che l'italiano è difficile ma non dobbiamo "mettere un dito nella piastra", sarebbe sbagliato come "la frittura di crampi". Siamo tutti sotto il peso della "forza di gravidanza", perchè se è vero che la rovina della Russia è stata "La Pere Storica", chi non ha il "senso dell'umus", e di sicuro "ha studiato da solo, è un auto di latta", nella nostra lingua di sicuro ha "il materasso con le droghe in legno!". Queste cose le ho scoperte perchè mi hanno messo "L'antenna paranoica sul tetto", perchè prima pur essendo alle "sogliole del 2000" tutte le frasi appena dette erano come "zucchero al vento". Sarà colpa della "birra a doppio smalto", se ho "chiamato l'ostrica perchè mia moglie deve partorire". E' vero che se "L'Adidas è la peste del secolo", sono "scremato dalla fatica", perchè se è vero che in tempi di crisi è "il lavoro che mobilita l'uomo", è meglio non farmi "uscire dai gamberi", perchè pur essendomi dato "la zuppa sui piedi", la verità è che in Italia "si batte la fiaccola", e quindi uniamo "l'utero al dilettevole". Povera lingua italiana...che cattiverie che hai subito. Dante si rivolterà nella "tromba". Alan Paul Panassiti |
La differenza tra me, e tanti comuni mortali come me, e la "casta" è che io non ho il numero della Cancellieri. Avrei voluto chiamarla e dirle: "Cara Cancellieri, mi scusi se la disturbo sul suo cell, ma volevo chiederle gentilmente, se io ho un problema di carattere giudiziario o di salute perchè non mangio, la signoria vostra mi può aiutare? Sa io in realtà sono incensurato e dunque sto commettendo un abuso a chiamarla, so che lei è spinta da ragioni umanitarie e dunque confido che lei possa in qualche modo aiutarmi a recuperare il cibo che mi manca. Avrei chiesto a Silvio che per ragioni "umanitarie" ha aiutato tante belle donne di provenienza straniera ad integrarsi, diventando perno del loro benessere in Italia e dei loro sogni. Purtroppo, gentile ministro, io non posseggo pali, se non quelli della luce, a cui appoggiarmi, e nemmeno delle belle tette. Quindi come fare? Perfavore mi aiuti a mangiare, e magari ad avere quell'aiuto che le banche mi negano perchè, povero comune mortale, impossibilitato a fornire garanzie. Siccome la sua forza umanitaria, da maschio alfa, è notevole, la prego di chiamarmi e di aiutarmi. Io non sono anoressico per scelta, ne pratico l'astensione dal cibo come Pannella. Appartengo ai nuovi poveri che fanno lo sciopero della fame perchè non hanno i soldi. Non le chiedo di svuotare le carceri per placare la mia voglia di mettere in bocca qualcosa di buono, non voglio crearle il disturbo come la Ligresti che, dopo essersi mangiata insieme a padre e tutto il resto della famiglia tutta l'Italia, ha deciso di mettersi a dieta in galera solo per riuscire a chiaccherare con lei. La sua forza umanitaria mi ha colpito, come quella di Silvio. Io non ci metto la malizia, sono convinto che lei è onesta e che aiuterà tutti quelli che hanno fame ad andare a casa loro con un bel piatto di pasta pronta. Io non sono riuscito a mangiarmi, come alcuni vostri amici molto voraci, questo paese. E dire che la cucina italiana è la prima al mondo!!! Infatti i politici mangiano molto di più qui che all'estero, ci sarà un motivo. Secondo me oltre ad essere un ottimo ministro della in giustizia, quindi della giustizia all'interno del suo giro di amici, è anche una buona forchetta. Capisco altresì la Ligresti che abituata a cene luculliane, sia rimasta un pò male per il mangiare del carcere. In effetti non ci sono ottimi cuochi all'interno delle patrie galere e bisogna svuotarle sopratutto dei palati più sopraffini. Le volevo chiedere, gentile ministro dalla voce di Gianni, se posso partecipare anche io al vostro prossimo pranzo (che può durare per me anni purchè ci sia coinvolto anche io). Sa, sinceramente sono stanco di fare tutta questa inutile fatica con regole, iva, eva, troie, lavoro che non c'è, gente che non paga e sfrutta. Ho diritto a passare dall'altro lato! O no? Non è una richiesta validamente umanitaria? Senta se vuole mi mandi un messaggio e la richiamo io, così, siccome ho i minuti gratis per la promozione che ho fatto, non faccio spendere a lei i soldi della chiamata. La ringrazio per l'accorata e dolce umanità che la contraddistingue. Spero in un generoso riscontro. Voglio far parte anche io del Ristorante Italia. Con osservanza le porgo distinti saluti! Alan Ps. se non prende vuol dire che sono in metro, provi pure a richiamare, sono disponibile h 24 a mangiarmi il paese come voi. Sono un pò stanco di essere colui che viene divorato, mi diverte l'idea della inversione dei ruoli. Penso sia una richiesta legittima. La saluto caramente!" |
Se volete capire quanto la politica è distante dalla vita reale, chiedete a una partita Iva. Mentre i giornali discutono di Imu e di cuneo fiscale, 182. 256 persone che difficilmente possono permettersi una casa e che non hanno un datore di lavoro fisso (e quindi non beneficeranno dei piccoli sgravi governativi), si preoccupano per la loro sopravvivenza. Tra le eredità avvelenate dellariforma Fornero c’è l’aumento dei contributi Inps per le partite Iva esclusive: dal 27 al 33 per cento in quattro anni, il primo scatto a gennaio 2014 da 27 a 28. Contributi che pagano da soli, visto che non hanno alle spalle un’impresa o un singolo che e condivida l’onere. Il “popolo delle partite Iva” ha avuto una breve stagione di popolarità, quando Silvio Berlusconi fondava su questi auto-imprenditori la sua mitologia sociale. Ma prometteva soltanto di chiudere un occhio sulla fedeltà fiscale: evadete e moltiplicatevi. Dei loro problemi concreti non si occupa praticamente nessuno (unica eccezione: le inchieste di Dario Di Vico sul Corriere della Sera), politica, giornali e intellettuali sono sensibili soltanto alle istanze di operai, insegnanti, dipendenti statali e imprenditori. Eppure, secondo i calcoli di Acta, l’Associazione del terziario avanzato, la situazione di una partita Iva mono-committente iscritta alla gestione separata Inps non è migliore di quella di un cassintegrato Fiat di Pomigliano. Una partita Iva residente a Roma, 1. 000 euro di incassi mensili, 12 mila annui, ha un reddito disponibile di 545 euro al mese. Con l’aumento dei contributi ne avrà 485. Affittare una stanza (non una casa) a Roma costa almeno 500 euro al mese. Con 1. 000 euro di stipendio un dipendente a tempo indeterminato, sempre residente a Roma, ha un reddito mensile disponibile di 811 euro. Morale: se le politiche anti-crisi hanno lo scopo di rimettere un po’ di soldi in tasca a chi non ce la fa ed è pronto a trasformarli subito in consumi, aumentare i contributi su queste partite Iva è una mossa decisamente stupida. Oltre che ingiusta, visto che le partite Iva si moltiplicano in Italia soprattutto a causa di datori di lavoro che impongono la massima precarietà, rifiutandosi perfino di fare contratti di collaborazione o a progetto. Trecento organizzazioni, a cominciare da Acta, ma anche la Consulta del lavoro professionale della Cgil, hanno lanciato la campagna “Dica: no 33”, per bloccare l’aumento dei contributi. Ha aderito il membro del governo più a sinistra, il viceministro dell’Economia Stefano Fassina (Pd), che promette una riforma strutturale. Chissà se il governo Letta troverà il tempo di occuparsene, tra Imu e cuneo fiscale. |
Inviato da: cassetta2
il 27/07/2019 alle 11:53
Inviato da: aldogiorno
il 28/04/2018 alle 17:24
Inviato da: vita1954c
il 07/04/2018 alle 03:12
Inviato da: aldogiorno
il 25/12/2017 alle 10:03
Inviato da: lab79
il 19/11/2017 alle 01:41