Un attore in scenaL'amore per la qualità delle cose |
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Nickname: MANonTHEmoonMilano
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Messaggi del 08/11/2013
Era Estate...O meglio l'estate era alle porte e mia sorella alla finestra. Mettemmo avanti le lancette dell'orologio. Cosi', per ingannare il tempo...Dissi quel giorno a un amico: "Non portare mai la tua donna alla baia dei Porci. Lei capira'. " Ma lui non capì. "Sono molto contento di essere Qui", come disse il nipotino di Paperone. Il problema era che se avessero trovato Quo e Qua, almeno zio Paperino sarebbe arrivato. "Sono Salvo", disse lui al telefono: "Grazie a Dio che sei Salvo" risposi io. In tutte le epoche, insomma, avere figli ha sempre significato sacrificio, almeno fin che non viene il giorno in cui col colapasta e il grembiule si apre un periodo nuovo: cioe' l'eta' scolare. Si diceva sempre che la madre era sempre certa...e che era certamente puttana. Con la crisi che c'era avevo tentato la fortuna e mi sono iscritto ad un concorso di colpa, ma non ho vinto niente perche' non c'entravo. La perturbazione numero 3 del mese di Agosto imperversava: pioveva sui nostri corpi spogliati, un vero nudifragio. Passarono dal triangolo delle Bermude (l'unico luogo dove scompaiono i pantaloncini corti). Il tempo vola e noi no. Strano sarebbe se noi volassimo e il tempo no, il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo. Eravamo sempre puntualmente in ritardo. Fu indimenticabile! Ma cosa?? Pensavo a lui, al mio amico e ripensando al passato e alla passata, il mio cuore era in tumulto. Quando vedo un uomo piangere nel buio della sua stanza mi domando cosa lo spinga a non accendere la luce... Il mio amico era così geniale che inventava tutto, anche le lettere dell'alfabeto pur essendo analfabeta senza gamma: si parla di anni che portarono oltre il progresso sperato e cioe' fino ad arrivare all'invenzione della lettera "P", con comprensibile giovamento delle pubbliche relazioni e dei rapporti umani di persone come: Latone, Inocchio, Irro, Aeron de Aeroni, Aa Giovanni, Uccini. Avevamo fame e allora ci volevamo preparare un arrosto cardiaco. Il problema era prima di tutti quello di trovare un bue infartuato. Il mio amico era così triste che diceva: "Basta con questa vita, voglio farmi una famiglia". Ed io: "Esagerato.. fatti solo la piu' carina di tutta la famiglia". E secondo me, parere che peraltro condivido...avevo ragione io! Come diceva un grande comico meteorologo: "Siamo uomini o temporali?". E tanto tuonò che piovve. Volevamo prendere il treno, anche se la luce in fondo al tunnel per fortuna non si vedeva...L'annunciatrice della stazione disse: "Il diretto Savona-Baghdad è in partenza dal binario 812". "812???" disse il mio amico. "Beh, sì. E' già quasi a Baghdad...". Quell'anno c'erano state le elezioni nel suo paese di origine: Il sindaco di Tortona potrebbe essere una ciliegina, anzi una ciliegiona! Gli andava tutto troppo storto ma la sua filosofia lo sosteneva: Se ne ando' sbattendo la porta e sbraitando: "Non c'e' piu' religione!". Qualcuno disse: "Allora andremo a casa un'ora prima!". Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno e' uno stronzo bisogna leccarlo. E la sua lingua tanto bella non era... Per il suo compleanno gli regalarono un paio di mutandem: ci si sta in due e si pedala. La mamma lo redarguiva:"Non essere ingenuo, non credere a tutto quello che ti dicono; sappi che il miglio non è l' unità di misura dei canarini, che i malati di mente vanno pazzi per certe caramelle, che Pino Daniele è il nome proprio di un albero e che fa diesis non è musica ma matematica, e cioè la somma di cinques più cinques! Abbi fiducia in te stesso! Applicati ma non inchiodarti". I suoi genitori infatti erano colti, in un campo di grano. Se no erano formaggi in un campo di grana! Alla manifestazione d'affetto c'erano tanti cartelli. Tutto nei suoi confronti, tutti in confronto a lui. Quel mattino il sole era alto e i sette nani invidiosissimi come al solito; e non solo del sole, ma anche dei venti perche' erano piu' di loro. A un certo punto della sua vita il mio amico divorzio e disse: "Nessuna nuora, buona nuora!". Come dargli torto, meglio dargli una torta con la candelina che per essere spenta aveva bisogno dello smorzacandela... Era un simpatico evasore fiscale, il mio amico: "Perche' denunciare il reddito dopo il bene che ti ha dato?" Un giorno il mio amico morì e mi lascio scritto nel suo testamento: "Se tornassi a nascere cosa farei? Una gran festa per la resurrezione!" |
Il manuale della perfetta bastarda |
Ristabiliamo un attimo l'ordine delle cose. Esistono verità che nemmeno i giudici possono stabilire in positivo o in negativo. A volte perchè hanno inventato (alcuni) le prescrizioni per cavarsela lamentandosi della lentezza della giustizia in Italia (ma in quel caso questa giustizia lumaca gli è servita). A volte non ci sono prove sufficienti per potere ingabbiare o arrestare qualcuno. A volte le leggi stesse sono carenti e incomplete e favoriscono il furbetto di turno. L'Italia è il paese dei furbetti, degli imbroglioni, dei politici ladri: è un fatto! Il sistema favorisce chi arraffa e punisce chi lavora: è un altra evidenza incontrovertibile! Dobbiamo ribellarci a tutto questo e l'unico modo (senza violenza) è il voto, ma con una legge elettorale seria e non con questo pastrocchio. Il problema è che abbiamo lo sguardo fisso nel v(u)oto. L'italiano si merita quel che sta succedendo. Per troppo tempo è stato un alibi dire: "tanto loro fan quel che gli pare". Abbiamo curato il nostro orticello, ci siamo serviti di questo sistema malato. Ci hanno dato un contentino e a noi andava bene. Ora il terreno sul quale coltivavamo l'orticello è completamente impossibilitato a produrre qualsivoglia frutto, la festa è finita e gli arraffoni stanno cercando di prendere tutto quello che possono prima del disastro. Disastro? Si...disastro! Signori, l'Italia è sulla via del fallimento. Non c'è più niente da prendere alla povera gente, molti capitali spariscono all'estero. Gli imprenditori invece di innovare per rimanere competitivi prendono i loro guadagni e scappano all'estero. Siamo lo zimbello del mondo. Esiste davvero una casta che si spartisce le poltrone. In Italia Elvis vive ancora: Ligresti (tangentopoli, le aree d'oro), De Lorenzo (sanità con soldi dentro il divano ora a capo di una onlus) e tanti altri. Sono morti viventi, che succhiano il sangue dei vivi e poi ritornano in vita. In questo paese funziona così: rubi, fai disastri, fallimenti, uccidi le persone (vedi i Riva o l'Eternit) poi stai in galera qualche mese, stai zitto, non coinvolgi gli altri e poi qualcuno ti sistemerà. E' la regola. E questa regola che sta distruggendo il paese. Siamo il paese dove il ministro della giustizia esce con un pregiudicato, il cui figlio lavorava per questi ladri di Ligresti, e che è stato liquidato con 3 milioni di euro per star zitto. Siamo il paese dove per anni siamo stati comandati, e lo siamo ancora, da un presidente del consiglio che più che a uno statista assomiglia a un magnaccio. Cosa fare per cambiare le cose: tutti sanno, ma nessuno lo fa. 1) Cambiare la legge elettorale, mettendo le preferenze (Grillo non le vuole perchè siccome circondato da nessuno non prenderebbe un seggio, le altre forze politiche non le vogliono perchè molti verrebbero lasciati fuori 2) Lavoro: mettere due soli tipi di contratto. Assunto a tempo determinato, assunti a tempo indeterminato. Basta sti cococococcode che hanno distrutto tutto. I "determinati" ovviamente devono essere pagati di più. Basta con le false partite iva 3) Basta cassa integrazione a pioggia: l'azienda fallisce? ti paghiamo l'80 % e tu lavori per lo stato, ti insegnamo un nuovo lavoro, e aiuti a coprire tutte le carenze di sanità (servono portantini? o nuovi infermieri?). Così alla fine della cassa tu sei stato utile alla società e hai imparato qualcosa di nuovo e non sei stato a casa a fare un lavoro in nero. 4) Corruzione: una legge seria. Se corrompi o prendi comunque tangenti e sei colto sul fatto condanna definitiva e mai più in qualsiasi amministrazione pubblica. Insomma, fuori dai coglioni per sempre. La corruzione però non è solo soldi di tangenti, anche scambio di poltrone o vacanze pagate 5) Immigrazione e zingari: porre un freno ma con civiltà. Nel senso, gli immigrati che sono qua devono lavorare e essere pagati come gli italiani, se no vadano a casa loro (espulsioni immediate). Non è razzismo, ma gli zingari qua non ci devono stare. Non lavorano e portano furti e ruberie: è nella loro cultura. Se è il caso sgomberare i campi rom con l'esercito e fare come fanno gli altri paesi. 6) Cittadinanza: chi viene nel nostro paese deve sposare, come in America, le nostre tradizioni e leggi. Insomma essere cittadini italiani è un onore ed è doveroso rispettarne le norme. La cittadinanza non deve essere data a chiunque, ma dopo un percorso che deve essere studiato. 7) Carceri: io sono contro indulto e amnistie. Semmai facciamo leggi più giuste per la violenza sulle donne, i furti, le ruberie varie, corruzioni ecc. ecc. Diamo la certezza della pena e mandiamo in galera chi se lo merita. 8) Evasione fiscale: chi nelle sue società ha delle holding in paradisi fiscali deve essere immediatamente o arrestato o rendere fuori legge tali fregature: è pura elusione delle tasse. Lo sappiamo tutti. Si creano scatole cinesi dove alla fine non si viene a capo di nulla. 9) Dare una possibilità nuova anche ai 40/50enni che perdono il lavoro. Il mondo dell'informazione e della politica è cieco. Infatti non sono solo i giovani senza lavoro, ma soprattutto i padri di famiglia e le mamme che lo perdono a quell'età che rischiano di far saltare il tavolo. 10) Burocrazia: rendere più snella la burocrazia fa si che le aziende possano essere in grado di aprire attività con più facilità. Le pratiche burocratiche sono un cancro che permette alla corruzione di dilagare e devono essere notevolmente ridotte. 11) Subappalti: altro cancro che favorisce la malavita e gli approfittatori. Se tu azienda prendi un lavoro non puoi subappaltarlo a nessuno. 12) Camorra, mafia ecc. In queste terre (anche a Milano) mandare l'esercito e ripulire...Ripristinare la legalità e fondamentale.
Queste sono regole di civiltà, e sono l'unica speranza che abbiamo.
Alan Panassiti |
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