Un attore in scena

Ieri sera a Castellanza...

Quando mi viene chiesto che cosa mi piace del mio lavoro, che come ben si sa non è retribuito proprio benissimo ma che amo da morire, rispondo: "Mi offre opportunità e incontri che non potrei mai dimenticare e fare se facessi altro!"

Ed è proprio così. Nell'ultimo anno, Xfactor uk a parte (cosa che mi ha cambiato un po la vita in positivo, diciamolo) essere riuscito ad entrare a pieno titolo nello showbiz mi ha permesso di godermi momenti indimenticabili.

Realizzare dei sogni non è cosa da poco, soprattutto con questa maledetta crisi.

Questo anno, e il prossimo, è stato pieno di inviti ad eventi, spettacoli, show: spesso ho dovuto rifiutare perchè impegnato con il mio lavoro inglese o con gli impegni che ho in Italia che tutti conoscono.

Però ho girato tantissimo e visto persone che da me distavano anni luce.

Ho una grande passione per il calcio, ho arbitrato anche in campi importanti in passato, ma un certo livello non l'ho mai raggiunto. Quindi incocciare quel mondo e quei campioni che vedevo in tv milioni di anni fa, parlandoci, mangiandoci assieme, conoscendoli come persone (spesso sorprendenti) è una specie di benefit.

Quando accade e mi sembra incredibile penso sempre che il mondo è davvero piccolo. E lo vedo sia nel mondo dello spettacolo, sia in altri modi.

Ieri sera sono stato invitato all'Inter Club Ganassa di Gallarate, per un evento dei Bindun. Bisognava non solo festeggiare l'imminente Natale, ma anche aiutare la "Casa di Gabry" di Rodero che ha bisogno di fondi per potere continuare a vivere.

Ho presentato io la serata cercando di animarla, con me c'era Bettino Calcaterra e Luca Pinto, dei Borotalko (rivelazione di Zelig).

E c'erano, oltre tanti tifosi, tanti personaggi della storia dell'Inter.

Bergomi, che dei Bindun è anima e fondatore, Baresi, altro storico capitano, Beccalossi, genio e sregolatezza, Scanziani, e la leggenda (lo conosco bene tante risate...) Nazzareno Canuti. Oltre al campione del mondo di canottaggio plurimo (11 vittorie mondiali) Daniele Gilardoni.

E' stato molto divertente dialogare, chiedere, raccontare e sentire i racconti di questi campioni.

Bergomi una bella persona, seria ed educata, e di gran cuore. Disponibile come pochi.

Beppe Baresi, serissimo e di poche parole.

Beccalossi, più magro di quando giocava, ma sempre simpaticissimo e un vero mattatore.

Scanziani, altra persona seria e una piacevole scoperta. 

Nazzareno Canuti, sempre pronto a raccontare storie di calcio (e di calci) esilaranti.

E poi Daniele Gilardoni, che campione di calcio non è (ultra campione del mondo di canottaggio), ma è pronto sempre a stare allo scherzo .

Aggiungo la gentilezza dei padroni di casa rappresentati da Bettino Calcaterra, che ho scoperto avere origini messinesi come me (quindi un po italo siciliano come  me).

Insomma una serata davvero bella.

La vita è bella poi se puoi aiutare con il tuo lavoro chi sta peggio di te...

Alan Paul Panassiti