Creato da arte1245 il 09/01/2011

Alcatraz

INCUBO ITALIANO

 

« Deceduto uno dei tre re.Ma loro non sapevano. »

Uno dei tanti cui dobbiamo riconoscenza.

Post n°79 pubblicato il 26 Maggio 2012 da arte1245
Foto di arte1245

 

 

Tornato dalla guerra, aveva deciso di schierarsi

dalla parte dei giusti

di promuovere la lotta per l'occupazione delle terre e,

per dare un contratto e un futuro ai braccianti della zona di Corleone,

territorio ad alta presenza mafiosa.

Placido Riz era un sindacalista della Cgil,

un militante socialista.

Le sue denunce e le sue azioni gli avevano attirato l'odio degli agrari,

dei mafiosi,

dei loro protettori politici che,

ieri come oggi,

odiavano chiunque si battesse per la legalità e i diritti.

Così guidati da Luciano Liggio,

detto lo Sciancato,

decisero di sequestrare e di ammazzare Placido Rizzotto e di buttare il suo corpo in un crepaccio.

Il giovane tenente Carlo Alberto Dalla Chiesa mise le mani sui mandanti e sugli esecutori,

ma il tribunale li assolse per insufficienza di prove,

anche perché il cadavere non era stato ritrovato.

Sono stati identificati con le prove del DNA, dopo 64 anni i resti di Placido Rizzotto, partigiano (fu presidente dell’ANPI a Palermo), militante socialista e della CGIL, segretario della Camera del Lavoro di Corleone, sequestrato,

assassinato, infoibato il 10 marzo 1948 e desaparecido.

Placido era in prima fila nelle lotte per la terra e perciò la mafia, con la collusione dei latifondisti e dello stato che aveva permesso Portella della Ginestra, lo assassinò  e fu sempre impedito di fare giustizia.

Con l’assassinio di Placido Rizzotto e di centinaia di altri lottatori sociali e con l’impunità garantita dalle coperture statali, con l’oggettiva, organica alleanza tra mafia e conservazione, si sono risolti i conflitti sociali, per la terra, per il lavoro, e alla Sicilia e al meridione è stato impedito progresso, giustizia sociale e sviluppo.

Adesso Placido, al quale dal 2001 è intitolata la cooperativa Libera Terra a Corleone, che semina nelle terre recuperate alla mafia il suo ricordo e la sua battaglia di dignità e giustizia, avrà una degna sepoltura.

Ma giustizia ci sarebbe dovuta essere 64 anni fa per Placido e noi possiamo solo guardare indietro ai 64 anni rubati a lui e alla sua terra.

Perchè il film Placido Rizzotto non è stato trasmesso da una delle tre

reti Rai?

Non riusciamo invece a comprendere perchè il film non sia stato

trasmesso da una delle tre reti nazionali, magari promuovendo una

serata speciale dedicata a Placido Rizzotto, alla storia sua di quegli

autentici "eroi civili" che si opposero alla mafia e ai suoi protettori, di ieri e di oggi.

Una tv che occupa a reti "semiunificate" delle farfalle di Sanremo,

potrà pure dedicare la giusta attenzione a questa vicenda umana e

Politica.

Di onorare i resti di Rizzotto organizzando i funerali di Stato e rendendo così l'ultimo omaggio a chi, per 64 anni, è restato senza giustizia e persino senza una tomba.

La Repubblica non può dimenticare.

La memoria deve essere più lunga di quella della mafia.

Reagire alla tentazione dell'oblio è un dovere morale, politico, civile della comunità nazionale.

In un tempo in cui, le mafie considerano una minaccia rendere omaggio ai caduti per la legalità.

Significa rinnovare la promessa,

Significa non abbassare la guardia.

Sono passati 63 anni dall'omicidio del sindacalista di Corleone e,  

Sappiamo solo adesso che i resti trovati tanti anni fa,

sono quelli di

un nostro martire.

Di uno

dei tanti

cui

dobbiamo riconoscenza.

 

 
 
 
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