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Alcatraz

INCUBO ITALIANO

 

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Quando i vù cumprà eravamo noi. E, cagnano è musicanti, ma a museca nun cagna mai.

Post n°325 pubblicato il 12 Novembre 2012 da arte1245
 
Foto di arte1245

 

Premetto che adoro Napoli e la gente di Napoli, ci sono stata spesso, la gente è ospitale calorosa e soprattutto, non ci si annoia mai.
Leggendo un pò qua e là, ho scoperto che la frase: vu’ cumprà è di  origine napoletana.
Si è popolarizzata per i venditori ambulanti napoletani in Libia durante il periodo coloniale.
Cosi come: "sciuscià", con cui alla fine della 2a  guerra mondiale si iniziarono a chiamare i bambini napoletani che si offrivano

di lucidare le scarpe ai soldati americani, distorcendo la pronuncia dell'inglese shoe shine.
Ora torniamo ai vu cumprà di oggi.
Ambulanti abusivi senegalesi.
Non pagano il suolo plateatico, vendono prodotti con marchi contrafatti davanti a negozi che vendono gli originali, senza che ci siano reazioni da parte di questi ultimi,

perchè esiste il rischio di vedersi bruciato il proprio negozio.
Il racket è un fenomeno volto al controllo da parte di gruppi criminali, di settori economici e commerciali,
tra questi:  il giro dei “vù cumprà ”.
E' sempre più organizzato, tanto da potersi permette sia la violenza fisica contro le forze dell'ordine, sia una efficace difesa legale grazie ai soliti avvocati compiacenti.
Del resto, che aspettarsi da un paese che aveva come premier un eversore, puttaniere abituale e barzellettiere.
E, come si dice a Napoli:

Cagnano è musicanti, ma a museca nun cagna mai.

 

 

 

 
 
 
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